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Davide Grasso: «Il futuro è nell’esclusività made in Italy»

Parla il ceo di Maserati

di Mario Cianflone

Il top manager e la MC20 Cielo. Nella foto il numero uno di Maserati Davide Grasso a fianco della supercar Mc20 Cielo lanciata qualche mese fa

3' di lettura

Dalla vendita di automobili a quella di oggetti di lusso, in grado di miscelare ingegneria e tecnologia con il design, il made in Italy e la desiderabilità di un prodotto esclusivo. è questo il nucleo della strategia impostata dal ceo di Maserati, Davide Grasso, per il rilancio del marchio del tridente in seno al megagruppo Stellantis.

«Abbiamo, spiega il numero uno del brand italiano, dal 2021 cambiato orizzonti di business passando da un modello basato sui volumi a uno basato sui profitti e sul luxury». Una strategia che ora altre case del mondo premium e alto di gamma hanno adottato in quest'epoca di elettrificazione imperante, ma che Grasso, ceo dal 2021, ha implementato in virtù delle sue passate esperienze nel mondo della moda, del lusso e dello sportswear. «La nostra prima mossa - racconta Grasso - è stata a ricostruzione del valore del marchio e il suo riposizionamento dove non ci interessava più perseguire i volumi ad ogni costo ma fare più profitti e per questo è stato fondamentale innalzare il livello qualitativo rimettendo il consumatore al centro”.

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Maserati, infatti, l’anno scorso ha lanciato il suv di taglia media Grecale, ha proseguito lo sviluppo della gamma MC20, la supercar che ha portato al debutto il sei cilindri a V Nettuno da 630 cv, con l’introduzione della versione “targa” battezzata Cielo.

Ora i riflettori sono puntati sulla Granturismo, che made in Modena ma costruita a Mirafiori celebra 75 anni di storia, con un modello tutto nuovo declinato in due versioni. Una “ice” cioè con motore a combustione interna V6 e una elettrica battezzata Folgore, che porta Maserati in un nuova era. È infatti la prima elettrica Maserati e, spiega Grasso, la scelta della denominazione “folgore” è stata oggetto di ricerca e studi e alla fine è stato scelto un nome che sarà usato anche per definire le prossime e-car del Tridente, che evoca italianità e potenza. «Con Grecale - dice Grasso - puntavamo a offrire un D - suv fuori dalla mischia. un modello di lusso ma fruibile tutti i giorni. e per questo abbiamo creato lo slogan “everyday exceptional”, l’eccezionale quotidiano.

“Grecale, Mc20 e Granturismo - illustra Grasso - sono progetti partiti dall'ascolto del consumatore di prodotti di lusso, non volevamo creare auto progettate da ingegneri per ingegneri bensì puntare su facilità d'uso, tecnologia inclusiva con un mix di eleganza nel design, perché il lusso non deve essere pacchiano».

La roadmap del Tridente, oggetto di investimenti in seno a Stellantis di oltre 2.5 miliardi, è molto chiara e tutti i modelli saranno made in Italy e, come Davide Grasso ci tiene a puntualizzare, «le Maserati saranno costruite nel nostro Paese perché l’italianità è un elemento cardine del brand del tridente». A breve sarà lanciata la Granturismo a benzina e in estate quella elettrica, In autunno arriverà la Grecale a ioni di litio , assemblata a Cassino. Nel 2024, Maserati festeggerà 110 anni e per l’occasione sarà svelata la hypercar nata per le piste e nota come Projetct 24. Nel 2025 infine un nuovo step evolutivo: la nuova Quattroporte che sarà anche elettrica. Non sarà proposta - ribadisce Grasso - un erede della Ghibli perché puntiamo ad avere una sola ammiraglia esclusiva e unica.

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