Dal Bonus trasporti ai nuovi 200 euro: ecco gli aiuti in arrivo in autunno
La sensazione è che l’inflazione non abbia ancora raggiunto il picco e che ulteriori aumenti possano materializzarsi nei prossimi trimestri
di Andrea Carli
I punti chiave
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I rincari dell’energia (anche) sulla scia dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’impennata dei costi di produzione e, a ruota, dei prezzi finali, a cominciare da quelli delle materie prime, dei beni alimentari - anche di prima necessità - e, non ultimi, dei trasporti. È un intreccio sempre più inestricabile quello che si sta delineando. Uno scenario difficile, caratterizzato da rischi e incertezze per famiglie e imprese, con quest’ultime sempre più travolte dalla fiammata dei prezzi delle commodity energetiche (anche i prezzi di petrolio e carbone, rileva CsC, hanno subito impennate notevoli, sebbene con aumenti decisamente più contenuti di quelli del gas: rispettivamente +24% e +122% a gennaio 2022 rispetto a dicembre 2019).
Il nodo della crescita dei prezzi trainata dallo sprint di quelli energetici è dunque destinato a rimanere il «problema numero uno» almeno nel breve periodo, sicuramente nell’autunno che è oramai alle porte. La sensazione è che l’inflazione non abbia ancora raggiunto il picco e che ulteriori aumenti possano materializzarsi nei prossimi trimestri. Il caro vita potrebbe non essere un fenomeno temporaneo.
L’esecutivo, ha assicurato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Garofoli, intervenuto al meeting di Cl a Rimini, è pronto a intervenire contro l’aumento effettivo del costo della vita. «I recenti aumenti dei prezzi delle fonti energetiche determinano ulteriore preoccupazioni. Il governo continuerà nelle prossime settimane a monitorare questa situazione e a muoversi sul solco tracciato dal Capo dello Stato al momento dello scioglimento delle Camere».
Ma quali sono le soluzioni già messe in campo che nei prossimi mesi interverranno per sostenere chi dovrà fare i conti con l’inflazione?
Da settembre 2022 fino a 60 euro per abbonamenti al Tpl
Per quanto riguarda i trasporti, per ora si è puntato a interventi sulle accise per contrastare la corsa dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa. Ma non solo. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha spiegato che da settembre sarà possibile, per gli utenti del trasporto pubblico richiedere un bonus per la mobilità. Si tratta di un sostegno per studenti, lavoratori, pensionati e per tutti quei cittadini che utilizzano il trasporto pubblico, su gomma e su ferro. Il buono può arrivare fino al 100% della spesa da sostenere ed è riconosciuto, in ogni caso, nel limite massimo di valore pari a 60 euro. Il sostegno è nominativo e sarà utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento (annuale, mensile o relativo a più mensilità) da acquistare nel mese in cui si è richiesto e ottenuto: il periodo di validità del buono è infatti limitato al mese solare di emissione, anche se si effettua l’acquisto di un abbonamento annuale o mensile che parte dal mese successivo. Ciascun beneficiario potrà chiedere un «Bonus trasporti» al mese, entro il 31 dicembre 2022 o fino a esaurimento risorse (la dotazione finanziaria prevista è pari a 79 milioni di euro). Potranno accedere al bonus le persone fisiche che nell’anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35mila euro.
Il bonus da 200 euro
C’è poi il bonus da 200 euro, l’una tantum introdotta dal governo Draghi per supportare il potere d’acquisto delle famiglie indebolito dal caro-prezzi. Lo hanno ricevuto a luglio oltre 13 milioni di pensionati e circa 800mila nuclei percettori di reddito di cittadinanza. La misura, che ai lavoratori dipendenti è stata corrisposta dai datori di lavoro, alle due categorie è stata accreditata dall’Inps. Nello stesso mese l’ente di previdenza ha provveduto a disporre i pagamenti per oltre 427mila lavoratori domestici, sulla base - in questo caso invece - delle domande pervenute (a primi di agosto sono state definite 427.634 istanze, su 445.875 istanze). I lavoratori domestici hanno ancora tempo fino al 30 settembre per presentare le domande.
La fase due
Dopodichè scatterà la «fase due», che proseguirà con le categorie escluse. A ottobre l’Inps erogherà il sostegno in maniera automatica ai titolari di Naspi e Dis-Coll (purché in disoccupazione a giugno), alla platea di beneficiari della disoccupazione agricola 2021 e ai titolari delle ex Indennità Covid. Le altre categorie chiamate a presentare domanda hanno tempo fino al 31 ottobre. Da ottobre verranno così definite le richieste trasmesse all’Inps da: co.co.co con un contratto attivo al 18 maggio 2022 e reddito fino a 35mila euro; stagionali, a tempo determinato e intermittenti con 50 giornate di lavoro effettivo nel 2021 e reddito fino a 35mila euro (compresi i lavoratori a tempo del settore agricolo); iscritti al Fondo pensione Lavoratori dello spettacolo con 50 contributi giornalieri nel 2021 e reddito fino a 35mila euro; autonomi occasionali privi di partita Iva, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano versato almeno un contributo mensile nel corso del 2021; incaricati di vendite a domicilio che possano far valere per il 2021 un reddito superiore a 5mila euro.
L’estensione
Il decreto aiuti bis ha previsto inoltre l’estensione del bonus anche a lavoratori non coperti dal precedente decreto, come cassaintegrati e lavoratrici rientrate dalla maternità, sportivi, dottorandi, assegnisti di ricerca e pensionati dal primo luglio 2022, oltre al finanziamento di ulteriori 100 milioni di euro per l’erogazione del bonus 200 euro ai professionisti. In particolare, per autonomi e professionisti (una platea stimata in 3 milioni di persone), come spiegato dal decreto attuativo firmato dal ministro Orlando, sarà necessario presentare domanda al proprio ente di previdenza.
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