Emergenza Covid

Dal 1° aprile addio progressivo alle restrizioni, in arrivo la road map di Draghi

Con la fine dello stato d’emergenza sarà possibile tornare a mangiare all’aperto in bar e ristoranti senza green pass. Stesso regime - più libertà all’aperto - per attività sportive, fiere, feste e spettacoli

di Andrea Gagliardi

Sileri: "Prima di eliminare Green pass, rimodulare isolamento e uso mascherina"

3' di lettura

La fine dello stato di emergenza, il 31 marzo, si avvicina. E il governo si prepara a una serie di allentamenti progressivi delle restrizioni. Con un occhio particolare al turismo in vista della Pasqua, che cade quest’anno il 17 aprile. Qualcosa già si muove: il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato infatti un’ordinanza che estende ai viaggiatori che arrivano dai paesi extra Ue le stesse regole che valgono per i paesi Ue. Stop quindi alla quarantena e al tampone per chi è vaccinato: dal primo marzo per entrare in Italia basterà il Green pass “base”, cioè certificato di vaccinazione o di guarigione, oppure tampone negativo. Una manna per il mondo del turismo, che aspetta le festività pasquali come la prima vera finestra utile del 2022 per una boccata d’ossigeno.

La road map di Draghi per la fine delle restrizioni

Il premier Mario Draghi parlando al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ha annunciato ufficialmente che, vista la situazione epidemiologica «in forte miglioramento, è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo». Con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo, quindi da aprile «le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe». Non solo. Draghi ha spiegato l’intenzione di «mettere gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto - tra cui fiere, sport, feste e spettacoli». L’obiettivo è «riaprire tutto al più presto»

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Gli allentamenti previsti già a marzo

Qualche novità intanto era già stata decisa nei giorni passati, e arriverà anche prima del 31 marzo. Il 10 marzo si potrà tornare a visitare i familiari in ospedale. Sempre dal 10 marzo sarà permesso consumare cibo al cinema e negli impianti sportivi. Ed entro la fine di marzo gli stadi (ora al 75%) dovrebbero tornare a capienza piena

Super green pass, stop all’aperto da 1 aprile. Cautela al chiuso

Ma è solo dal 1 aprile in poi, con lo stato d’emergenza alle spalle, che si apriranno davvero scenari nuovi, in particolare rispetto al Green pass. Malgrado i tentativi di accelerazione (al limite dello strappo) della Lega, che il certificato verde venga abolito “tout court” è inverosimile: ne sarà limitato via via l’uso, con una sempre minore applicazioni della versione “rafforzata” (ossia rilasciato solo con vaccinazione o guarigione). Sarà possibile dunque tornare a mangiare all’aperto in bar e ristoranti senza doverlo esibire; nei locali al chiuso invece potrebbe rimanere, magari in versione “base”. Stesso regime - via il super green pass all’aperto, più cautela al chiuso - anche per attività sportive, fiere, feste e spettacoli. Via il super green pass anche negli alberghi per favorire l'arrivo dei turisti stranieri, che altrimenti sceglierebbero di andare in vacanza in altri Paesi.

Resta la mascherina al chiuso

Nei luoghi chiusi dovrebbe rimanere poi l'obbligo della mascherina, che all'aperto è stato abolito l'11 febbraio scorso. Dal 1° aprile inoltre, sempre nell'ottica di incentivare il turismo per la Pasqua, potrebbe arrivare un allentamento sui trasporti a lunga percorrenza - al momento serve il pass rafforzato - così come per gli hotel, dove dovrebbe bastare il green pass base.

Super green pass per gli over 50 fino a metà giugno

Più delicata la questione lavoro: il 31 marzo con la fine dello stato di emergenza terminerà anche la possibilità di ricorrere allo smart working con modalità semplificate, cioè senza l'accordo individuale tra azienda e singolo dipendente. Con la fine dello smart working generalizzato dovrebbero tornare a riempirsi gli uffici. E per gli over 50 resterà l'obbligo di green pass “rafforzato” perché per loro resta in vigore l'obbligo di vaccinazione fino al 15 giugno. Come ha confermato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

Ruolo di coordinamento per il commissario

Infine, che fine faranno le strutture e gli organismi pensati appositamente per l'emergenza Covid? La struttura commissariale del generale Francesco Figliuolo, che pure ha parlato apertamente di “passare la mano”, a quanto pare non uscirà di scena: dovrebbe mantenere un ruolo di coordinamento in particolare della macchina vaccinale, ma in una veste diversa, con un maggiore coinvolgimento della Protezione civile e dei governatori.

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