Europa divisa

Dal welfare ai vaccini, Draghi protagonista del vertice Ue (in presenza) di Porto, grande assente la Merkel

La riunione vedrà per la prima volta la presenza di Mario Draghi e la contestuale assenza della cancelliera tedesca che fino all'ultimo ha cercato (inutilmente) di convincere il premier portoghese Antonio Costa a tenere la riunione in formato digitale. Tema centrale la deroga sui brevetti dei vaccini annunciata dall'amministrazione Biden e l’obiettivo Ue di creare 2 milioni di posti di lavoro

di Gerardo Pelosi

Da lunedi' prenotazioni over 50. In frigo 5 mln di dosi

4' di lettura

Non saranno solo i temi sociali a tenere banco nel vertice europeo di oggi e sabato (7 e 8 maggio) a Oporto in Portogallo. Vertice che vedrà per la prima volta la presenza di Mario Draghi e la contestuale assenza della cancelliera tedesca Angela Merkel che fino all'ultimo ha cercato (inutilmente) di convincere il premier portoghese Antonio Costa a tenere la riunione in formato digitale. La deroga sui brevetti dei vaccini annunciata dall'amministrazione Biden e richiamata ieri dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen sarà uno dei temi centrali del vertice informale di domani 8 maggio. “I vaccini sono un bene comune globale – ha detto il premier Mario Draghi - è prioritario aumentare la loro produzione, garantendone la sicurezza, e abbattere gli ostacoli che limitano le campagne vaccinali”. I capi di Stato e di Governo europei saranno chiamati ad affrontare i temi sociali in due sessioni plenarie e tre panel tematici paralleli a cui partecipano sia i Leader Ue che gli attori sociali europei (mondo sindacale e imprenditoriale, rappresentanti dei territori).

L’intervento di Draghi al panel “Employment and Jobs”

Draghi interverrà al primo panel su “Employment and Jobs”. L'obiettivo dell'Ue sul lavoro è di raggiungere almeno il 78% del tasso di occupazione della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni entro il 2030. La discussione si concentrerà sulle politiche necessarie per creare una ripresa del mercato del lavoro sostenibile e inclusiva che consenta all'Ue di raggiungere questo obiettivo entro il 2030, sulle iniziative da promuovere per la creazione di posti di lavoro di qualità sia a livello Ue che a livello nazionale, e sulle misure che i 27 Stati Membri stanno pianificando per il raggiungimento dell'obiettivo principale dell'occupazione.Nell'Unione, tra il 2014 e il 2019, sono stati creati oltre 14,5 milioni di posti di lavoro, ma la crisi da Covid-19 e le misure di contenimento hanno arrestato questa tendenza penalizzando soprattutto i soggetti più vulnerabili, le donne e i giovani.In risposta alla crisi le misure nazionali e quelle dell'Ue hanno attenuato l'impatto negativo, ma per raggiungere l'obiettivo del 78% da qui al 2030 è necessario un maggiore sostegno alla creazione di posti di lavoro sfruttando le opportunità derivanti dall'economia sociale, dal libero mercato, dai posti di lavoro nel settore green, dalla digitalizzazione e dalle nuove tecnologie.

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Obiettivo della Ue creare 2 milioni di posti di lavoro

Per centrare questi obiettivi saranno fondamentali livelli di investimento adeguati. Il sostegno dell'Ue in tal senso, con la RRF (Recovery and Resilience Facility) e il suo budget di 672,5 miliardi tra sovvenzioni e prestiti, potrà fornire una spinta del 2% di Pil aggiuntivo e creare 2 milioni di posti di lavoro sfruttando anche gli 88 miliardi del Fondo sociale europeo Plus (Politica di Coesione) interamente dedicato all'attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, e il Just Transition Fund con 17,5 miliardi per le transizioni socialmente sostenibili verso la neutralità climatica. Gli altri due panel previsti saranno dedicati al tema delle “Skills and Innovation” e al “Welfare state and social protection”.Al termine del Social Summit è prevista una dichiarazione degli attori sociali europei sulle politiche sociali dell'Ue che farà da contributo alla dichiarazione che i Leader adotteranno il giorno dopo al Consiglio europeo informale. Nella serata di domani una cena di lavoro preparerà i dossier all'esame del vertice del giorno successivo. Si prevede una sessione dedicata alla dimensione sociale, e in particolare all'attuazione del “Piano d'Azione sul Pilastro dei Diritti Sociali”, i temi delle relazioni esterne e il vertice Ue-India con al centro l'emergenza pandemia.

Brevetti vaccini: von der Leyen pronta a discutere qualsiasi proposta

Ma l’8 maggio sarà anche la giornata per affrontare le diverse posizioni sulla questione dei brevetti per i vaccini. Dopo gli Usa, anche l'Ue si dice infatti favorevole alla sospensione dei brevetti sui vaccini anti-Covid. «L'Unione europea – ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen - è pronta a discutere di qualsiasi proposta che affronti la crisi in modo efficace e pragmatico ed è per questo che siamo pronti a discutere di come la proposta statunitense di esenzione della protezione della proprietà intellettuale per i vaccini Covid possa aiutare a raggiungere questo obiettivo». La von der Leyen ha lanciato un appello a tutti i Paesi produttori affinché nel breve periodo consentano le esportazioni ed evitino l'adozione di misure che interrompono l'approvvigionamento di dosi. Nel suo intervento alla conferenza State of the Union, organizzato dall'Istituto Universitario europeo, von der Leyen ha voluto inoltre sottolineare come «il successo raggiunto dall'Europa in materia di campagna vaccinale” sia stato conseguito “restando aperti al mondo». Secondo Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute«una crisi sanitaria mondiale e le circostanze straordinarie della pandemia necessitano di misure altrettanto straordinarie per dare risposte di salute globali. Al contempo - prosegue Gelli - fa bene anche l'Europa con la presidente della Commissione Ursula von der Leyen a chiedere contestualmente lo sblocco delle misure protezionistiche da parte di alcuni Paesi produttori. L'Europa infatti è rimasta aperta al mondo contribuendo ad esportare in questi mesi più di 200 milioni di dosi mentre altri Paesi hanno privilegiato la sola domanda interna chiudendosi al resto del mondo».

Da Macron sì alla revoca della proprietà intellettuale. Merkel assente

Favorevole alla revoca della proprietà intellettuale anche il presidente francese Emmanuel Macron secondo il quale l'Europa è «il continente più generoso in materia di dosi».Un confronto quello sui brevetti che vedrà però l'assenza della cancelliera Merkel che ha chiesto di potersi collegare da remoto a causa della situazione pandemica ancora grave in Germania e che potrebbe condizionare le sorti delle prossime elezioni del 26 settembre affossando l'alleanza Cdu-Csu come prevedono i sondaggi. Riflettori quindi tutti concentrati sul premier italiano Mario Draghi che già ha annunciato l'altro ieri che l'Italia farà da apripista per il green pass vaccinale che dovrà essere adottato in tutta Europa da metà giugno.

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