Elezioni: in Trentino Fugatti confermato con largo vantaggio. Alto Adige, Svp sconfitta
È stata una vittoria nel segno di Silvio Berlusconi quella che ha portato Adriano Galliani, ad del Monza Calcio e collaboratore e amico fraterno del Cavaliere da oltre 40 anni, a conquistare il seggio del Senato lasciato vacante con la morte dell’ex premier lo scorso 12 giugno
I punti chiave
- Trentino, primi parziali: Pd al 18%, FdI tallona la Lega
- Alto Adige: a fine scrutinio 13 seggi per Svp, rebus maggioranza
- La formazione della nuova giunta non sarà facile
- Svp: «Abbiamo perso, difficile governare»
- Provincia autonoma di Trento
- Elezioni suppletive di Monza
- Foggia: 119mila alle urne per scegliere sindaco
- In Sicilia si vota in 3 comuni sciolti per mafia
5' di lettura
Le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale e del presidente della Provincia di Trento confermano il governatore uscente Maurizio Fugatti (Lega) con largo distacco dallo sfidante del centrosinistra Francesco Valduga. Amare invece le elezioni per il governatore altoatesino Arno Kompatscher e la sua Svp che alle elezioni provinciali in Trentino-Alto Adige perdono consensi, restando comunque con distacco in testa: difficile la formazione della nuova giunta.
Ma si è votato anche per attribuire il seggio del Senato che è stato del fondatore di Forza Italia Silvio Berlusconi nell’ambito delle suppletive nel collegio uninominale n. 6 della Regione Lombardia, che ricomprende i cinquantacinque comuni della Provincia di Monza e della Brianza): si è registrato un crollo dell’affluenza (alle urne meno dl 20%). E per il comune di Foggia. Alle urne anche tre comuni siciliani sciolti per mafia: San Giuseppe Jato e Bolognetta, nel palermitano e Calatabiano, nel catanese.
Trentino: Fugatti confermato
Il governatore uscente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, a scrutinio ultimato, è stato confermato per un secondo mandato da governatore provinciale: è al 51,8% delle preferenze. Molto distaccato (37,5%) Francesco Valduga, per il centrosinistra, appoggiato da Partito democratico del Trentino, Italia Viva, Campobase, AlleanzaVerdi e Sinistra, Fascegn, Casa Autonomia.Eu, Azion.
Quanto al voto di lista in testa il Partito democratico del Trentino 16,6% (7 seggi), seguito da Lega Fugatti presidente 13,05% (5 seggi), Fratelli d’Italia 12,3% (5 seggi), Noi Trentino per Fugatti presidente 10,7% (4 seggi in Consiglio provinciale), Campobase 8% (3 seggi), Patt (Partito autonomista trentino tirolese) 8,2% (3 seggi), Civica 4,9% (2 seggi), Casa autonomia.eu 4,3% e Alleanza Verdi e Sinistra 3,3% (1 seggio).
Meloni: da centrodestra unito altro grande risultato
«Il centrodestra unito porta a casa un altro grande risultato. Complimenti a Maurizio Fugatti, rieletto Presidente della Provincia autonoma di Trento e buon lavoro a lui e a tutta la squadra». Lo scrive su X la premier G iorgia Meloni.
Fugatti: vittoria ci dà ancora più responsabilità
«Gli elettori hanno approvato il nostro governo. È un risultato che ci dà ancora più responsabilità» è stato il commento di Fugatti, avviato al secondo mandato della presidenza della Provincia di Trento con. Staccato di 14 punti il candidato della coalizione di centrosinistra, Francesco Valduga.
Salvini: Fugatti confermato con larghissimo vantaggio
«Vittoria in Trentino, Lega e Civica del presidente prima forza politica con oltre il 20%, Maurizio Fugatti confermato con larghissimo vantaggio. Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e ora Provincia Autonoma di Trento: premiata nel 2023 la concretezza e la buona amministrazione del territorio con la Lega e il centrodestra. Buon lavoro a Maurizio e alla sua squadra». Così Matteo Salvini su twitter.
FdI: risultato molto buono, Fugatti premiato da elettorato
«Possiamo dire che il risultato è molto buono. Il presidente Fugatti è stato premiato dall’elettorato, sebbene nelle ultime settimane da più parti siano piovute critiche e illazioni. Il dato di Fratelli d’Italia è molto interessante e questo è dovuto al buon lavoro di tutti i candidati. Gran parte del consenso è merito del lavoro quotidiano e della coerenza di Giorgia Meloni». Lo ha detto Claudio Cia, capogruppo uscente di Fratelli d’Italia in Provincia di Trento.
