tensioni nel governo

Manovra, Dombrovskis: «Non pensiamo a bocciatura». I nodi sul tavolo del vertice di maggioranza

I nodi ancora da sciogliere sono diversi, dagli strumenti per aiutare le famiglie ai paletti per la flat tax delle partite Iva. Un vertice di maggioranza sulla legge di bilancio si terrà a Palazzo Chigi nel pomeriggio

di An.Ga.

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2' di lettura

«Non stiamo al momento prendendo in considerazione» il rigetto della manovra italiana. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. «Se la Commissione avesse voluto chiedere una bozza rivista, avremmo rispettato le scadenze», cioè lo avrebbe
chiesto entro oggi, ha detto.

A due settimane dall’approvazione salvo intese, la legge di Bilancio non è ancora stata trasmessa alle Camere e resta oggetto di continui aggiustamenti e limature. I nodi ancora da sciogliere sono diversi, dagli strumenti per aiutare le famiglie ai paletti per la flat tax delle partite Iva. Un vertice di maggioranza sulla legge di bilancio è in agenda a Palazzo Chigi nel pomeriggio. E il leader M5S Luigi Di Maio, chiedendo al più presto un chiarimento, torna anche sul taglio del cuneo fiscale.

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Fondo ad hoc per il cuneo fiscale
In manovra, seguendo lo stesso schema già adottato per reddito di cittadinanza e Quota 100, si dovrebbe solo introdurre un fondo ad hoc (da 3 miliardi che poi crescono fino a 6 negli anni successivi), rinviando a un ulteriore provvedimento collegato la definizione dei dettagli. Ma «bisogna capire a chi va» questo taglio delle tasse sul lavoro, rilancia Di Maio, che non ha mai nascosto la preferenza del Movimento per un intervento in favore delle imprese. La misura però, come rivendica il Pd, dovrebbe essere tutta concentrata sull’alleggerimento delle buste paga dei dipendenti mentre solo in un secondo momento, come ha spiegato lo stesso premier Giuseppe Conte, si cercheranno altre risorse da dirottare anche sulle aziende.

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I nodi da sciogliere
La lista delle richieste è lunga: su sugar tax, plastic tax e anche la cedolare secca sugli affitti sociali la partita si riaprirà in Parlamento. Mentre potrebbe trovare posto anche la riconferma del bonus verde. Ancora da definire, invece, la questione delle partite Iva e quella degli aiuti alla famiglia: per gli autonomi i 5S chiedono ancora di alleggerire il tetto massimo di investimenti che consentono l'accesso al regime agevolato (20mila euro).

Le risorse per la famiglia
Mentre Elena Bonetti ha chiesto di sfruttare i 600 milioni aggiuntivi per potenziare gli attuali strumenti per la famiglia, dal bonus bebè al voucher per gli asili nido che consentirà, insiste anche Gualtieri, di offrire «rette gratuite per la maggior parte della popolazione». Si discute ancora sull’opportunità di riunire già ora tutte le risorse in un fondo unico e su chi lo deve gestire, se il ministero della Famiglia o quello del Lavoro e delle politiche sociali, guidato dalla M5S Nunzia Catalfo.

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