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Spostamenti, bar, ristoranti, negozi: calendario e regole delle riaperture

A decorrere dal 3 giugno 2020 non saranno soggetti a limitazioni gli spostamenti dall’Ue, dalla Svizzera e dal Regno Unito

di Andrea Gagliardi

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3' di lettura

Il premier Giuseppe Conte ha firmato nel pomeriggio del 17 maggio il Dpcm sulla Fase 2 a partire da lunedì 18 maggio. Il provvedimento include gli allegati che fissano i dettagli delle nuove regole e recepiscono, dopo una estenuante trattativa notturna tra esecutivo e governatori, le linee guida delle Regioni sulle riaperture.

Il testo de Dpcm con le misure anticoronavirus in vigore dal 18 maggio

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Il calendario delle ripartenze
Questo il calendario delle riaperture, già illustrato in conferenza stampa sabato 16 maggio da Conte in conferenza stampa. Dal 18 maggio possono riaprire bar, ristoranti, pizzerie, negozi, parrucchieri, estetisti, musei e stabilimenti balneari sulla base di «protocolli di sicurezza» approvati dalle regioni e a patto che queste ultime «tengano sotto controllo la curva epidemiologica». Dal 25 maggio toccherà a palestre, piscine e centri sportivi. Dal 15 giugno riaprono cinema, teatri e centri estivi. Sempre con adeguati protocolli di sicurezza. Ogni regione «può introdurre misure ampliative o restrittive» in maniera autonoma. Non a caso le regioni, con le loro ordinanze, si stanno muovendo in ordine un po’ sparso. Con la Liguria che ha anticipato al 18 maggio l’apertura delle palestre. La Lombardia che l’ha posticipata al 1° giugno. E il Piemonte che ha annunciato un rinvio al 23 maggio del via libera ai ristoranti. Resta una «clausola di salvaguardia dello Stato», che in caso di risalita delle curva epidemiologica «può intervenire» qualora non lo facessero i governatori. Quanto alla ripartenza della Serie A di calcio, il premier ha detto che servono ulteriori verifiche. Da segnalare che il ministero dei Trasporti ha reso noto che le autoscuole riaprono dal 20 maggio.

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Conte: riprende la vita sociale
Conte ha spiegato che sempre da lunedì 18 maggio «riprende la vita sociale e riprendono gli incontri con gli amici». Ma ha raccomandato «di portare sempre la mascherina, di metterla sempre al chiuso ma anche all’aperto se non c'è possibilità di rispettare le distanze». Resterà «il divieto di assembramenti e distanza di un metro». Inoltre avremo «un piano nazionale di monitoraggio per tenere sotto controllo la curva epidemiologica» con «comunicazioni quotidiane dalle regioni» e questo consentirà di poter intervenire «se necessario» «con misure specifiche in luoghi circoscritti».

Spostamenti in regione senza più autocertificazione
Nel decreto legge approvato dal Cdm venerdì 15 maggio si specifica che per muoversi dentro la regione in cui si vive, a partire dal 18 maggio 2020, non sarà più necessaria l'autocertificazione. Gli spostamenti saranno liberi - anche se permane il divieto di assembramento - e si potrà far visita anche agli amici oltre che ai congiunti. Per la mobilità extraregionale bisognerà aspettare invece il 3 giugno, anche se resta la possibilità di spostarsi tra una regione e l'altra (con autocertificazione) per stato di necessità, salute e lavoro. Sempre dal 3 giugno riaprono anche le frontiere. Il Dpcm specifica che non saranno soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti dall’Ue, area Schengen (compresa la Svizzera), Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord.

Per le attività commerciali valgono le linee guida regionali
Sul fronte delle attività commerciali, bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, spiagge, negozi al dettaglio riaprono non più in base ai restrittivi (e criticati) parametri di sicurezza fissati dall'Inail ma in base a un protocollo meno “stringente” adottato, dopo una tesa trattativa, da tutti i governatori regionali (10 metri quadrati per ombrellone in spiaggia, distanza tra i clienti di bar e ristoranti ridotta a un metro, ad esempio) e approvato dall'esecutivo. Il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida regionali comporta la sospensione dell'attività.

In piscina lettini disinfettati e 7 mq a persona
Restano sospese le attività dei centri benessere, termali. Dal 25 maggio riapriranno anche palestre e piscine, ma le Regioni potranno anticipare o posticipare. Nelle palestre va assicurato almeno 1 metro di distanza tra le persone mentre non svolgono attività fisica, almeno 2 metri durante l'attività fisica. Per le piscine previsti: l'obbligo di disinfettare sdraio, lettini e ombrelloni ad ogni cambio di persona o nucleo familiare; la possibilità di misurare la temperatura a tutti; una “densità di affollamento” in vasca calcolata con un indice di «7 mq di superficie a persona». Stesso spazio deve essere garantito nelle aree solarium.

Niente cortei, manifestazioni “in forma statica”
Sempre il Dpcm prevede che tutti i cortei restano vietati a data da destinarsi. Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è «consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal questore».

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