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Dall’Amazzonia ai fiumi asiatici, Aqua Expeditions solca le acque più remote del pianeta

La piccola compagnia di crociera fondata da Francesco Galli Zugaro, nota per i suoi itinerari in aree lontane dal turismo di massa, approda sul mercato italiano grazie alla partnershipcon il tour operator Going

di Sara Magro

Aria Amazon, la motonave di Aqua Expeditions in crociera su un affluente del Rio delle Amazzoni

3' di lettura

Pensate di sbarcare alla mattina presto alle isole Galapagos, per incontri vis à vis con iguane giganti, tartarughe centenarie, leoni marini e migliaia di uccelli. Oppure di arrivare in un centro di ricerca di Komodo dove studiano i dragoni primitivi, o ancora di immergervi nei fondali del Sud-Est Asiatico per avvistare i pesci più grandi del mondo. Tutte esperienze da annoverare nella categoria «una volta nella vita». Queste e altre mete da bucket list sono nei programmi di Aqua Expeditions, una piccola compagnia di crociera che approda per la prima volta sul mercato italiano grazie alla partnership in esclusiva con il tour operator Going.

Le esplorazioni di Aqua Expeditions arrivano anche in Italia

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Fondata da Francesco Galli Zugaro, imprenditore per metà romano e per metà americano, la compagnia propone crociere simili a spedizioni in zone remote e spesso inaccessibili, ma con le comodità di un albergo a cinque stelle. La prima è partita nel 2007 nella Foresta Amazzonica peruviana, sulla motonave Aria Amazon, con interni di design, pezzi artigianali, alta cucina locale, escursioni avventurose ma sicure. E solo 16 cabine che, per dimensioni, eleganza e comfort, sarebbe più opportuno chiamare suite. Come area di esplorazione è stato scelto un affluente del Rio delle Amazzoni dove non possono entrare barche più grandi e più profonde di Aria Amazon, una barriera naturale all’over tourism. Ci si arriva da Iquitos, la più grande città del mondo senza collegamenti stradali, che vanta un altro primato per il porto interno più grande e per la sconfinata floating forest, una giungla sommersa dall’acqua per l’80% dell’anno, che sembra un Jurassic Park vivente, tra anaconde, piranha, bradipi, delfini rosa.

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La motonave è quindi diventata poi il modello per le altre imbarcazioni della compagnia: massimo 20 cabine con itinerari in luoghi straordinari o irraggiungibili. Oggi Aqua Expeditions ha cinque navi, di cui tre fluviali e due yacht, che viaggiano tra l’America Latina e l’Indonesia. Ciascuna ha una sua storia, come Aqua Blu che apparteneva alla flotta britannica ed è stata interamente ristrutturata, o Aqua Mare, uno yacht di 50 metri del 1998 con una suite di 80 mq. In ogni caso sono banditi toys motorizzati, a parte gli scafi per le escursioni.

Oltre al fascino delle barche e il livello dei servizi inclusi, con numero di passeggeri pari a quello dell’equipaggio e alta cucina, il valore della compagnia sono gli itinerari in destinazioni vergini che tali rimarranno per limiti di accesso burocratico o geografico. Solo per dare un esempio, hanno impiegato cinque anni per ottenere il permesso d’accesso alle Galapagos. Le isole fanno infatti parte di un parco marino protetto da regole ferree, proprio il motivo per cui si sono conservate intatte.

Per offrire altre crociere straordinarie agli ospiti, nel 2012 la compagnia ha ampliato le destinazioni con nuove rotte sul fiume Mekong e negli arcipelaghi meno battuti dell’Indonesia tra il Parco nazionale di Komodo, Raja Ampat e le remotissime Spice Islands, dove si avvistano gli squali balena, i pesci più grandi del mondo, si nuota tra milioni di meduse danzanti (e non urticanti), si vedono i preistorici dragoni e i magnifici uccelli del paradiso. Durante ogni crociera si può scegliere fra tre o quattro escursioni giornaliere, ciascuna riservata a un massimo di dieci persone accompagnate da una guida naturalistica che fa parte dell’equipaggio.

«Quando creiamo una nuova rotta, ci trasferiamo a vivere lì per conoscere i luoghi e le persone - racconta Galli Zugaro -. È la premessa per offrire esperienze autentiche e per stabilire una relazione di collaborazione con il territorio. Lavoriamo solo con consulenti locali, il personale di bordo è locale, e lo sono anche gli arredi e la cucina». In Perù, il menù è disegnato da Pedro Miguel Schiaffino, uno dei cuochi più noti della scena gastronomica novo andina, che usa pesce fresco, superfood e prodotti che si trovano solo lì, mentre sulle barche che operano in Indonesia c’è Benjamin Cross, australiano ma con lunghissima esperienza nel Sud-Est asiatico.

Ogni crociera viaggia per circa 500 km per 3, 4 fino a 7 notti, e si può abbinare ad altre destinazioni. Dell’extension a terra si occupa Going, che seleziona resort altrettanto immersivi, come Capella Ubud, uno degli hotel più belli del mondo secondo Condé Nast Traveller, o Bawah Reserve, uno dei più sostenibili.

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