Macron e la doppia sfida: intelligenza artificiale e credito globale
Mentre spinge sui finanziamenti all’IA il presidente francese ospita un summit che vorrebbe ridisegnare le regole del credito globale
I punti chiave
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In questo momento, Macron si pone al centro della scena con due grandi ambizioni, quello di competere a livello globale nell’intelligenza artificiale e quello di ospitare un vertice dei leader mondiali in cui trovare un accordo sul credito.
La spinta all’IA
La Francia spinge per posizionarsi come hub europeo dell’intelligenza artificiale. «Penso che siamo i numeri uno nell’Europa continentale e che dobbiamo accelerare» ha detto il presidente Emmanuel Macron a Cnbc. È una battaglia tra paesi quella che si combatte perché ognuno vuole diventare hub principale di una tecnologia rivoluzionaria e di strategica importanza per i governi di tutto il mondo.
IA è considerata di grande impatto per diverse industrie dalla finanza alla sanità ma è anche al centro di una battaglia per la supremazia tecnologica tra Cina e Stati Uniti. L’IA è stata al centro dell’attenzione di tutti in Francia alla conferenza annuale sulla tecnologia Viva Tech, dalle start up alle aziende più vecchie, dalla cosmetica alle banche. Presenti erano Macron, il ministro delle finanze Bruno Le Maire e il ministro digitale Jean-Noel Barrot pronti a dare l’appoggio del governo al lavoro che si sta già facendo. «Investiremo come pazzi in training e ricerca» ha detto Macron alla CNBC, aggiungendo che la Francia è ben posizionata nella IA grazie a talenti e start-up che si stanno formando attorno alla tecnologia.
Mentre gli Stati Uniti sono visti come leader nell’IA da molti punti di vista, la Francia spera di recuperare il ritardo. “Credetemi, è chiaro che gli Stati Uniti sono i numeri uno, per una buona ragione perché è un enorme mercato interno... voglio che colmiamo il divario e investiamo molto di più, sviluppiamo molto di più e acceleriamo molto di più”, ha detto Macron. . Le ambizioni di Parigi incontrano una dura concorrenza anche all’interno dell’Unione Europea soprattutto quella della Germania e del Regno Unito. Riguardo alla concorrenza con gli Stati Uniti, la Francia non ha giganti della IA come Microsoft che investe in OpenAI ma conta di creare due o tre «grandi player globali» in questa tecnologia.
Il vertice sul credito
Questa settimana invece Macron sarà impegnato nel summit per un nuovo Global Financing Pact che mira a cambiare il modo in cui le istituzioni multilaterali lavorano per sostenere meglio le nazioni povere e affrontare minacce come il cambiamento climatico e le future pandemie.
Nel vertice si affronteranno questioni che vanno dalla riforma delle banche internazionali di sviluppo al finanziamento di infrastrutture verdi e alla mobilitazione di capitali per i paesi vulnerabili con condizioni meteorologiche estreme. L’incontro arriva in un momento difficile per molte nazioni del cosiddetto Sud del mondo, che sono state paralizzate da un eccesso di debito che ha frenato la loro crescita, lasciato le persone in povertà e ostacolato i loro sforzi per proteggersi dal clima che cambia.Sostenerli è un obiettivo strategico chiave per Europa e Stati Uniti, soprattutto perché si cerca di contrastare la crescente influenza economica di Pechino nel mondo in via di sviluppo. La Cina è diventata il più grande prestatore ufficiale di molte delle nazioni più povere in tutto il mondo.
Per la Francia, il vertice è anche un modo per dimostrare che i paesi del Gruppo dei Sette sono impegnati a sostenere le nazioni povere che potrebbero sentirsi lasciate indietro da ricchi alleati che hanno spostato l’attenzione e riversato ingenti risorse in Ucraina negli ultimi due anni.
I funzionari di Parigi affermano di sperare che il vertice possa alla fine portare a un rinnovamento delle istituzioni di Bretton Woods. La sfida è fornire finanziamenti sostanziali per facilitare la transizione verde senza distogliere l’attenzione dalla lotta alla povertà.
Sebbene il vertice non dovrebbe portare a decisioni importanti, è visto come una pietra miliare sulla strada verso il raggiungimento di progressi su diverse questioni chiave, tra cui la riduzione del debito, che domineranno i prossimi incontri internazionali, ha affermato un alto funzionario del Tesoro degli Stati Uniti, riporta Bloomberg.
I colloqui potrebbero produrre un consenso su un elenco di obiettivi “da fare” e un calendario che stabilisca ciò che i leader globali hanno approvato e si aspettano che accada nei prossimi mesi.“Il vertice di Parigi è un’opportunità per costruire e mantenere lo slancio per la riforma dell’architettura finanziaria internazionale”, dice Stephanie Segal, senior fellow presso il Centro per gli studi strategici e internazionali ed ex funzionario del Tesoro a Bloomberg. “La partecipazione di alto livello, sia a livello nazionale che istituzionale, può dimostrare il sostegno politico necessario per raggiungere il consenso su questioni potenzialmente controverse”.
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