Dalla Lombardia i due terzi del fatturato della cosmetica
L’anno scorso il valore totale delle vendite delle imprese del beauty ha toccato gli 8,8 miliardi (+13,3%) e, secondo le stime, nel 2023 supererà i 9,5 miliardi con una crescita dell’
di Marika Gervasio
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Con un fatturato totale che quest’anno arriverà a 14,8 miliardi di euro, in crescita del 10,9%, e un valore dell’export stimato a 6,7 miliardi (+15%) l’industria italiana della cosmetica non conosce crisi. Traino di questa eccellenza made in Italy è la Lombardia dove si concentra più della metà dell imprese della cosmesi presenti sul territorio nazionale che producono i due terzi dei ricavi totali del settore, come emerge dalla seconda edizione del report dell’Osservatorio Cosmetica del Centro Studi Assolombarda e di Cosmetica Italia. L’anno scorso il fatturato del beauty lombardo ha toccato gli 8,8 miliardi (+13,3%) pari al 66,2% del totale nazionale di 13,3 miliardi. Un valore che, secondo le stime disponibili, si conferma anche per il 2023 con un valore che supererà i 9,5 miliardi con una crescita ulteriore dell’8%.
Un peso rilevante su questo forte incremento hanno le vendite sui mercati esteri: nel corso del 2022 le imprese lombarde del settore cosmetico hanno infatti esportato prodotti per 4,4 miliardi di euro (+18,6%%) pari al 75,7% di quelle realizzate dal settore a livello nazionale, quota che appare in lieve crescita nelle stime per il 2023 (75,9%). Stati Uniti, Francia, Germania e Spagna risultano i principali mercati di destinazione, ma interessanti opportunità arrivano anche dagli Emirati Arabi.
«La cosmetica rappresenta un settore dinamico e innovativo, motore di crescita, ricerca, benessere - dichiara Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Si tratta di un’industria che proietta il nostro territorio sui mercati internazionali, con il fatturato totale delle imprese cosmetiche lombarde che, per ben il 50,3% proviene dall’export. La cosmetica è anche catalizzatrice di innovazione e sviluppo tecnologico. Attraverso l’applicazione di nuove scoperte scientifiche, la collaborazione con gli istituti di ricerca di altissimo livello, l’uso di tecnologie avanzate sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare, le aziende cosmetiche del territorio scalano sempre di più l’avanguardia del settore».
La produzione dell’industria del beauty italiana è concentrata quasi interamente al Nord, dove, in sette regioni risiede l’80% delle imprese del settore (in particolare il 19% nel Nord Est e il 61% nel Nord Ovest). La Lombardia è la regione in assoluto con la più alta densità di imprese cosmetiche: qui, infatti, si concentra più della metà delle realtà presenti sul territorio nazionale (54,9%), seguita da Emilia-Romagna (10,5%), Veneto (6,6%), Toscana (5,9%), Lazio (5,3%) e Piemonte (4,5%). Anche a livello di fatturato, la Lombardia primeggia con una quota pari al 66,2% dell’ammontare nazionale, cui seguono Lazio (8,9%), Toscana (6,8%) ed Emilia-Romagna (6,5%). Da evidenziare l’importanza dei terzisti, particolarmente rilevanti in Lombardia che, con un valore della produzione di quasi 1,5 miliardi pari al 76,3% del totale nazionale, si conferma la regione con la più alta vocazione produttiva. Il resto del fatturato delle imprese terziste si distribuisce tra Veneto (7,2%), Emilia-Romagna (6,7%) e nelle Marche (4,1%).
«I numeri della seconda edizione dell’analisi di Assolombarda e Cosmetica Italia mettono chiaramente in evidenza l’importanza della Lombardia per il settore cosmetico in tutto il territorio nazionale, sia in termini di struttura imprenditoriale sia di fatturato - commenta Filippo De Caterina, presidente Sezione Cosmetica Assolombarda e vicepresidente Cosmetica Italia -. Dopo l’impatto della crisi sanitari, il settore ha saputo intraprendere un cammino di crescita. La cosmesi si è dimostrata un settore dinamico nel mercato interno, ma ancora di più all’estero».
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