Dalla fotonica arriva l’assist per reti ottiche più efficienti
Deep Tech
di Luca Orlando
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Due persone nel 2019, al momento dell’avvio. Salite già a quota otto, con altre due posizioni aperte.
PhotonPath, start-up incubata in Polihub, brucia le tappe della crescita e si prepara nel 2021 a sbarcare sul mercato con i propri circuiti fotonici integrati, sistemi di amplificazione in grado di ridurre dimensioni e costi delle reti in fibra ottica. «Un paio di clienti stanno già testando le nostre applicazioni - spiega il co-fondatore Douglas Aguiar - e puntiamo a finalizzare queste prime demo già nei prossimi mesi. Il target, in tre anni, è quello di arrivare a costruire 3mila amplificatori l’anno per arrivare a cinque milioni di ricavi».
Espansione che per la verità è già iniziata, grazie ad un doppio round di finanziamento (pre-seed e seed) concluso con successo con il fondo Poli360, agganciato al Politecnico di Milano, risorse che consentono alla start up di ingrandire i proprio uffici e di iniziare a costruire un proprio laboratorio di fotonica nel polo hi-tech della Bovisa.
«Il mercato delle applicazioni per telecomunicazioni - spiega - vale nel mondo 700 milioni di dollari l’anno ma questo è solo un primo passo. Pensiamo in prospettiva di entrare anche in altri mercati, sfruttando i brevetti che già abbiamo e altri che stiamo sviluppando».
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