Alto Adige: Svp in calo, è rebus maggioranza
Amare elezioni per il governatore altoatesino Arno Kompatscher e la sua Svp che perdono consensi, restando comunque con distacco in testa. Difficile la formazione della nuova giunta. Secondo il dato definitivo, la Volkspartei scende al 34,5% (-7,4%) e a 13 consiglieri (da 15). Fdi vola e diventa la prima forza di lingua italiana con il 6% dei consensi e 2 consiglieri. Il partner di coalizione della Svp, la Lega, crolla al 3% (dall’11,1% di 5 anni fa) e avrà solo un rappresentante. Entra la lista dell’ex comandante degli Schützen, Jürgen Wirth Anderlan, che con slogan no vax e anti-migranti conquista due seggi (5,9%). In salita anche i pantirolesi conservatori dei Freiheitlichen (da 2 a 4 seggi, con il 10,9% dei voti). E i Grunen (Verdi) che passano dal 6,8 al 9% conquistando 3 seggi. In totale saranno 12 i partiti che accedono al nuovo Consiglio provinciale dell’Alto Adige. Kompatscher dovrà cercare alleanze per continuare a governare.
Svp: «Abbiamo perso, difficile governare»
«Abbiamo perso. Questo è fuori discussione. Abbiamo perso due consiglieri, mentre avevamo calcolato di perderne uno». Lo ha detto il segretario della Svp Philipp Achammer dopo le provinciali in Alto Adige. «In consiglio provinciale avremo dodici partiti, un numero impressionante. Siamo il partito più forte con 13 consiglieri ma garantire la stabilità sarà molto difficile. Formare una giunta sarà molto difficile. I cittadini evidentemente non hanno avvertito il pericolo di perdita di stabilità politica, ma l’esito elettorale va sempre accettato», così Achammer che ha precisato che sul suo futuro come segretario Svp deciderà il partito. Anche il governatore Arno Kompatscher ha evidenziato la forte frammentazione in consiglio provinciale, «pure con posizioni estreme». Kompatscher si è detto soddisfatto del risultato elettorale di Hubert Messner, l’ex primario e fratello di Reinhold a questo punto è l’assessore alla sanità in pectore.
Urzì (FdI): possibile governo con Svp
«FdI - dice il deputato di Fdi Alessandro Urzì - è il primo partito di lingua italiana e nazionale in Alto Adige e questo conferma il ruolo di leadership che ci viene assegnato in una provincia nella quale gli italiani sono minoranza dal punto di vista dei numeri e nella quale si porrà quindi il tema della governabilità. C’è stata una competizione, in virtù del sistema proporzionale puro, che ci vedeva tutti alternativi e l’aver doppiato in questo quadro la Lega, anche all’interno della coalizione nazionale, conferma la responsabilità affidata dalla rappresentanza della comunità italiana a Fdi». Per Urzì un governo provinciale con Svp è possibile attraverso un «accordo di programma».
Galliani vince a Monza nel segno di Berlusconi
È stata una vittoria nel segno di Silvio Berlusconi quella che ha portato Adriano Galliani, ad del Monza Calcio e collaboratore e amico fraterno del Cavaliere da oltre 40 anni, a conquistare il seggio del Senato lasciato vacante con la morte dell’ex premier lo scorso 12 giugno. Nonostante la bassa affluenza alle urne - ha votato poco meno del 20% degli aventi diritto mentre a settembre dello scorso anno votò il 71, 05% - il centrodestra si è assicurato un altro uomo tra gli scranni di velluto rosso, in un momento certamente delicato della legislatura. Il principale avversario Marco Cappato, sostenuto da una ampia coalizione che includeva Radicali, Pd e M5S, si è fermato al 39,53 mentre il sindaco di Taormina Cateno De Luca con il suo movimento Sud con Nord non è andato oltre l’1,76%, e meglio non hanno fatto gli altri sei candidati
A Foggia verso vittoria candidata centrosinistra
Sono stati chiusi alle 15 i seggi a Foggia dove si è votato per la scelta del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale dopo oltre due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose. L’affluenza finale (con una sola sezione che tarda ad arrivare) è del 60,38%. Maria Aida Episcopo, espressione del campo largo progressista (con dentro il M5s), si avvia a diventare al primo turno la nuova sindaca, la prima donna nella storia della città, sconfiggendo il candidato del centrodestra unito, l’avvocato Raffaele Di Mauro (Forza Italia)
In Sicilia si vota in 3 comuni sciolti per mafia
In Sicilia si è votato per eleggere i sindaci di tre comuni sciolti per mafia: San Giuseppe Jato e Bolognetta (nel palermitano) e Calatabiano (nel catanese).
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