Oltre l’ecommerce

Dall’online ai negozi fisici: «L’Alveare che dice Sì!» apre 4 botteghe a Milano

Sfida in controtendenza che punta sulla vita di quartiere e sul ritorno dei rapporti umani in presenza. Distanza media tra produttore e consumatore di 61 km

di Alessandra Tibollo

Un negozio de L’alveare che dice Sì

2' di lettura

Anche il delivery torna in presenza. Viene da pensare questo nel leggere la notizia dell'apertura delle prime quattro botteghe di quartiere della startup digitale “L'Alveare che dice Sì!”. Succede a Milano, dove il sito di ecommerce specializzato in prodotti a filiera corta ha scelto di iniziare il suo ritorno alle origini, riportando off-line la vendita delle specialità di agricoltori e allevatori locali selezionati.

«Può sembrare strano che in un momento come quello attuale, in cui l'online sta conquistando sempre più spazio, il nostro progetto decida di sbarcare più concretamente offline», spiega Claudia Consiglio, country manager dell'Alveare che dice Sì!. Eppure è una sfida che punta sulla centralità dei quartieri e sul ritorno ai rapporti umani in presenza. E che comincia da Milano, dove la startup ha trovato un terreno particolarmente fertile e grande attenzione verso i prodotti a km0.

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«È la città in cui siamo maggiormente presenti e abbiamo un brand forte, ma non escludiamo che se le botteghe avranno successo replicheremo in altre città», annuncia Consiglio. Il progetto de “L'Alveare Boutique” parte con quattro negozi fisici, situati rispettivamente in via Piero della Francesca 15, via Thaon di Revel 9 (zona Isola), via Eustachi 46 e Corso Lodi 12 (apertura prevista per fine ottobre).

Le boutique nascono come botteghe contadine di quartiere, dove acquistare quotidianamente frutta e verdura rigorosamente di stagione, pane e uova e altri prodotti locali che arrivano freschi in negozio ogni giorno da piccole aziende, preferibilmente a conduzione familiare e che praticano agricoltura biologica.

La media di distanza fra produttore e consumatore, secondo il calcolo de L'Alveare è di 61 chilometri. D'altra parte una componente “fisica” c'è sempre stata nella piattaforma online de L'Alveare che dice Sì!, attiva in Italia dal 2015. Il sistema funziona attraverso il meccanismo degli “alveari”, che possono essere un bar, un ristorante, un'associazione che mette a disposizione i propri spazi, dove chi ha ordinato i prodotti sul sito può ritirare una volta alla settimana la sua spesa (salvo che l'alveare non si sia organizzato per la consegna a domicilio).

Per dare qualche numero, sono attivi 276 Alveari attivi in 10 regioni d'Italia, con un guadagno per i produttori della piattaforma che nel 2020 è stato di 11 milioni di euro, e una crescita del 193% rispetto all'anno precedente e che non si è fermata neanche nel corso del 2021. Un successo testimoniato anche dai numeri digitali: oltre 170mila utenti iscritti, più di 30mila ordini mensili di prodotti contadini sul sito, 3184 produttori che utilizzano la piattaforma e gli alveari per promuovere la propria realtà.

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