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Dalle colline del Prosecco a Pompei: gite a portata di treno

Dal 6 agosto il Frecciarossa diretto tra Roma e gli scavi circolerà alla domenica. Torna il vapore nella Transiberiana d’Italia nota come la Ferrovia dei Parchi tra Abruzzo e Molise

di Marco Morino

L’Arlecchino, il rapido degli anni 60 che ha segnato un’epoca, è stato restaurato e rilanciato in chiave turistica dal Gruppo Fs

3' di lettura

È l’estate delle gite in treno. Della rinascita del turismo ferroviario e della mobilità dolce, sostenibile e immersiva. In tutte le regioni e con tutti i convogli: treni ad alta velocità, treni regionali e treni storici. Spesso in abbinata con altri mezzi di trasporto, come bus e traghetti, e con la comodità del biglietto unico.

Un'immagine di Pompei

Negli ultimi giorni a rubare la scena è stato il Frecciarossa diretto Roma-Pompei: il nuovo collegamento, fortemente voluto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, unisce la Capitale e uno dei siti archeologici più celebri del mondo senza cambi intermedi, cioè senza dover scendere alla stazione di Napoli Centrale per poi salire su un regionale per Pompei. Il primo Frecciarossa diretto è partito domenica 16 luglio, con a bordo la premier Giorgia Meloni. Inizialmente il collegamento era previsto ogni terza domenica del mese, ma l’interesse suscitato dal nuovo servizio, anche tra i turisti stranieri (britannici in testa), ha spinto le Fs a un repentino cambio di programma: dal prossimo 6 agosto il Frecciarossa diretto Roma-Pompei sarà effettuato ogni domenica. La direttissima si aggiunge alle 50 corse giornaliere, andata e ritorno, già oggi esistenti tra Roma e Pompei, che prevedono l’arrivo a Napoli Centrale con l’alta velocità e il proseguimento a destinazione con i regionali di Trenitalia. Senza trascurare il concorrente Italo, che collega tutti i giorni Pompei con l’abbinamento tra i convogli Av e le corse Itabus da Napoli. Intanto, anche il parco archeologico di Paestum ha chiesto a governo e Gruppo Fs il collegamento con il Frecciarossa.

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Le colline del Prosecco, tra Conegliano e Valdobbiadene (Treviso), luogo dichiarato dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità

Conegliano-Valdobbiadene

Ma non c’è solo Pompei nell’estate italiana del turismo ferroviario. In Veneto, una destinazione iconica è rappresentata dalle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (Treviso). Un luogo che, al pari del sito archeologico campano, è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Dallo scorso 1° luglio, grazie all’abbinata treno+bus con biglietto unico introdotta da Trenitalia (Gruppo Fs), è possibile arrivare in treno a Conegliano da tutte le regioni e raggiungere in autobus, comodamente, le colline del Prosecco, meta privilegiata del turismo enogastronomico e naturalistico. Previsti itinerari spettacolari tra borghi storici e cantine. Il servizio autobus sarà attivo fino all’autunno, nei giorni di sabato, domenica e festivi, i cui orari sono cadenzati con arrivi/partenze dei treni alla/dalla stazione di Conegliano. Il servizio scatta alle ore 9.50 e termina alle 19.55 con l’ultimo autobus in arrivo in stazione.

Itinerari per tutti i gusti

Torniamo nel Mezzogiorno con i treni storici di Fondazione Fs in viaggio alla scoperta dei tesori dell’Irpinia, nell’entroterra orientale campano. Tutti i percorsi ideati da Fondazione Fs (ad agosto c’è solo l’imbarazzo della scelta) per l’Irpinia Express prevedono la partenza dalla stazione di Avellino, completamente ricostruita dopo il terremoto del 1980, con destinazioni varie. Una tappa fondamentale per conoscere la zona è l’abbazia di Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi, raggiungibile dalla stazione di Lioni: un capolavoro di arte romanica risalente all’XI secolo e restituito alla collettività nel 1990, dopo un lungo periodo di abbandono.

Vista aerea della Transiberiana d'Italia (Sulmona-Carpinone)

In Abruzzo e Molise con la Transiberiana

A proposito di treni storici: a settembre tornano i treni a vapore sui binari della ferrovia Sulmona-Carpinone, la celebre Transiberiana d’Italia, conosciuta anche come Ferrovia dei Parchi, tra l’Abruzzo e il Molise. Fondazione Fs, nelle giornate di venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 settembre, organizza un ricco programma di treni rievocativi di servizi viaggiatori del secolo scorso, con locomotiva a vapore, che traineranno una composizione di carrozze Centoporte, carrozze Corbellini e bagagliai attrezzati per trasporto bici. Intanto, da domenica 25 giugno è ripartito il treno a vapore su un’altra linea iconica, la Ancona-Fabriano-Pergola, per andare alla scoperta delle meraviglie marchigiane in un viaggio indietro nel tempo. Le prime tre corse delle 15 previste sono andate esaurite in un lampo. Prossime date utili: 10 e 26 agosto.

Una carrozza d'epoca interamente restaurata da Fondazione Fs

E “Gite in treno” è proprio il titolo del programma lanciato alla vigilia dell’estate da Trenord per un turismo di prossimità in Lombardia. In questo caso l’opzione più richiesta è l’abbinamento treno+battello per navigare sui laghi lombardi: Lago di Como, Lago d’Iseo, ma anche Lago di Lugano e Lago di Garda. Poi c'è la Toscana con il Baratti Link, il nuovo collegamento integrato treno+bus per raggiungere da San Vincenzo o da Piombino le spiagge della Costa degli Etruschi. Infine, nella flotta dei treni storici restaurati e rilanciati in chiave turistica da Fondazione Fs, una citazione speciale la merita l’Arlecchino, il rapido di lusso degli anni 60 che, assieme al Settebello (anch’esso in fase di restauro in chiave turistica), ha segnato un’epoca.

Un convoglio Caravaggio di Trenord a Peschiera, sul Lago di Garda. Peschiera del Garda offre una fortezza patrimonio Unesco e una ciclabile che conduce in posti incantati

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