L'esercitazione Vertigo 2021

Dalle Dolomiti ai grattacieli: come gli alpini insegnano agli americani le migliori tecniche

I paracadutisti americani hanno preso parte all’esercitazione Vertigo 2021 insieme alle donne e gli uomini del 7° Reggimento Alpini, agli assetti delle Brigate “Julia” e “Taurinense“ e del Centro Addestramento Alpino

di Gerardo Pelosi

3' di lettura

Il colonnello Mike Kloepper, comandante della 173ª brigata paracadutisti Usa di stanza alla caserma Del Din di Vicenza, dal rifugio Scoiattoli delle Cinque Torri, guarda con ammirato stupore le evoluzioni dei rocciatori della 65° compagnia del 7° Reggimento alpini di Belluno impegnati nell'esercitazione Vertigo 2021. Gli alpini salgono ad attrezzare pareti verticali, si calano dagli elicotteri sulle cime per recuperare feriti, avanzano tra le guglie per aggirare postazioni nemiche. “Chi sa fare queste cose – dice il comandante delle truppe alpine generale Claudio Berto - è in grado di fare tutto. Qui abbiamo le pareti di roccia ma le stesse capacità possono essere impiegate anche per muoversi in ambiente urbano tra i grattacieli delle città”.

L’esercitazione Vertigo 2021

I paracadutisti americani hanno preso parte all'esercitazione Vertigo 2021 insieme alle donne e gli uomini del 7° Reggimento Alpini, agli assetti delle Brigate “Julia” e “Taurinense“ e del Centro Addestramento Alpino. Esercitazione che ha visto mercoledì scorso anche un passaggio delle Frecce tricolori sulle Cinque Torri e Cortina e alla quale hanno assistito il Capo di Stato Maggiore dell'Eercito, Generale Pietro Serino e il Comandante delle Truppe Alpine, Claudio Berto. Impiegati personale e mezzi dell'Aeronautica Militare, dell'Aviazione dell'Esercito, della Guardia di Finanza, del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), del Corpo Militare della Croce Rossa italiana. “Molti di questi alpini – spiega il generale Michele Rissi già comandante della missione Nato Kfor in Kosovo e ora vicecomandante delle Truppe alpine e comandante della Tridentina - hanno operato in Afghanistan nelle montagne vicino a Kabul e nelle zone montagnose del Kosovo ai confini con Montenegro e Albania mettendo a frutto tutte le loro capacità. Buona parte del personale che ha partecipato all'esercitazione Vertigo era appena tornata dalla missione Nato in Lettonia dove ha operato in un ambiente fortemente innevato in inverno”.

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Le penne nere unità affidabili e polivalenti

Secondo Risi il beneficio dell'addestramento alpino può trovare terreno di applicazione dall'artico al deserto all'ambiente urbano delle big cities. “L'esercito italiano – osserva sempre Risi - offre un ampio ventaglio di corsi e una strategia addestrativa tra le più articolate di tutto il mondo perchè è in grado di formare alla fine di una rigida selezione tra centinaia di militari anche di altre nazioni dai 20 ai 30 istruttori di sci e roccia l'anno tra il centro addestramento di Aosta e quello di Brunico”.Secondo il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Serino la “Vertigo 2021” ha dimostrato come “il connubio tra duro addestramento, elevata caratura morale e rispetto delle tradizioni, della disciplina e della forma, renda le penne nere unità affidabili e polivalenti”. “Solo rendendo ogni componente sempre più consapevole interprete del proprio ruolo nella dimensione terrestre, ha aggiunto Serino - il nostro Esercito sarà sempre competitivo e pronto ad affrontare tutte le sfide che si prospettano all'orizzonte”.

Un test per le attività di soccorso

Le tre fasi della “Vertigo 2021” hanno consentito alle Truppe Alpine di testare le capacità tecnico tattiche alpinistiche individuali e collettive, e di consolidare la preparazione delle attività di soccorso in parete da parte delle squadre soccorso alpino militare, in sinergia con il CNSAS e gli aeromobili della Forza Armata. Nella prima fase i migliori alpinisti militari si sono cimentati nell'arrampicata sulle pareti delle Cima Nord e Sud della Torre Gande, della Torre Lusy, del Barancio, della Quarta alta e bassa, e sulla Torre Inglese con passaggi anche del 10º grado. Sulle stesse pareti, gli uomini e donne delle Truppe Alpine, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e Cnsas hanno consolidato le loro capacità di intervento integrato per lo sgombero di feriti anche attraverso l'impiego di elicotteri muniti di verricello. La terza fase della “Vertigo 2021” è stata una spettacolare azione di esplorazione, fissaggio e aggiramento verticale di una posizione avversaria. Agendo simultaneamente in un contesto ambientale morfologicamente proibitivo, gli Alpini hanno dato dimostrazione delle loro eccellenti capacità operative.


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