Eurobike 2021

Dalle ebike alle cargo, la bicicletta si prende le città

Il mercato europeo registra volumi da record: la domanda sostenuta rivoluziona la mobilità urbana. E l’innovazione tiene il passo (anche in Italia)

di Alessandra Schepisi*

Photo: EUROBIKE Friedrichshafen

7' di lettura

Dalle cargo ultraleggere alle e-bike acquatiche, dalle borracce comprimibili in titanio alle più sofisticate tute antipioggia: sono alcune delle soluzioni più innovative premiate quest’anno a Eurobike, la più importante fiera europea per le aziende del settore della bicicletta e della mobilità, giunta alla 29esima edizione e tornata dopo due anni, dal 1 al 4 settembre a Friedrichshafen sul lago di Costanza in Germania.

I numeri raccontano la rilevanza dell’appuntamento: 630 marchi, 68 Paesi, 80mila metri quadri di spazio espositivo, quasi 19mila visitatori professionali e oltre 13mila acquirenti di biglietti.

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Nel 2019, in pre-pandemia, le aziende presenti erano oltre 1400, ma per il Ceo Klaus Wellmann «è stato un grande successo e con una presenza internazionale al di là di ogni iniziale aspettativa, visto il difficile contesto dell’emergenza sanitaria».

Trentasei i premi assegnati, tra cui sette Eurobike Gold Award e sei Eurobike startup Award, a prodotti che spesso anticipano tendenze future grazie alla loro componente di innovazione e creatività e che rappresentano una vetrina delle più importanti novità di un mercato, quello della bicicletta, in costante crescita e con previsioni future ancora più ottimistiche: basti pensare che in Europa nel 2020 sono state vendute ventidue milioni di bici, due milioni in più dell’anno prima, con un fatturato in aumento del 40% che ha superato i diciotto miliardi di euro per la prima volta nella storia dell’industria della bicicletta.

Il boom di mercato

«Il 2020 si conferma l’anno migliore da quando abbiamo cominciato ad analizzare i dati – spiega Manuel Marsilio direttore generale di Conebi, la Confederazione dell’industria europea della bicicletta - e ciò grazie alla crescente domanda, ma anche al boom di investimenti in infrastrutture, a una nuova attenzione politica sui temi della sostenibilità e della transizione verso la Green Economy».

Anche la produzione di parti e accessori in Europa, sotto la lente di ingrandimento per la difficoltà di approvvigionamento è aumentata nel 2020 raggiungendo i tre miliardi di euro e in totale si sono assemblate quattordici milioni di bici in aumento rispetto a 2019 e l’ottanta per cento dei quattro milioni e mezzo di e-bike vendute è stato assemblato in Europa.

«Prevediamo che il valore delle parti e degli accessori prodotti in Europa raddoppierà fino a raggiungere i sei miliardi di euro entro il 2025 - dice Marsilio -. Il tema del rafforzamento della produzione e dell’assemblaggio in Europa sta conquistando sempre più spazio nel dibattito sul tessuto industriale europeo e questa tendenza al reshoring ha evidenti risvolti positivi sia a livello sociale, economico, ma anche di immagine della bici che non deve essere vista solo come prodotto ma come un ecosistema virtuoso fatto di persone, aziende, comunicazione iniziative entità locali che lavorano sempre più assieme affinché le biciclette, e soprattutto nella loro declinazione a pedalata assistita e nella versione cargo-bike, possano essere considerate come le migliori ambasciatrici della rivoluzione verde su due ruote».

Mobilità urbana elettrica

Una visione della bici più completa e più integrata nel contesto quotidiano ben presente a Eurobike2021 dove il tema dominante è stata la mobilità urbana che oggi significa soprattutto e-bike, il mezzo che in città si rivela il più efficiente per gli spostamenti a corto e medio raggio e che in Europa ha registrato nel 2020 un aumento in termini di vendita del 52 per cento per un valore di mercato di 10,6 miliardi e mezzo di euro mentre la produzione è triplicata passando da 1 milione nel 2017 a 3. 6 milioni nel 2020.

«È ormai chiaro - prosegue Marsilio - quanto piacciano agli europei e quanto rappresentino la soluzione intelligente in contesti di mobilita congestionata. Le citybike a pedalata assistita sono infatti il segmento di mercato più venduto nel 2020, ma l’elettrico domina anche nei settori dello sport e del cicloturismo e non a caso le e-mountain bike e le e-trekking sono il secondo segmento di mercato più venduto nel 2020».

Uno dei segmenti in più rapida crescita nel mercato delle bici elettriche sono le cosiddette bici da carico per la logistica dell’ultimo miglio. Persistence Market Research ha condotto un sondaggio che stima una crescita media annua di queste bici del 12,7% nei prossimi dieci anni.

Una tendenza molto presente a Friedrichshafen. «Sempre più costruttori - sostiene Marsilio - stanno sviluppando e mettendo sul mercato modelli di cargo soprattutto a pedalata assistita. Siamo all’inizio di un’onda che potrebbe rivoluzionare completamente quel comparto anche in congiunzione con le decisioni delle amministrazioni locali di bandire veicoli a motore termico. I produttori ragionano sempre più sul quadro di insieme cercando di contestualizzare la bici come elemento di unione tra ciclista, esperienza, infrastruttura urbana e sicurezza».

