Dalle bollette al Pnrr, l’economia è il banco di prova per il governo Meloni
La crisi energetica catalizza l’attenzione del nuovo esecutivo. Saranno le riforme economiche il suo banco di prova principale
di Giancarlo Mazzuca
I punti chiave
2' di lettura
Le bollette non possono attendere: il nuovo governo, approvando la nota di aggiornamento del Def, oltre a dare via libera a nuove trivelle sui nostri mari, ha stanziato circa 32 miliardi contro il caro-energia. Di questi, quasi 10 miliardi (il quarto pacchetto di aiuti dopo i tre varati dal governo Draghi) potranno essere subito disponibili. Inutile sottolineare l'importanza di questi fondi: anche se c'è appena stata una boccata d'ossigeno (in ottobre abbiamo registrato un calo dei prezzi del gas del 12,9% rispetto al trimestre precedente), ciò non toglie che, a livello annuale, ci sia stato un aumento delle tariffe del 67%.
Perché bisogna fare in fretta con le bollette
Ecco perché l'emergenza- bollette resta al centro dell'attenzione considerando anche i contraccolpi sul fronte dell'inflazione. L'importante è, a questo punto, fare presto anche perché ora le famiglie e le imprese non potranno più contare su quelle temperature miti che ci hanno accompagnato in settembre ed ottobre limitando così i consumi di gas ed attutendo i contraccolpi sui prezzi.
Un tempo, proprio a metà novembre si festeggiava l'estate di San Martino che oggi potrebbe essere definita, se le condizioni metereologiche dovessero migliorare, l'estate contro il caro-bollette, ma una nuova schiarita autunnale non sembra, per il momento, all'orizzonte.
Un fatto è comunque certo: proprio gli interventi sul fronte economico, al di là della “telenovela” di questi giorni sui rave party-sì, rave party-no e sul disco verde o rosso agli immigrati, saranno il vero banco di prova per il nuovo governo dopo i primi risultati positivi (vedi gli aggiornamenti sul Pnrr) portati a casa dalla Meloni nella sua prima trasferta europea a Bruxelles. Il compito che attende l'esecutivo sarà sicuramente molto difficile, ma non impossibile.
Gli spiragli del Pil e l’inverno che incombe
Anche perché, per certi aspetti, la situazione appare ora meno drammatica rispetto a quella di qualche mese fa. Oltre al calo delle bollette del gas di ottobre, c'è stato infatti un imprevisto miglioramento del Pil che è continuato a crescere anche nel terzo trimestre del 2022, facendo addirittura meglio di molti partner europei, con un +0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e un +2,6% sullo stesso periodo dell'anno scorso.
Certo, con il generale-inverno che incombe, le previsioni sul gas (e non solo) torneranno a farsi particolarmente nere, ma, per quanto è possibile, cerchiamo di non stracciarci le vesti prima del tempo considerando pure il fatto che abbiamo sempre dimostrato di sapercela cavare nelle situazioni più difficili. Ma, per poter restare a galla, dobbiamo anche cercare, per quanto possibile, di far lavorare al meglio il nuovo governo. Anche se diversi “guru” già sentono la mancanza di un tecnico come Draghi a Palazzo Chigi.
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