Green pass, ecco chi lo controlla e come. Dalla scuola ai treni e agli aerei
Dopo ristoranti al chiuso, cinema e stadi dal 1 settembre il certificato verde diventa obbligatorio per il personale scolastico e per viaggiare su treno a lunga percorrenza, aerei e traghetti
di Andrea Carli
I punti chiave
- Scuola: in attesa della “super App” controlli manuali
- Il ministro Bianchi: la piattaforma sarà a disposizione dal 13 settembre
- Nella prima fase più controllori e ingressi diversi
- Le conseguenze per docenti e personale che non hanno il certificato verde
- Treni a lunga percorrenza (Alta velocità e Intercity): verifiche a bordo
- Trasporto aereo: il controllo spetta alle compagnie
- Traghetti, verifica del QR Code prima di salire a bordo
4' di lettura
È il secondo tempo della partita del green pass obbligatorio. Ed è scattato proprio in queste ore. Da oggi, mercoledì primo settembre, è richiesto il certificato verde (basta aver ricevuto la prima dose da 15 giorni) per il mondo della scuola e l'università - in questo secondo caso studenti compresi - e per i trasporti a lunga percorrenza (treni, navi, aerei, autobus).
Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri entrano dunque in vigore le norme previste dal decreto approvato il 5 agosto, che disciplina l'impiego delle certificazioni verdi Covid-19 in ambito scolastico e universitario oltre che sui mezzi di trasporto. A questo punto la questione è molto concreta: chi controlla?
Scuola: in attesa della “super App” controlli manuali
L’obbligo di green pass debutta in queste ore nella scuola nell’attesa che venga “liberata” la app per verificare il possesso del certificato da parte di docenti e personale amministrativo. È infatti attesa nelle scuole per la piattaforma a cui sta lavorando il ministero dell’Istruzione, quello della Salute e il Garante per la Privacy per agevolare il controllo del certificato verde. Una “super App”, come è stata definita da alcuni, che consentirebbe alle segreterie degli istituti di conoscere automaticamente tutte le mattine chi è in regola e chi no. La piattaforma consentirà “l’interoperabilità” fra il Sistema informativo in uso presso le scuole (SIDI) e la Piattaforma nazionale Digital green certificate. In sostanza la scuola, collegandosi alla piattaforma, conoscerà automaticamente la situazione del personale in servizio quel giorno.
Il ministro Bianchi: piattaforma disponibile dal 13 settembre
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha assicurato che «dal 13 settembre (giorno in cui torneranno in classe, in presenza, otto milioni di studenti dai sei ai 19 anni, ndr) la piattaforma per il controllo del Green pass sarà funzionante nel pieno rispetto della privacy, perchè è giusto che i dati sanitari restino riservati. Sarà solo il preside ad effettuare il controllo, ognuno avrà un semaforo rosso ed uno verde. E a controllare il Green pass del preside sarà l’Ufficio scolastico regionale». In questi primi 13 giorni, di assenza degli studenti, «i presidi e i docenti si organizzeranno» e «ci sarà il riconoscimento manuale. Poi quello automatizzato», ha aggiunto il ministro.
Nella prima fase più controllori e ingressi diversi
I dirigenti scolastici si possono avvalere dei collaboratori scolastici per effettuare i controlli. Una circolare del ministero inviata nelle scorse ore ai dirigenti scolastici ha infatti spiegato che in questa prima fase potranno «ricorrere all’opera contestuale di più soggetti “verificatori”, ciascuno delegato all’utilizzo dell’App “Verifica C19”. Inoltre se «opportuno e possibile, potranno individuarsi ingressi diversi, per evitare assembramenti del personale».
Le conseguenze per il personale che non ha il green pass
Professori e personale scolastico dovranno esibire il Green pass altrimenti, in mancanza del certificato, il personale non sarà ammesso in servizio, non potrà svolgere le funzioni proprie del profilo professionale, né permanere a scuola e sarà considerato assente ingiustificato; a decorrere poi dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro verrà sospeso e non sarà dovuta la retribuzione, né altro compenso o emolumento. A partire dal primo giorno, invece, e per ogni giorno di mancata esibizione del green pass, dallo stipendio viene sottratta la singola giornata, in quanto assenza non giustificata.
Alta velocità e Intercity, verifiche a bordo
Per quanto riguarda invece il trasporto ferroviario, da oggi - 1 settembre - la certificazione verde sarà richiesta per salire a bordo di Alta velocità, Intercity e intercity notte. Nessun vincolo invece per regionali e interregionali. Il controllo del Green pass, spiegano da Fs, sarà effettuato a bordo treno - contestualmente al controllo del biglietto - dal personale di bordo, che verificherà la Certificazione attraverso l’app del Ministero della Salute. In caso di mancato Green pass o di certificato scaduto, il passeggero verrà fatto scendere alla prima stazione utile. Il capotreno è tenuto a informare e a contattare attraverso la sala operativa le forze dell’ordine, che potranno poi intervenire successivamente e sanzionare con multe dai 400 ai mille euro. La capienza sarà aumentata dal 50 all’80 per cento. Così come sugli autobus a lunga percorrenza. Su tutti i treni Italo invece il green pass sarà controllato a bordo dal controllore contestualmente al biglietto. Qui non cambia la percentuale di riempimento dei mezzi, già al 100% da maggio grazie all’introduzione dei sistemi di areazione Hepa, simili a quelli in uso sugli aerei.
Trasporto aereo: il controllo spetta alle compagnie
Per quanto riguarda il trasporto aereo, l’obbligo di green pass per imbarcarsi riguarda anche tutti i voli, nazionali e internazionali. Aeroporti di Roma in una nota ha ribadito come, secondo la normativa in vigore, il controllo del Certificato spetterà alle compagnia aeree.
Traghetti, verifica del QR Code prima di salire a bordo
Certificato alla mano anche per salire a bordo di navi, traghetti e aliscafi che si muovono tra Regioni, ad eccezione di quelli che attraversano lo stretto di Messina. Fondamentale il QR Code, con il controllo che spetterà sottobordo alle compagnie. Il personale verificherà l’idoneità del Green pass con la app del Ministero della Salute: se il QR Code non sarà valido non si potrà salire sulla nave. In alcuni porti, come a Genova, ci sarà un primo filtraggio da parte delle guardie giurate.
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