Dallo shopping alla formazione: l’Accademia di Costume & Moda fa tornare in vita gli storici magazzini Mas
Indirizzo simbolo della Capitale, l’edificio ottocentesco era chiuso dal 2017 e versava in stato di degrado. Diventerà la nuova sede della scuola romana nel 2024. Il progetto, guidato del Gruppo Azimut, riqualificherà l’intero quartiere
di Chiara Beghelli
3' di lettura
Un indirizzo storico per lo shopping romano, che aveva chiuso i battenti da molti anni, torna in vita diventando la seconda sede dell'Accademia Costume & Moda, una delle sue scuola di moda storiche e più importanti della Capitale e del mondo. Gli ex Magazzini allo Statuto, meglio noti come MAS, a due passi dalla bella piazza Vittorio Emanuele, sono stati rilevati dal Fondo Infrastrutture per la Crescita - ESG (Fondo IPC) di Azimut Libera Impresa SGR, piattaforma italiana del Gruppo Azimut dedicata agli investimenti in economia reale, con un investimento complessivo di circa 20 milioni di euro.
La sede, che si aggiungerà a quella storica dell'Accademia, situata in un altro edificio storico di via della Rondinella, si svilupperà su sei piani fuori terra e un piano interrato per un totale di 6.700 metri quadrati, con importanti ricadute positive anche sull'intero quartiere Esquilino e della stessa Piazza Vittorio, già oggetto di un importante progetto di riqualificazione. I lavori sono già in corso e l'inaugurazione è prevista per ottobre 2024. Il progetto è curato da Studio Kami Architecture & Engineering e prevede aule completamente digitalizzate, per 1.100 mq, altri mille mq riservati a laboratori di Accessori, di Costume, di Alta Moda, di Fotografia e Styling, e nei nuovi spazi dedicati alla biblioteca e alla tessuteca. Altri 250 mq di terrazze e il rooftop potranno essere utilizzati come spazi ricreativi, di condivisione e di apprendimento.
L'edificio, però, ritroverà in qualche modo anche il suo passato e il suo storico legame con la città: i MAS erano stati aperti come Magazzini Castelnuovo a inizio Novecento, sotto i bei portici in stile umbertino del quartiere riqualificato dopo l'Unità d'Italia in uno stile “torinese”, ed erano l'indirizzo per la moda pronta della città, un antesignano dei grandi store dei marchi del fast fashion. Una prolungata crisi aveva portato alla loro chiusura definitiva nel 2017. E da allora, la zona era diventata preda del degrado.
Un progetto che saluterà anche i prossimi 60 anni di vita dell'Accademia, fondata nel 1964 da i Rosana Pistolese, Ottavio Spadaro, Dario Cecchi e Nello Ponente, che nel tempo ha guadagnato importanti riconoscimenti (come il titolo di “Best Fashion Schools in the World 2019” assegnato dal magazine Business of Fashion) e che nel 2020 ha aperto una sede anche a Milano.
«Siamo entusiasti di aver dato vita a questa nuova iniziativa, acquisendo una struttura storica di Roma caduta in disuso da ormai molto tempo per riqualificarla e destinarla a un polo formativo e didattico d’eccellenza riconosciuto a livello internazionale – ha commentato alla presentazione del progetto Andrea Cornetti, ad RE e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa SGR -. Un'operazione attraverso la quale permetteremo ai nostri investitori di partecipare a un settore, quello della young economy e dell'educazione, fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese e a un progetto che avrà anche una serie di interventi di rivitalizzazione socio-economica di un noto quartiere di Roma».
«Siamo molto emozionati e lo siamo per tante ragioni diverse – ha detto il presidente di Accademia Costume & Moda, Andrea Lupo Lanzara -. Intanto perché si tratta di MAS, gli ex Magazzini allo Statuto e c'è una responsabilità oggettiva nel preservare un luogo che è parte integrante del tessuto culturale, creativo, popolare di Roma. L'Accademia che in 60 anni di vita ha avuto altrettanto impatto, con questa operazione vuole continuare il racconto di un territorio così rilevante per autenticità, quale è l'Esquilino: storia, cultura, artigianato, internazionalità, economia, bellezza, verità e rispetto, sono alcuni degli elementi parte del nostro DNA». «Siamo grati per l'opportunità di avere una nuova sede unica nel suo genere e dalla storicità così forte perla popolazione romana e non solo -ha aggiunto il ceo Furio Francini - . La nostra presenza a Roma, da quasi 60 anni, esprime il duplice obiettivo di essere contemporaneamente una scuola dalla prospettiva globale, che compete nel mercato internazionale, ma anche vicina al territorio e a sviluppare le condizioni per intercettare flussi importanti di studenti internazionali e soddisfare le aspettative di quelli italiani. Un nuovo spazio capace di ospitare a regime fino a 700 studenti e di innescare una ricaduta virtuosa sul territorio, creando un'interazione fra le comunità preesistenti (residenti, commercianti, amministrazioni e aziende) e la community dell'Accademia».
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