Dalla piattaforma di ricerca lavoro il sito per offrire case ai profughi ucraini
Nel fine settimana sviluppata EU4UA per mettere alloggi in tutta Europa a disposizione di chi fugge dalla guerra: mille famiglie trovano sistemazione
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Mettere a disposizione la propria casa per i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina, che possono a loro volta connettersi facilmente alle disponibilità evitando così l’incertezza o la dura realtà dei campi profughi, diventa più facile grazie alla tecnologia.
È stata lanciata in sole 48 ore lo scorso fine settimana EU4UA, la piattaforma accessibile tramite computer o smartphone e nata grazie all'intuizione di quattro imprenditori tecnologici co-fondatori di Jobgether - il francese Arnaud Devigne, lo spagnolo Alexandre Hernandez, il belga Juan Bourgeois e il colombiano Alexis Rodriguez. Alla sua realizzazione hanno concorso oltre duecento persone del settore del tech in tutto il mondo.
Gli ideatori di questo progetto hanno lavorato con l’obiettivo di consentire a tutti i rifugiati di ottenere gratuitamente alloggi dignitosi evitando le dure condizioni dei campi profughi.
Lo scopo è utilizzare la tecnologia per attivare una forma di solidarietà decentralizzata e spontanea che possa fare fronte alla situazione di crisi internazionale che stiamo attraversando.
«Oggi già 1,5 milioni di ucraini, principalmente donne sole con bambini, hanno lasciato le zone di conflitto per arrivare in Europa, ma nelle prossime settimane potrebbero arrivare a 5 milioni - dicono da EU4UA - Di fronte a questa tragedia, milioni di famiglie europee hanno espresso la loro solidarietà e la volontà di aiutare. In assenza di soluzioni accessibili e efficienti, però, chi cerca una sistemazione ha difficoltà ad incontrare chi è disponibile ad offrirla».
Jobgether è una start up specializzata nell’incrocio di domanda e offerta nel mondo del lavoro internazionale: «Abbiamo subito compreso che avrebbe potuto essere utilizzata per ricercare un alloggio per chi era costretto a fuggire dall'Ucraina».
L'iniziativa si inserisce nel contesto in cui le autorità europee hanno appena preso la decisione di consentire ai rifugiati ucraini di rimanere nell’Unione senza che per loro sia necessario chiedere asilo. Inoltre, essa fa eco all’appello largamente condiviso da molte istituzioni europee per incoraggiare i cittadini ad accogliere chi fugge dal conflitto.
A 24 ore dal lancio, il sito ha permesso a 10mila rifugiati e 3mila famiglie ucraine e a più di 5mila famiglie di host di registrarsi. E mille famiglie scappate dalla guerra hanno già trovato una sistemazione.
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