Dal Pnrr 390 milioni per cinema, teatri, parchi e giardini storici. Poco il tempo
Sale pubbliche e private diventano ecosostenibili con finanziamenti a fondo perduto, in attesa dei musei. I piccoli interventi penalizzati rispetto ai grandi. Nel bando la nuova figura di giardiniere “culturale”
di Giuseppe Cosenza
I punti chiave
5' di lettura
Il Ministero della Cultura, in chiusura di 2021, oltre il bando Borghi, ha pubblicato altri due avvisi previsti dal PNRR del valore complessivo di 390 milioni di euro. Il primo riguarda l'efficientamento energetico di cinema e teatri, codificato nel PNRR Cultura quale linea di investimento 1.3: volto a migliorare l'efficienza energetica di cinema, teatri e musei per un totale 200 milioni di euro di competenza della Direzione Generale Spettacolo, guidata da Salvatore Nastasi. Il secondo avviso riguarda la linea di investimento denominata 2.3 finalizzata a valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici, per un valore di 190 milioni di euro, gestito dal Servizio V del Segretariato Generale , guidato da Angelantonio Orlando.
Efficientamento di cinema e teatri pubblici e privati
La linea di investimento in questione prevede anche finanziamenti per l'efficientamento energetico nei musei e nei siti culturali statali per 100 milioni di euro, di competenza della Direzione Generale Musei guidata da Massimo Osanna. Tale intervento è in ritardo rispetto a quello previsto per i cinema e i teatri e, da come si apprende dal documento di attuazione delle misure del PNRR del MiC, sono in corso di acquisizione le proposte progettuali per avviare la fase realizzativa degli interventi a partire da giugno 2022. Veniamo agli elementi principali dell'avviso in questione. L'intervento è “Finalizzato alla promozione dell'ecoefficienza e riduzione dei consumi energetici, nelle sale teatrali pubbliche e private attive e nei cinema pubblici e privati attivi situati sull'intero territorio italiano. Possono presentare la domanda di contributo i soggetti pubblici e privati proprietari e/o gestori di sale teatrali e/o sale cinematografiche in forma singola o associata”. I gestori devono essere autorizzati dal proprietario dell'immobile”. Un singolo soggetto può presentare più domande relative a differenti strutture.
La ripartizione delle risorse
Le risorse stanziate sono pari a 200 milioni di euro, suddivise in due parti uguali, tutte a fondo perduto, anche per i privati, con una riserva del 40% delle risorse complessive alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna) e il restante 60% al Centro Nord come previsto dal criterio generale indicato nel PNRR. La scadenza delle domande è fissata per il 18 marzo 2022 entro le ore 16:00. Il finanziamento è differenziato in base al numero di posti disponibili e alla capienza per i teatri, per i cinema in base al numero di schermi; va da sé che multisale avranno più fondi rispetto ai cinema d'essai e di quartiere. Rispetto ai contributi vi è una specifica da prestare attenzione, ossia: “Se i contributi complessivi assegnati ad un singolo soggetto attuatore non superano i 2 milioni di euro, l'importo massimo dell'aiuto è fissato all'80% dei costi ammissibili”, dunque è previsto un cofinanziamento del restante 20%, inoltre: “In caso di superamento dei 2 milioni di euro, gli aiuti non devono superare la differenza tra i costi ammissibili e il risultato operativo e in caso di più domande di un gestore di differenti strutture il limite massimo è di 6,5 milioni di euro complessivi”. Non è chiaro se chi supera i 2 milioni di contributi ha una copertura totale del 100%.
I progetti ecosostenibili finanziabili
L'avviso finanzia progetti di “a) pianificazione tecnico-economico-finanziaria audit energetici, analisi ambientali, (…); b) interventi sull'involucro edilizio; c) interventi di sostituzione e/o acquisizione di apparecchiature, strumenti, sistemi, dispositivi, software (…) acquisizione di brevetti, licenze e know-how; d) installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici (smart building) e delle emissioni inquinanti anche attraverso l'utilizzo di mix tecnologici”. Per la realizzazione di tali interventi sono ammesse spese di esecuzione lavori, spese di progettazione e investimenti per l'acquisto di beni strumentali, attrezzature e beni immateriali a utilità pluriennale.
