Date di scadenza, si cambia: in arrivo la dicitura «Spesso buono oltre»
Bruxelles lavora a una revisione delle normative con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare
di Micaela Cappellini
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Presto sui prodotti alimentari, accanto alla scritta «da consumarsi preferibilmente entro il», si aggiungerà la dicitura «spesso buono oltre il». La proposta è contenuta nella bozza della Commissione Ue per la revisione delle norme sulla data di scadenza degli alimenti e l’obiettivo è quello di combattere lo spreco alimentare. L’esecutivo Ue è infatti convinto che la maggior parte dei consumatori non comprenda appieno la distinzione tra le etichette con scritto «da consumarsi entro», che sono da intendersi come indicatori di sicurezza vincolante, e quelle più qualitative «da consumarsi preferibilmente entro». Con l’aggiunta dell’indicazione «spesso buono oltre il», insomma, si punta a offrire una migliore comprensione della data di scadenza, «influenzando il processo decisionale dei consumatori - scrive la Commissione - in merito all’opportunità di consumare o eliminare un alimento».
L’intervento sulla data di scadenza era stato annunciato da Bruxelles già nel 2020, nell’ambito della strategia Farm to Fork, ma avrebbe dovuto far parte di un pacchetto più ampio di misure sull’etichettatura, tra cui quella di origine e quella nutrizionale fronte pacco. «Il fatto che la questione della data di scadenza sia ora contenuta in un atto delegato ad hoc - ha detto l’eurodeputato Paolo De Castro - vuol dire che al momento non c’è nessuna intenzione di modificare il pacchetto delle informazioni ai consumatori, come per esempio il Nutriscore o gli avvertimenti salutistici sugli alimenti. In questa legislatura molto difficilmente ne discuteremo». Secondo l’europarlamentare del Pd, insomma, l’industria alimentare italiana potrebbe tirare un sospiro di sollievo e guadagnare ulteriore tempo utile per convincere altri membri Ue a schierarsi contro l’etichetta a semaforo.
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