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Dalla pensione a Quota 41 ai santuari dell’acqua potabile: la carica delle 600 proposte di legge già in Parlamento

Nella scorsa legislatura soltanto l'1,1% dei circa 5.500 progetti di legge presentati dai parlamentari è riuscito a tagliare il traguardo dell'approvazione finale

di Marco Rogari

Il nuovo Parlamento

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3' di lettura

Il loro destino è quasi sempre segnato. E solitamente è quello di finire sul classico binario morto. Ma le Proposte di legge (Pdl) presentate alla Camera e al Senato da parlamentari della maggioranza e dell'opposizione continuano a rincorrersi senza soste: in questo primo spicchio della XIX legislatura, quasi a dispetto dell'assenza delle Commissioni permanenti che devono ancora costituirsi, ne sono già state presentate oltre 600. E, con la manovra ormai alle porte, a guidare questo folto gruppo è il progetto di legge per superare la legge Fornero sulle pensioni e aprire la strada a Quota 41, targato Claudio Durigon, neo-sottosegretario leghista al Lavoro che aveva già ricoperto questo incarico nell'esecutivo “Conte 1”. Ma in questo mare magnum di norme spuntano anche provvedimenti con “mission”, almeno all'apparenza, non proprio urgenti: dall'istituzione dei santuari dell'acqua potabile e dalla promozione della “mototerapia” fino all'esecuzione di “Bella ciao” nelle cerimonie del 25 aprile.

Nelle scorsa legislatura approvato solo l'1,1%

A Montecitorio e a Palazzo Madama, in attesa che riaprano i battenti le Commissioni parlamentari permanenti, sono state attivate due Commissioni speciali temporanee che però hanno il compito di esaminare solo i provvedimenti urgenti, come ad esempio i decreti legge. Il Parlamento non è dunque ancora pienamente operativo.

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Ma deputati e senatori, anche se in formazione ridotta essendo scesi rispettivamente a 400 e a 200 (al netto dei nominati “a vita”), non hanno rinunciato a presentare subito un consistente numero di progetti di legge: alla Camera e al Senato ne sono arrivati già più di 600, anche se, con tutta probabilità, saranno davvero in pochi a tagliare il traguardo dell'approvazione finale. Nella scorsa legislatura solo l'1,1% delle circa 5.550 proposte concepite da “onorevoli” e senatori” si è trasformato in legge dello Stato.

Arriva subito Quota 41 per la pensione

In perfetta sintonia con il programma elettorale della Lega, Claudio Durigon al Senato ha già depositato una proposta di legge per superare la legge Fornero introducendo Quota 41, ovvero la possibilità di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica. Il neo-sottosegretario al Lavoro ha comunque già lasciato intendere, come lo stesso Matteo Salvini, che Quota 41 “secca” è un obiettivo di legislatura.

Ma il Carroccio punta a inserire comunque il requisito di 41 anni di versamenti nella misura che dovrà sostituire, anche tenendo conto di una soglia anagrafica, dal prossimo 1° gennaio Quota 102 nell'attuale versione (64 anni d'età e 38 di contribuzione) ed evitare così il ritorno alla riforma Fornero in forma integrale.

Il progetto per ripristinare la festività del 4 novembre

Abbastanza attivo sul fronte dei progetti di legge da sottoporre all'esame di palazzo Madama è il senatore Maurizio Gasparri di FI. Che oltre a rilanciare il provvedimento per riconoscere la capacità giuridica del feto fin dal concepimento, con conseguente strascico di polemiche e di accuse da parte delle opposizioni, ha presentato una proposta per ripristinare la festività nazionale del 4 Novembre, giornata dedicata alle forze armate in memoria della vittoria della Grande Guerra.

Dai santuari dell'acqua potabile alla “mototerapia”

Nel lungo elenco di progetti di legge già depositati compare un po' di tutto. Il senatore Pietro Lorefice (M5S), ad esempio, spinge per una legge delega per la protezione degli insetti a livello nazionale e propone l'istituzione dei “santuari dell’acqua potabile”. Alla Camera Eugenio Zoffili (Lega) ha firmato una proposta per promuovere l’impiego del “lievito madre fresco”; allo stesso tempo il suo collega di partito Massimiliano Panizzut insiste con la sua idea di riconoscere e promuovere la “mototerapia”.

Addirittura 47 sono i progetti di legge del filone “animalista” depositati dall'ex Fi, ora approdata al gruppo Misto di Montecitorio, Michela Brambilla, tra i quali quello per la sepoltura degli animali domestici e l’istituzione di un’anagrafe felina. Mentre il Dem Walter Verini suggerisce la promozione di “cortei in costume e giochi storici”.

“Bella ciao” e i Marò

Non mancano i provvedimenti ripresentati in cerca di una sorte migliore rispetto alle ultime legislature. Alla Camera il neo-viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli (Fdi), è tornato a chiedere l'ok per l’istituzione di una commissione di inchiesta sulla vicenda dei due Marò arrestati nel 2012 in India.

Stefano Vaccari del Pd cerca invece di sensibilizzare i colleghi parlamentari sulla necessità di eseguire “Bella ciao” nel corso delle cerimonie per il 25 aprile, finite nuovamente al centro delle polemiche dopo le ultime dichiarazioni del presidente del Senato, Ignazio La Russa.


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