La valutazione
Le domande, trasmesse tramite l'applicativo messo a disposizione da DG Spettacolo, saranno valutate da una Commissione tecnica nominata dal MiC che ne determina una graduatoria finale di progetti ammessi con un punteggio minimo di 51 e di non ammessi. La valutazione dei progetti segue, come per i Borghi, lo stato di avanzamento: più sono in fase avanzata, maggiori sono le probabilità di essere finanziati con un limite di inizio procedure di progetti da tirare fuori dal cassetto retrodatato al 1° febbraio 2020. I criteri di valutazione sono: “1) Stato di avanzamento della progettazione o programmazione della spesa (max 25 punti); 2) qualità tecnica e carattere innovativo del progetto (max 20 punti); 3) Impatto ambientale (max 30 punti); 3) sostenibilità economica (max 15 punti); 4) Interesse culturale della struttura (max 10 punti)”.
I parchi e i giardini storici
L'avviso sul programma finalizzato alla valorizzazione di parchi e giardini storici era stato preannunciato il 17 novembre da Angelantonio Orlando il responsabile dell'Unità di Missione per l'attuazione del PNRR del MiC nel corso della fiera RO.ME – Museum Exhibition. In tale occasione aveva dichiarato che “L'intervento di 300 milioni di euro è suddiviso per circa 100 milioni di euro per il fabbisogno dei parchi storici demaniali di grande rilevanza già individuati come la Reggia di Caserta, Capodimonte e Villa Favorita di Ercolano. I restanti 190 milioni di euro saranno utilizzati per ulteriori giardini e parchi storici da selezionare tramite bando”.
Per completezza è necessario precisare che i restanti 10 milioni di euro saranno investiti nella catalogazione e nella formazione giardinieri, una nuova figura professionale introdotta grazie al lavoro dell'Associazione Parchi e Giardini d'Italia. L'intervento mira a “Sostenere progetti di restauro, manutenzione straordinaria, conservazione, messa in sicurezza e valorizzazione di parchi e giardini di interesse culturale, tutelati dalla legge in materia di tutela”. Il vincolo interesse culturale deve essere già apposto al momento di presentazione della domanda. Un'altra finalità è quella di rendere accessibile il bene, difatti l'erogazione del contributo è subordinata a una convenzione, della durata di 10 anni, con il MiC in cui si stabiliscono i termini di apertura e accesso al pubblico. Possono presentare domanda di finanziamento i proprietari pubblici e privati e anche i gestori, questi ultimi devono essere autorizzati dal proprietario. Il termine di presentazione della domanda è fissato il 15 marzo 2022, entro le 13:59.
I progetti finanziabili
I progetti finanziabili devono riguardare le seguenti componenti “a) vegetale e disegno del giardino, come gli interventi di restauro, il recupero o ripristino di architetture vegetali, la realizzazione e il recupero di pomari, frutteti e orti (..); b) architettonica e scultorea, quali piccoli edifici finalizzati a ospitare anche bookshop, aule didattiche, biglietteria (…); c) impiantistica, come impianti idrici, di depurazione (…); d) sicurezza e accessibilità; e) valorizzazione e comunicazione, come infrastrutture digitali, la partecipazione a forme di partenariato con soggetti pubblici e privati. Il 60% degli investimenti deve essere concentrato nella prima e terza componente, mentre la parte edilizia c) non può superare il 15% del progetto. Le spese finanziabili riguardano gli interventi di edilizia, la progettazione, le attrezzature, gli studi e le ricerche a carattere scientifico e divulgativo le attività didattiche il digitale, e sono al 100% a fondo perduto per i soggetti pubblici, mentre per i privati vie è un minimo del 50% con una percentuale che arriva al 100% se si prevedono aperture per oltre 120 giornate all'anno. L'avviso mette l'accento sugli aspetti economico-gestionali, in quanto il piano dovrà dimostrare la sua sostenibilità per un periodo decennale.
La valutazione
Le domande sono valutate da una Commissione tecnica nominata dal MiC, secondo determinati criteri: “1) Qualità del bene e urgenza (max 15 punti); 2) Qualità, organicità e coerenza (max 50 punti); 3) Cronoprogramma (max 20 punti); 4) Piano di gestione (max 15 punti). Il punteggio minimo per accedere ai contributi è di 60 su 100.Per cinema, teatri parchi e giardini storici il MiC compie i primi atti concreti che daranno i primi frutti entro il primo semestre del 2022.
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