Dallo spazio per navigare nel mondo
Le applicazioni della space economy si estendono a molti settori. Neuberger Berman stima che nei prossimi dieci anni il suo valore complessivo raggiungerà circa 1.300 miliardi di dollari
di Lucilla Incorvati
I punti chiave
- Perché investire nella Space Economy
- Il ruolo dell’Italia
3' di lettura
Le stelle e lo spazio sono sempre più attraenti anche da chi li ammira dal pianeta terra. Il settore della space economy ha avuto un'accelerazione importante negli ultimi due anni, principalmente grazie a due elementi: il primo è legato alla crescita degli investimenti e dei capitali privati (l'esempio più noto è SpaceX di Elon Musk) ; il secondo fattore di crescita è legato all'aumento della domanda esponenziale di applicazioni legate alla space economy. L’Italia è molto ben posizionata in questo contesto perchè nell'ambito della space economy è il secondo paese europeo per fatturato.
Perché investire nella Space Economy
La Space Economy è tra i temi di investimento più promettenti dei prossimi decenni, con importanti opportunità per società, istituzioni e investitori a livello globale. Comprenderne oggi le potenzialità significa essere in anticipo sul piano globale per sfruttare in futuro tutte le applicazioni che lo spazio potrà offrire.I benefici delle tecnologie e delle applicazioni spaziali e il loro sostegno alla società sono diventati sempre più importanti anche nell’agenda globale della sostenibilità e dello sviluppo della Nazioni Unite.
Sono molteplici le applicazioni in settori più tradizionali quali telecomunicazioni avanzate, navigazione, monitoraggio ambientale e climatico, nonché con sperimentazioni nell'agricoltura, sanità, utility, trasporti e logistica, e in ambiti di frontiera come lo space mining e il turismo spaziale.L'OCSE ha indicato la Space economy come uno dei più efficaci motori di crescita economica e anche l’Italia la considera parte integrante della sua strategia di sviluppo.
La forza dei capitali privati e le tecnologie innovative
In passato, questo settore era appannaggio esclusivo dei governi (NASA, ESA, Cina), mentre oggi la domanda è più stratificata e diversificata, soprattutto grazie all'innovazione tecnologica. «Alcuni ambiti di applicazione che stanno beneficiando delle tecnologie innovative - sottolinea Alberto Salato, Head of Southern Europe di Neuberger Berman- sono ad esempio l'agricoltura, la meteorologia, il controllo sul cambiamento climatico e il monitoraggio dell'inquinamento oppure l'utilizzo dei satelliti per le supportare le esigenze della guida autonoma o ancora lo sviluppo di ricerca medico-scientifica in ambienti in assenza di gravità». Neuberger Berman stima che nei prossimi dieci anni il valore complessivo della space economy sarà pari a circa 1.300 miliardi di dollari. «Si tratta comunque di una stima conservativa - aggiunge Salato - perché grazie all'aumento dei capitali privati la copertura satellitare della terra e le applicazioni concrete stanno aumentando a ritmi crescenti. Grazie al fatto che diventa sempre più economico lanciare satelliti si stima una crescita del 20% all'anno».
Il ruolo dell’Italia
Sia nel pubblico sia nel privato, l'Italia occupa un livello di primo piano in ambito spaziale, essendo uno dei pochi Paesi al mondo ad operare in tutta la filiera delle attività spaziali e avendo intrapreso negli ultimi anni una strategia di investimenti che mira a rafforzare ulteriormente la propria capacità di innovare, sviluppare e implementare servizi e infrastrutture nel settore. l nostro Paese è quinto al mondo e secondo in Europa per spesa in space economy in rapporto al Pil ed è tra i membri fondatori nonché il terzo contribuente dell’Agenzia Spaziale Europea.Il Piano Strategico Nazionale Space Economy assicura al settore investimenti per un totale di 4,7 miliardi di euro. «Abbiamo esempi di società già affermate e consolidate - dettagli ancora Salato - come Leonardo e Thales Alenia Space. In Europa si distingue anche Arianespace. Ma vi sono anche molte società private non quotate che stanno nascendo e si stanno sviluppando. Su questo fronte è quindi evidente l'importanza del venture capital. Per questa ragione al settore abbiamo dedicato un nostro fondo Ucits (NB Next Generation Space Economy) che investe in società quotate a livello globale, attive nell'ambito industriale e tecnologico con un focus sulle opportunità offerte dalla space econony».
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