ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa nuova strategia

Addio a mascherine e bollettino, stop a multe e reintegro medici no vax. Mattarella invita alla cautela

Si va verso una strategia che punta a cancellare restrizioni e obblighi del passato ispirandosi più a un richiamo alla responsabilità individuale. Mattarella: «Non possiamo proclamare vittoria, serve responsabilità»

di Marzio Bartoloni

Mattarella: responsabilità e precauzione, Covid non è sconfitto

4' di lettura

Il Governo Meloni comincia a scoprire le carte sul Covid. Per una strategia che punta a cancellare restrizioni e obblighi del passato ispirandosi più a un richiamo alla responsabilità individuale. In questo senso va l’intenzione del nuovo ministro della Salute Orazio Schillaci a cancellare l’obbligo di indossare le mascherine in ospedale che scade il prossimo 31 ottobre. Ma il nuovo Governo si prepara a varare anche una moratoria per oltre un milione di italiani over 50 che non si sono vaccinati e che stanno aspettando le multe da 100 euro. Saranno anche reintegrati i medici inadempienti col l’obbligo vaccinale e il bolletino quotidiano sul Covid diventerà settimanale.

Mattarella, non possiamo proclamare vittoria, serve responsabilità

Se la strategia che si delinea è quella di un allentamento delle regole, non sono sfuggite le considerazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In occasione della celebrazione dei Giorni della Ricerca, al Quirinale, il Capo dello Stato ha sottolineato che «dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale sul Covid. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione. La Sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse».

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Verso l’addio all’obbligo di mascherina in ospedale

Il primo segnale di frattura rispetto al passato sarà quasi sicuramente l’addio all’obbligo di mascherina. Il nuovo ministro della Salute Orazio Schillaci, medico ed ex rettore dell’università di Tor Vergata, a meno di sorprese non firmerà la proroga dell’ordinanza che obbliga a indossare le mascherine in ospedali, strutture sanitarie e Rsa. Un obbligo che era stato prorogato l’ultima volta dall’ex ministro Roberto Speranza a fine settembre. Anche sui luoghi di lavoro, visto che entro il 31 ottobre non sono previsti aggiornamenti (le parti sociali sono state convocate dal Governo solo il 4 novembre) la mascherina resterà raccomandata lì dove le aziende lo richiederanno con i loro protocolli aziendali. L’idea di fondo è quella di andare verso una raccomandazione generale a usarla quando ci sono assembramenti in luoghi chiusi,

Stop al bollettino quotidiano, reintegro per medici no vax

È poi In via di definizione un provvedimento per il reintegro in servizio del personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all'obbligo vaccinale, prima del termine di scadenza della sospensione prevista per il prossimo 31 dicembre. Lo annuncia sempre il ministro della Salute Schillaci in una nota, rendendo nota anche la sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati su diffusione dell'epidemia, ricoveri e decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale. «Anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà - si legge nella nota - alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell'epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all'adozione dei provvedimenti del caso». «Per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all'obbligo vaccinale e l'annullamento delle multe previste dal dl 44/21, in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali - conclude il ministero - è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione».

Al via anche la commissione d’inchiesta sul passato

La nuova linea è quella di non puntare più sugli obblighi ma su richiami alla responsabilità individuale che dovrebbe ispirare un po’ tutta la nuova strategia della lotta al Covid del Governo Meloni: «Oggi la malattia da Covid è completamente diversa da quella che c'era una volta e quindi stiamo vedendo di fare in modo che man mano ci possa essere un ritorno ad una maggiore libertà», ha detto il neo ministro Schillaci. Che promette ora di volersi concentrare sulle liste d’attesa e il recupero delle prestazioni saltate durante la pandemia. Ma senza mettere da parte le questioni più importanti legate al Covid, compresa l’intenzione di mettere la gestione passata sotto la lente con una commissione d’inchiesta che è stata evocata per prima dalla stessa premier: «È utile fare chiarezza su quanto successo dal punto di vista amministrativo». «Sul piano degli acquisti, per esempio - continua Schillaci - credo sia corretto per dare un segnale ai molti malati che i soldi pubblici vengono spesi in modo corretto».

Una moratoria per le multe ai no vax

L’altro dossier allo studio è quello di una moratoria delle multe ai no vax over 50: la prima ipotesi è quella di congelare fino a giugno le multe di 100 euro degli over 50 che, prima del 15 giugno 2022 non risultavano in regola con gli obblighi vaccinali sul Covid, compresi quanti non hanno effettuato la terza dose. Il governo studia la misura e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani - come spiegano diverse fonti - ha fatto sapere in commissione speciale, dove è in discussione il decreto aiuti ter, che il tema sarà oggetto di un emendamento. L'emendamento sulle multe ai no vax, ha specificato il ministro Ciriani è un «rinvio delle multe» e non una cancellazione tout court. In ogni caso, qualsiasi sia la formula che verrà scelta dal governo per rinviare l'invio delle cartelle, potrebbe comunque essere - viene spiegato da esponenti della maggioranza - anche solo un primo step in vista di una misura più strutturale. Del resto non più tardi di ieri la Lega è andata in pressing sul punto facendo in Aula un appello al neo-ministro della Salute.«Chiediamo al nuovo ministro della Sanità - ha detto il capogruppo Massimiliano Romeo - di procedere con una sorta di pacificazione. Le multe che arrivano a chi non si era vaccinato possiamo cancellarle una volta per tutte?».

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