I punti chiave
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Da tumori rari e malattie rare alle grandi malattie croniche non trasmissibili che hanno un grande impatto sui sistemi sanitari (tumori, patologie cardiovascolari, diabete, ecc) fino ai progetti cosiddetti «Proof of Concept», quelli cioè che mirano a colmare il gap tra ricerca e industria. Su questi fronti dovranno sfidarsi i ricercatori che puntano a partecipare al nuovo bando, del valore di oltre 310 milioni di euro, che parte il 27 aprile e scade il prossimo 23 maggio per potenziare il sistema della ricerca biomedica in Italia, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Secondo bando
Si tratta di un secondo bando emanato dal ministero della Salute dopo quello da 262 milioni di euro di un anno fa che ha già assegnato i finanziamenti con la pubblicazione della graduatoria finale e che completa così l’investimento del Pnrr per la ricerca biomedica targata Servizio sanitario nazionale
I capofila dei progetti
I destinatari istituzionali del bando vedono come capofila dei progetti, che avranno una durata biennale, le Regioni, l’Inail, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l’Istituto superiore di Sanità, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (gli Irccs) e gli Istituti zooprofilattici sperimentali (Izs). E poi come altri possibili partner istituzionali si contano anche aziende ospedaliere; Asl; altri enti del Servizio sanitario nazionale (con l'esclusione di strutture private accreditate con il Ssn); università; enti di ricerca pubblici e soggetti privati no profit.
La ripartizione della seconda tranche di fondi
In particolare per questa seconda tranche i fondi - 310 milioni in tutto - sono stati ripartiti così: 50 milioni di euro per i tumori rari; oltre 3 milioni di euro (derivati dalla quota di finanziamento non assegnato con il precedente avviso) per le malattie rare; oltre 30 milioni di euro per le malattie croniche non trasmissibili, ad alto impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali (derivati dalla quota di finanziamento non assegnato con il precedente avviso) per progetti di ricerca su fattori di rischio e prevenzione o eziopatogenesi e meccanismi di malattia; e oltre 160 milioni di euro per progetti di ricerca su innovazione in ambito diagnostico e terapeutico. Infine ci sono a disposizione oltre 65 milioni per progetti che mirano a colmare il gap tra ricerca e industria (Proof of concept).
Le domande
Le domande possono essere presentate dal 27 aprile con la data di scadenza finale fissata al prossimo 23 maggio. II bando prevede poi anche delle scadenze intermedie: l’11 maggio per l’ accreditamento dei ricercatori e il 16 maggio per la presentazione delle «Letter of Intent».
I criteri previsti
In accordo con i principi generali del Pnrr i progetti devono rispettare, tra gli altri, i seguenti criteri previsti nel bando: assegnare almeno il 40% del finanziamento richiesto a soggetti attuatori che hanno una stabile organizzazione delle attività di ricerca nel Sud; garantire almeno il 30% di ricercatrici collaboratrici principali; rispettare le quote per i giovani ricercatori (età inferiore ai 40 anni) previste dal bando, sia per il personale con rapporto di lavoro già in essere, sia per i giovani ricercatori da assumere. Dopo una prima selezione preliminare i progetti saranno poi valutati per peer review e con audit delle proposte.
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