lusso e sostenibilità

Dalle reti da pesca rigenerate i tessuti della nuova collezione Burberry

La maison guidata dal duo italiano Riccardo Tisci-Marco Gobbetti ha scelto l’Econyl

2' di lettura

Burberry si unisce alla sempre più numerosa schiera di aziende e di marchi che fanno scelte legate alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare. Il brand britannico, attualmente guidato da Riccardo Tisci (direttore creativo) e Marco Gobbetti (ceo) ha lanciato una capsule collection realizzata con Econyl, un filo di nylon sostenibile realizzato con reti da pesca rigenerate (nella foto in alto), scarti di tessuto sintetico e plastica industriale.

I capi della capsule e il quadro generale
La capsule collection basata su Econyl include una reinvenzione del classico cappotto leggero per auto di Burberry ed è un esempio delle 50 innovazioni disruptive che Burberry sta realizzando lungo la sua catena di fornitura per creare un settore della moda più circolare. Pam Batty, vicepresidente Corporate responsibility di Burberry, spiega: «Esplorare e utilizzare materiali innovativi che favoriscono la circolarità è fondamentale per creare un settore della moda più sostenibile. Siamo orgogliosi di utilizzare il filato Econyl in questa collezione perché mostra come possiamo affrontare attivamente un problema come i rifiuti di plastica e creare allo stesso tempo prodotti belli e di lusso».

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Un successo (anche) italiano
Giulio Bonazzi, amministratore delegato di Aquafil, l’azienda trentina che produce il nylon Econyl, aggiunge: «Siamo lieti di collaborare con Burberry per questa capsule collection e crediamo che le fibre innovative, come il nylon rigenerato Econyl, siano il futuro e siamo orgogliosi di supportare i marchi che utilizzano i nostri filati, trasformando i rifiuti in design incredibili e aumentando le possibilità di realizzazione di un sistema di moda maggiormente circolare».

Una scelta che non dovrebbe stupire
L’heritage di Burberry è radicato nell’innovazione dei materiali, dall'invenzione del gabardine – un tessuto traspirante, resistente alle intemperie, di Thomas Burberry nel 1879 – al lavoro più recente con l’azienda 37.5 per utilizzare sabbia vulcanica e gusci di cocco di scarto nella tecnologia di termoregolazione per giacche trapuntate. Burberry ha anche introdotto Refibra, un filato prodotto riciclando gli avanzi di cotone del Burberry Mill nello Yorkshire, per fabbricare le sue “dust bag” (sacchetti per riporre i prodotti e ripararli dalla polvere, dust in inglese) per tutti i gioielli, gli occhiali e la pelletteria.

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