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Dal nuovo Scorsese al corto di Almodóvar, i film più attesi a Cannes

Nella nostra rassegna alcune delle pellicole, sulla carta più interessanti, che vedremo sulla Croisette per quella che si preannuncia come un’edizione particolarmente ricca

di Stefano Biolchini e Andrea Chimento

4' di lettura

Sulla carta si preannuncia come uno dei Festival di Cannes più importanti e memorabili degli ultimi anni. E a prima vista sembra proprio sia così, visto il numero impressionante di film particolarmente attesi. Prima di scoprire direttamente sulla Croisette, dal 16 al 27 maggio, se le premesse saranno mantenute, va intanto ricordato che in concorso ci sarà anche il bellissimo “Il sol dell'avvenire” di Nanni Moretti, già uscito nelle sale italiane, e che sarà tra i grandi protagonisti del concorso. Oltre a Moretti, andiamo dunque a curiosare fra quelli che, a nostro avviso ma non solo, appaiono fin da subito come i film, e certamente i nomi, più significativi del cartellone.

Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese

Non può che essere al primo posto della nostra classifica quello che appare il più grande evento in arrivo sulla Croisette. Tratto dall’omonimo romanzo di David Grann, ispirato a fatti realmente accaduti, il film è incentrato su quanto avvenne in Oklahoma, nella contea di Osage agli inizi degli anni Venti. Diversi membri di una tribù indiana della zona vengono uccisi in circostante misteriose: inizia così un'indagine dell'FBI che coinvolge addirittura J. Edgar Hoover. Durerà circa tre ore e trenta minuti questo lungometraggio che verrà presentato fuori concorso. Come se non bastasse il nome del regista, l'attesa è forte anche per i nomi presenti nel cast: Leonardo DiCaprio, Robert De Niro e Jesse Plemons.

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Cannes: i film più attesi di una rassegna che si preannuncia memorabile

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Rapito di Marco Bellocchio

Dopo lo straordinario “Esterno notte”, Bellocchio è tornato subito dietro la macchina da presa per una pellicola incentrata sul caso Edgardo Mortara. Correva l'anno 1858, quando i soldati di Pio IX si presentarono alla porta di una famiglia ebraica di Bologna per prelevare un bambino di soli sette anni e portarlo a Roma dove sarebbe stato allevato dalla Chiesa. Bellocchio si concentrerà su questo caso e sulla lotta dei genitori per rivedere il figlio in questo lungometraggio che potrebbe essere una delle visioni più intense di tutto il concorso.

Fallen Leaves di Aki Kaurismäki

Una tragicommedia delicata su due persone in cerca d'amore: si potrebbe presentare così il nuovo, attesissimo film del regista finlandese Aki Kaurismäki, che sembra aver messo in scena un altro importante tassello di quel bellissimo mosaico che è il suo cinema. L'umanità non è mai mancata a Kaurismäki, nella descrizione dei suoi personaggi e non solo, così come i riferimenti al cinema del passato (da Bresson a Chaplin) e ci aspettiamo uno dei titoli più emozionanti, divertenti e commoventi di tutto il cartellone.

Club Zero di Jessica Hausner

Quattro anni dopo il potente “Little Joe”, la regista austriaca torna in concorso a Cannes con un altro lungometraggio che, immaginiamo, potrà scuotere il pubblico. “Club Zero” è un thriller ambientato in una scuola elitaria, dove arriva una nuova insegnante che potrebbe sconvolgere le abitudini degli studenti. Protagonista Mia Wasikowska.

Asteroid City di Wes Anderson

Difficile rimanere indifferenti di fronte alle prime immagini e al trailer di quello che sembra essere uno dei progetti più folli e ambiziosi di Wes Anderson: il regista americano utilizza le sue scelte politiche e il suo stile trasportandolo all'interno di un contesto dal sapore western. Il divertimento sembra assicurato e il cast è, come sempre con lui, di primissimo livello: tra i tanti, segnaliamo Jason Schwartzman, Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Tom Hanks e Edward Norton.

La chimera di Alice Rohrwacher

Dopo gli ottimi esiti con il cortometraggio “Le pupille”, Alice Rohrwacher torna a firmare un lungo e finisce ancora in concorso sulla Croisette. Al centro della trama c'è la storia di un archeologo britannico, che viene coinvolto nel mercato nero di reperti storici preziosi, rubati dalle tombe durante gli scavi. Una trama capace subito di suscitare interesse, così come i nomi degli attori coinvolti: da Josh O'Connor a Isabella Rossellini, passando per Alba Rohrwacher, sorella della regista.

Youth di Wang Bing

Una delle notizie più importanti da quando sono stati annunciati i film in cartellone a Cannes è stata certamente la (doppia) presenza del regista cinese Wang Bing, una delle voci più rilevanti del cinema mondiale contemporaneo. Fuori concorso ci sarà “Man in Black”, mentre in lizza per la Palma d'oro c'è “Youth”, un documentario incentrato sui giovani lavoratori cinesi. Siamo certi che sarà una delle pellicole più significative della competizione.

The Zone of Interest di Jonathan Glazer

Sono passati esattamente dieci anni dall'uscita dell'ultimo lungometraggio di Glazer, “Under the Skin”, un film di grande fascino che aveva diviso critica e pubblico. Il regista inglese è tornato con una pellicola ispirata al romanzo omonimo di Martin Amis: la trama è incentrata sulla storia d'amore clandestina tra un ufficiale nazista e la moglie del comandante del campo di concentramento di Auschwitz. La curiosità è davvero alta.

Cerrar los ojos di Victor Erice

Uno dei ritorni più attesi degli ultimi anni: l'ultimo lungometraggio di Victor Erice, “Il sole della mela cotogna”, è del lontano 1992. Forse basterebbe questa informazione per farci capire quanta aspettativa ci sia attorno a “Cerrar los ojos”, film di un autore che aveva stupito ed emozionato con il suo esordio del 1973 “Lo spirito dell'alveare”. Poter rivedere il suo nome nei titoli di testa di una pellicola è già di per sé un'emozione.

Strange Way of Life di Pedro Almodóvar

Tra tanti lungometraggi, va segnalato anche un attesissimo cortometraggio firmato da uno dei più grandi registi della storia del cinema spagnolo. Almodóvar dirige un breve western con protagonisti Pedro Pascal e Ethan Hawke, nei panni di un cowboy e di uno sceriffo che si ricongiungono a distanza di tantissimo tempo. Dopo un altro cortometraggio recente come “The Human Voice” del 2020, siamo pronti a scommettere che “Strange Way of Life” sarà un altro lavoro con cui l'autore iberico riuscirà a emozionarci.


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