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Bonus 200 euro, come sarà erogato categoria per categoria

Indennità in busta paga e sul cedolino per dipendenti e pensionati (senza alcuna domanda). Da definire le modalità di erogazione per gli autonomi

Articolo aggiornato il 17 maggio 2022 alle ore 15

Bonus di 200 euro anche a chi prende il reddito di cittadinanza e colf

2' di lettura

Il bonus da 200 euro, misura una tantum introdotta dal Governo con il decreto Aiuti, arriverà con la busta paga di luglio. Il contributo anti-inflazione è destinato a lavoratori, pensionati e disoccupati ed è stato esteso anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali, ai collaboratori domestici e agli autonomi (in questo ultimo caso da definire forma e sostanza). Per tutti vale il tetto annuo del reddito di 35mila euro. Le modalità di erogazione variano a seconda dei destinatari. In totale la misura interesserà oltre 30 milioni di persone.

Dipendenti (pubblici e privati)

I datori di lavoro dei settori pubblico e privato riconoscono il bonus in via automatica, e verificano in sede di conguaglio a fine anno se effettivamente spetta al dipendente oppure no, e provvedono eventualmente al recupero dell’importo (in otto rate). I 200 euro arriveranno in una soluzione unica direttamente con lo stipendio di luglio. Non va inoltrata alcuna domanda.

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Pensionati e disoccupati

Con la mensilità di luglio 2022 l’Inps (o altro ente di previdenza incaricato) erogherà d’ufficio l’indennità una tantum di 200 euro a ai titolari di pensione, ai “prepensionati” e a chi a giugno avrà percepito l’indennità di disoccupazione. Per il calcolo del tetto dei 35mila euro si tiene conto dei redditi di qualsiasi natura (compresi quelli esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o a imposta sostitutiva), mentre non rientrano nel conteggio il reddito della casa di abitazione e le sue pertinenze, i trattamenti di fine rapporto e le competenze arretrate sottoposte a tassazione separata, l’assegno al nucleo familiare, gli assegni familiari e l’assegno unico universale. L'indennità una tantum di 200 euro non costituisce reddito ai fini fiscali, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali e assistenziali.

Reddito di cittadinanza

Il bonus di 200 euro sarà erogato anche ai percettori del Reddito di cittadinanza. Nel corso del 2021, secondo i dati dell’Osservatorio Inps, i nuclei che hanno ricevuto almeno una mensilità sulla misura contro la povertà sono stati 1.763.257. Non ci saranno però automatismi: prima di riconoscere i 200 euro l’Inps procederà alle verifiche per escludere coloro che già ottengono il bonus in quanto pensionati, e i nuclei in cui risulta uno dei componenti con basso reddito che ha diritto al bonus in qualità di dipendente.

Lavoratori domestici

Dovranno invece presentare domanda presso gli istituti di patronato i lavoratori domestici con uno o più rapporti di lavoro in corso alla data di entrata in vigore del decreto. A erogare l’indennità una tantum di 200 euro per il mese di luglio sarà Inps.

Lavoratori autonomi

Con lobiettivo di sostenere il potere d'acquisto di autonomi e professionisti che abbiano percepito nel periodo d'imposta 2021 un reddito complessivo non superiore ai 35mila euro è istituito un fondo da 500 milioni che servirà a finanziare il riconoscimento, in via eccezionale, di un’indennità una tantum per l’anno 2022. Sarà un decreto ministeriale da emanare entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Aiuti a definire l’importo e le modalità di erogazione del bonus. Il pagamento dovrebbe comunque avvenire a luglio.

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