Logistica in cargo bike

Tendenze che stanno seguendo anche i produttori italiani: 55 i marchi nostrani presenti a Eurobike e molti quelli di produttori di cargo. Tra questi la startup di Mestre One Less Van che si è aggiudicata il prestigioso Eurobike Award con la cargo-bike ultraleggerea Sum_X a quattro ruote interamente di carbonio dal peso di 49 chili e con capacità di carico fino a 300.

Tre i soci e tutti giovanissimi: il progettista Diego Brunello, il responsabile commerciale Lorenzo Lusetti e il direttore di produzione Milo Cargnelli. «Il nostro obiettivo - dice Cargnelli, 28 anni e con una esperienza di otto nel settore - era quello di riuscire a sostituire un furgone in un rapporto uno a uno, di qui il nome One Less Van. Un furgone solitamente viaggia carico al 30-35% per le consegne in città perché i ragazzi in una giornata lavorativa non riuscirebbero a consegnare di più e quindi vanno mezzi vuoti. Ecco, quel vuoto lo riempiamo noi stipando tutto all’interno di un box che ha la capacità fino a due metri cubi».

La startup ha anche brevettato un particolare sistema di ammortizzazione che si adatta a tutti gli asfalti, anche quelli più sconnessi dei centri storici, mentre la batteria è pensata per durare una intera giornata lavorativa. «Un mezzo più efficiente e meno costoso anche dal punto di vista della manutenzione - dice Cargnelli - e questo lo hanno capito soprattutto nel Nord Europa che per ora resta il nostro mercato privilegiato anche se qualcosa si muove anche in Italia. Siamo riusciti a rimanere all’interno della normativa della bicicletta utilizzando lo stesso motore delle bici elettriche».

Batterie all’italiana

Made in Italy è anche il motore scelto per SUM_X, prodotto da Oli eBike System, principale azienda italiana di motori elettrici per e-bike con sede a Modena e a Cesena. Per quanto riguarda la fluidità di pedalata, vengono adottati quattro sensori di coppia ad altissima precisione. Questo permette un monitoraggio precisissimo e costante della forza applicata sui pedali dal ciclista, e una conseguente immediata risposta del motore.

L’azienda è nata nel 2015 con quattro dipendenti, diventati oggi quaranta, e ha visto produzione e fatturato raddoppiati nel 2020 in piena pandemia. «Stiamo assistendo - dice Marco Manuzzi, responsabile prodotto - a una fortissima espansione soprattutto nel settore mobilità e cioè al posto della macchina si usa la bici, e nell’ultimo periodo a una rapida affermazione dei mezzi da lavoro, le cargo, per le consegne come alternativa all’automobile».

Ci sono poi altre due aziende italiane alle quali è stato assegnato il prestigioso Eurobike Award 2021. Una di queste è Cybro-Industries, azienda di Bassano del Grappa guidata da Alessandro Graser e specializzata nella progettazione e produzione di bici su misura, con Cybro Belt Pass premiata nella categoria componenti.

Il disegnatore è sempre Diego Brunello, 36 anni con un passato nella famosa bottega del telaista Dario Pegoretti, il quale ha ideato una soluzione per far sì che il perno passante che tiene la ruota sia lo stesso meccanismo che permette di aprire e chiudere il telaio per far passare la cinghia. «Una soluzione - spiega Brunello - che nelle bici che hanno la cinghia e non la catena apporta un miglioramento dal punto di vista sia estetico sia meccanico perché si eliminano punti di discontinuità. Il telaio è più pulito, più robusto e più lavorabile se in carbonio».

Sempre nel segmento e-bike è invece stato assegnato l’altro premio alla azienda bergamasca Axevo E-Bike-Motor Service, per un nuovo servizio di assistenza e manutenzione dei motori e per la fornitura di pezzi di ricambio dell’unità non più in garanzia, un modo per prolungare la vita utile del kit elettrico senza essere costretti a cambiare il modello.

La bici a pelo d’acqua

Tanta e-bike e tanta cargo anche tra i premiati stranieri. Ad aggiudicarsi l’Eurobike Gold Award la Kettler Cargoline FS 800, bici da carico con un design particolarmente attrattivo, manovrabile e multifunzionale con un particolare sterzo per abbassare il baricentro e migliorare la maneggevolezza, sospensione regolabile sotto l’area di carico e sellino telescopico ammortizzato.

E poi la e-bike acquatica, la Manta5 XE-1 Hydrofoiler, una sorta di aliscafo pensato per replicare in acqua l’esperienza della pedalata e realizzata con le stesse tecnologie utilizzate dalle moderne barche a vela. Consente di planare con speciali pattini fino ai 20 km/h ed è facilmente trasportabile.Vincitori in altre categorie sono stati la startup austriaca Keego con borracce comprimibili ultraleggere in titanio flessibile che assicurano di mantenere intatto e a lungo il gusto dell’acqua; la startup tedesca Great Skin che ha realizzato maglie con uno speciale inchiostro che funge da “airbag” in caso di caduta; Veloine “PregnancyCycling Kit” , completo di abbigliamento per le donne incinte; l’olandese Ortlieb con la borsa da bici che diventa zaino; “RheoLight” di Ink Invent per i pigmenti speciali che si mescolano con le vernici del telaio e che lo illuminano quando è buio per garantire una maggiore sicurezza stradale.

* Alessandra Schepisi conduce su Radio24 “A ruota libera”, programma di Radio24 dedicato alla bici ogni domenica alle 16 e in podcast

Qui il podcast della puntata dedicata a Eurobike 2021

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