Ristori Quater, fisco: rinvio per tutti al 10 dicembre e al 30 aprile per chi perde almeno un terzo dei ricavi. Salta bonus cig di Natale
Il provvedimento è atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri nel fine settimana, ma non è escluso allo stato attuale uno slittamento a lunedì 30 novembre. Potrebbero entrare ristori per i professionisti ordinistici e non, sotto forma di bonus a fondo perduto
di Andrea Carli
3' di lettura
Un provvedimento, il decreto Ristori quater in via di adozione da parte del Governo, che ha il suo piatto principale nelle misure fiscali, a cominciare dalla proroga del termine per il versamento della seconda o unica rata d'acconto delle imposte sui redditi e Irap dovuta dagli operatori economici:dal 30 novembre al 10 dicembre 2020. È quanto ha anticipato il ministero dell’Economia e delle Finanze in una nota. Al momento, il provvedimento è atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri entro il weekend, ma non si esclude uno slittamento a lunedì 30 novembre. Collegata al decreto, una dotazione di circa 600 milioni a disposizione per le modifiche del parlamento. Sono stati previsti anche 85 milioni per coprire gli straordinari delle Forza dell’ordine.
Fonti, salta l'ipotesi bonus cig di Natale
Il presidente del Consiglio, il responsabile dell’Economia Roberto Gualtiieri e i sottosegretari all’Economia hanno incontrato a Palazzo Chigi i capigruppo delle forze politiche di maggioranza. Secondo quanto è emerso al termine della riunione, è saltata l'ipotesi, che si era fatta strada nelle ultime ore, di un bonus di Natale da 500 euro per i lavoratori in cassa integrazione. Sull'ipotesi di inserire nel decreto Ristori quater la misura, che sarebbe costata 1,6 miliardi, avrebbero espresso dubbi non solo Italia Viva, che avrebbe ribadito la sua forte contrarietà, ma anche tutti gli altri partiti di maggioranza. Il premier avrebbe quindi tirato le somme e dichiarato archiviata l'idea. Potrebbero invece entrare nel provvedimento ristori per i professionisti ordinistici e non, sotto forma di bonus a fondo perduto.
Con calo ricavi 33% proroga fisco ad aprile
Nella nota pubblicata nel pomeriggio il ministero dell’Economia e delle Finanze ha chiarito che sarà prevista una più ampia proroga per le imprese non interessate dagli Isa, ovunque localizzate, che hanno conseguito nel periodo d'imposta precedente a quello in corso ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro e che, nel primo semestre 2020, hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% rispetto al primo semestre 2019. Per queste imprese il termine per il versamento della seconda o unica rata d'acconto delle imposte sui redditi e dell'Irap sarà prorogato al 30 aprile 2021.
Rinvio tasse a tutta lista Ateco zone rosse
Un’analoga proroga al 30 aprile 2021 sarà prevista, a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, per i soggetti non interessati dagli Isa che operano nei settori economici individuati nei due allegati al decreto-legge “Ristori bis” e che hanno domicilio fiscale o sede operativa nelle zone rosse, nonché per i soggetti che gestiscono ristoranti nelle zone arancioni. I versamenti sospesi dovranno essere effettuati in un'unica soluzione entro il 30 aprile 2021.
Per i soggetti che applicano gli Isa e che si trovano nelle condizioni richieste, ha spiegato ancora il Mef, resta ferma la proroga al 30 aprile 2021 già prevista dall'articolo 98 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, e dall'articolo 6 del decreto-legge “Ristori bis”.Il decreto legge in arrivo prorogherà anche il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione Irap, che sarà fissato al 10 dicembre, assicurando in tal modo dieci giorni in più ai contribuenti e agli intermediari.
Il via libera allo scostamento
Una volta che le Camere hanno dato il via libera quasi all'unanimità alla risoluzione di maggioranza che autorizza lo scostamento dal pareggio di bilancio per spendere altri 8 miliardi per tamponare i danni dell'epidemia, il governo cerca ora di chiudere il quarto provvedimento della “saga Ristori” per rilanciare un’economia travolta dall’emergenza Coronavirus, che in gran parte riscriverà il calendario fiscale di qui a primavera.
Testo di una sessantina di articoli
Il testo del Ristori quater sarebbe, allo stato attuale, di circa una sessantina di articoli. L’obiettivo è di asciugarlo. Nel provvedimento dovrebbero entrare alcune misure stralciate dalla manovra, a partire dal rinvio di un altro anno del federalismo fiscale. Il decreto Ristori quater dovrebbe poi essere completato con alcune misure per i lavoratori, da una nuova mensilità dell'indennità per stagionali e precari del turismo, dello sport e della cultura a nuove risorse per consentire ai genitori con i figli in Dad di utilizzare il bonus babysitter.
Ristori: verso un provvedimento unico
Anche il decreto Quater dovrebbe seguire la strada del Bis e del Ter, ovvero essere inserito tramite emendamento nel primo decreto Ristori, all’esame del Senato. Si delinea una sorta di “matrioska”, con i provvedimenti che si sovrappongono uno sull’altro. E una doppia sessione di bilancio, divisa tra ddl di Bilancio alla Camera e decreti Ristori al Senato.
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