Dal ritorno dell’iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo al dimezzamento dei tempi di trattenimento nei Cpr, verso il restyling dei decreti sicurezza
Si è svolto al Viminale il quarto incontro tra Lamorgese e gli esponenti della maggioranza per cercare un’intesa sul provvedimento. È emersa una sostanziale condivisione sulla bozza di decreto, presentata dalla ministra, che supera i Dl sicurezza dell’ex ministro dell’Interno Salvini. La previsione è quella di un accordo politico sul testo a breve con presentazione del decreto però a settembre per evitare che non si faccia in tempo a convertirlo in estate
di Andrea Carli
3' di lettura
«Penso che siamo a buon punto». Con queste parole la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha fornito un’indicazione di massima sullo stato di avanzamento del confronto tutto interno alla maggioranza sulla revisione dei decreti sicurezza firmati da Matteo Salvini.
Oggi, 14 luglio, si è tenuto un nuovo incontro al Viminale tra la ministra e gli esponenti della maggioranza. Dall’incontro, il quarto della serie, è emerso, secondo quanto si apprende, una sostanziale condivisione di massima sulla bozza di decreto presentata dalla ministra sulla base dei documenti presentati da Pd, M5s, Leu e Iv, che supera i Dl sicurezza di Matteo Salvini. Alla riunione di oggi seguirà un'altra la settimana prossima per mettere a punto gli ultimi dettagli. La previsione è quella di un accordo politico sul testo a breve con presentazione del decreto però a settembre per evitare che non si faccia in tempo a convertirlo in estate.
Mauri: nuovo testo, mancano solo particolari
«Quella di oggi - ha spiegato il viceministro dell’Interno, Matteo Mauri, al termine del vertice - è stata una riunione fondamentale. Abbiamo lavorato su un nuovo testo messo a punto dal ministro Lamorgese costruito sulla base delle proposte che i vari Gruppi di maggioranza hanno avanzato nei precedenti incontri. Mancano ormai solo alcuni particolari. I prossimi giorni - ha aggiunto Mauri - saranno utili per approfondire alcuni aspetti tecnici da parte delle forze politiche, che verranno affrontati nella riunione della settimana prossima».
L’intervento della Consulta
Nei giorni che hanno preceduto l’incontro la Corte Costituzionale ha bocciato la norma - contenuta nel primo dei due Dl Salvini - che vieta ai richiedenti asilo la possibilità di iscriversi all'anagrafe del Comune in cui risiedono. Nella bozza di decreto che Lamorgese ha messo sul tavolo (si chiama immigrazione, non più sicurezza), c’è il ritorno dell’iscrizione anagrafica per i richiedenti asilo è uno dei punti di novità, appoggiato anche dai Cinquestelle.
Le misure sulle quali la maggioranza concorda
Le altre misure nel testo che vedono concordi le forze di maggioranza sono: l’ampliamento dei permessi speciali a chi rischia di subire «trattamenti inumani e degradanti» nel proprio Paese, a chi necessita di cure mediche, a chi proviene da Paesi in cui sono avvenute «gravi calamità»; il dimezzamento dei tempi di trattenimento nei Cpr (da 180 a 90 giorni); la revisione del sistema di accoglienza Siproimi, limitato da Salvini ai soli rifugiati, prevedendo due livelli (uno di prima assistenza l’altro anche con l'integrazione) e strutture con piccoli numeri gestite da Comuni e allargate ai richiedenti asilo; la convertibilità dei permessi di soggiorno in permessi per motivi di lavoro; l'intervento sulla «tenuità del fatto» chiesto dal capo dello Stato Sergio Mattarella riguardo le ipotesi di violenze a pubblico ufficiale.
Cassate le megamulte alle navi umanitarie
Sull'altro punto finito nel mirino di Mattarella, cioè le megamulte fino ad un milione di euro alle navi umanitarie che violano il divieto di ingresso in acque italiane, il testo della ministra trasforma l'illecito da amministrativo in penale, riportando tutto sotto il Codice della navigazione (con pene fino a due anni di reclusione e 516 euro di multa), lasciando che sia il giudice e non più il prefetto a decidere. Cassate dunque le multe milionarie e la confisca automatica della nave. I Cinquestelle vorrebbero mantenere le multe previste nella prima formulazione del decreto (da 10mila a 50mila euro).
Testo risultato di una non facile mediazione
Il testo Lamorgese - sul quale nella prossima riunione potrebbe arrivare un sostanziale via libera politico - è una mediazione tra le richieste più massimaliste arrivate da Pd, LeU e Iv e quelle più “minimal” di M5S, al cui interno convivono diverse sensibilità sul tema. Ora la maggioranza riflette su quando approvare il nuovo dl in Consiglio dei ministri. La pausa estiva alle porte sconsiglia di far iniziare subito il viaggio del testo alle Camere. L'ingorgo parlamentare ne metterebbe a rischio la conversione. Di qui l’orientamento di chiudere nella prossima riunione sui contenuti per rimandare l’ok al testo a dopo le elezioni di settembre.
L’esito delle Amministrative potrebbe frenare il restyling
Non tutti nel centrosinistra condividono però il rinvio, tenendo anche conto che l'esito delle Amministrative potrebbe poi pesare sul destino del provvedimento.
loading...