Il Forum italo-tedesco

Dalla meccanica ai mezzi di trasporto, ecco dove Italia e Germania sono un’unica catena di valore

Draghi: «La Germania è il primo partner commerciale per l’Italia. Nel 2020, gli scambi tra i due Paesi ammontavano a 116 miliardi di euro, più di quanto valessero gli scambi dell’Italia con Stati Uniti e Cina messi insieme. La Germania commercia più con la Lombardia che con la Turchia. E l’Italia commercia più con la Baviera che con l’intera Polonia»

di Gerardo Pelosi

(AP)

3' di lettura

È quasi una voce sola quella che arriva in contemporanea dai videomessaggi del premier italiano, Mario Draghi e della cancelliera tedesca, Angela Merkel in apertura del XV Forum economico italo-tedesco a Villa Erba di Cernobbio, organizzato dalla Camera di Commercio italo-tedesca (Ahk Italien) con il titolo “Ripartiamo con l'Europa”. «Germania e Italia – dice Draghi - condividono lo stesso obiettivo strategico: il completamento del percorso di integrazione europea. Un’Europa più forte dal punto di vista economico, diplomatico e militare è il solo modo per avere un’Italia più forte e una Germania più forte». E Merkel conferma: «La Germania è il maggior partner commerciale dell’Italia e la meta principale per gli investitori italiani. La maggior parte dei turisti che visitano l’Italia proviene dalla Germania. Entrambe le parti traggono beneficio da questo stretto partenariato. Di questi tempi una buona cooperazione è più importante che mai».

Nel 2020 scambi con Germania per 116 miliardi di euro, più che con Usa e Cina

Roma e Berlino hanno fatto i conti con la grave crisi economica causata dalla pandemia ma insieme stanno guardando avanti. «Del resto - aggiunge Draghi - Germania e Italia sono il motore manifatturiero dell’Unione europea. Dalle nostre fabbriche proviene circa metà della sua produzione industriale. Dalla meccanica ai mezzi di trasporto, siamo spesso un’unica catena del valore - segno tangibile dei vantaggi del mercato unico e dell’unione monetaria. La Germania è infatti il primo partner commerciale per l’Italia. Nel 2020, gli scambi tra i due Paesi ammontavano a 116 miliardi di euro, più di quanto valessero gli scambi dell’Italia con Stati Uniti e Cina messi insieme. La Germania commercia più con la Lombardia che con la Turchia. E l’Italia commercia più con la Baviera che con l’intera Polonia. La nostra prosperità e il nostro benessere dipendono in larga parte dall’essere uniti». Draghi entra poi più nel dettaglio e cita anche i Progetti di Comune Interesse Europeo per i quali sono già stanziati 1,5 miliardi nel Pnrrr. «Il progetto sulla microelettronica – precisa Draghi - ci vede collaborare nel settore strategico dei semiconduttori. Abbiamo già raccolto molte manifestazioni di interesse e intendiamo renderlo un’area di collaborazione di lungo periodo fra i nostri Paesi».

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Draghi: Next Generation occasione unica per sostenibilità

Sui temi della sostenibilità, della digitalizzazione e dell’interconnessione al centro del Forum Draghi ricorda che sia Italia e che Germania hanno deciso di affrontare la sfida con uno strumento innovativo: il Next Generation EU. «Un programma - dice - che rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo dei nostri Paesi e per il rafforzamento dell’Unione. Entrambi abbiamo destinato circa il 40% delle risorse alla transizione ecologica. Vogliamo accelerare l’impegno di decarbonizzazione, ridurre le emissioni e puntare su tecnologie all’avanguardia come l’idrogeno, su cui c’è una collaborazione strutturata a livello europeo. I tempi di questo processo devono essere ambiziosi, ma compatibili con le capacità di adattamento delle nostre economie».

Merkel: lavoriamo con Italia per uscire dalla crisi

E la conferma arriva dalla Merkel: «Di questi tempi una buona e fiduciosa cooperazione – dice la cancelliera - è più importante che mai; la pandemia, soprattutto all’inizio, ha colpito l’Italia molto duramente. Allo stesso tempo ha evidenziato anche l’amicizia e la solidarietà che legano Germania e Italia. Oggi le persone vaccinate sono sempre più, l’economia si riprende e assieme lavoriamo per consentire all’Europa di uscire bene dalla crisi. Nel farlo puntiamo soprattutto alla digitalizzazione e alla sostenibilità quali fattori decisivi affinché noi europei abbiamo successo anche in futuro». La camera di commercio - osserva sempre la cancelliera «si concentra su questi temi e si adopera nella stretta collaborazione nei temi del futuro, ad esempio nelle innovazioni per l’industria 4.0, nella promozione di produzione di celle per batterie, nella mobilità elettrica e nel potenziamento delle attività formative duali».

Ercolani (Rheinmetall): Ue più forte anche nella Difesa

Interventi apprezzati dai membri della Camera di commercio italo tedesca che rappresenta le circa 2mila aziende tedesche presenti sul nostro territorio che esprimono un fatturato di 70 miliardi di euro e danno lavoro a circa 170mila dipendenti. Sono colossi della chimica come Basf, della farmaceutica come Bayer, delle assicurazioni come Allianz, della Difesa come Rheinmetall e tutta la filiera dell'automotive. Alberto Bombassei ha posto l'accento sulla sostenibilità integrata che deve tenere conto anche del fattore sociale ed economico mentre Jorg Buck, consigliere delegato di Ahk ha insistito sulla necessità che la sostenibilità venga legata a un piano nazionale di politica industriale. «Ho molto apprezzato gli interventi di Draghi e della Merkel – osserva Alessandro Ercolani ad di Rheinmetall Italia – la catena di valore si è rimessa in moto ed è significativo che Draghi abbia precisato che l'Europa deve essere più forte non solo dal punto di vista economico e diplomatico ma anche militare».

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