Ddl Zan, Marcucci, per Letta nessun errore, non sono d’accordo
l gruppo Dem a Palazzo Madama ha rinnovato la fiducia alla presidente Simona Malpezzi e ha ribadito la necessità di procedere uniti in vista delle importanti scadenze politiche che aspettano il Parlamento
I punti chiave
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Il gruppo del Pd del Senato ha rinnovato la fiducia alla presidente Simona Malpezzi e ha ribadito la necessità di procedere uniti in vista delle importanti scadenze politiche che aspettano il Parlamento. Lo si è appreso al termine di una lunga riunione dei senatori dem a palazzo Madama convocata per fare il punto sul Ddl Zan, affossato dalla “tagliola”, chiesta da Lega e Fratelli d’Italia.
Rivendicata la coerenza e la correttezza delle scelte fatte
La riunione si è aperta con la relazione della capogruppo, che ha ripercorso le tappe che hanno portato al voto di mercoledì in cui è stata rivendicata la coerenza e la correttezza delle scelte fatte e condivise con la segreteria nazionale e con il gruppo in ogni passaggio, si apprende ancora. Al termine del suo intervento, la Malpezzi ha chiesto di confermare il rapporto di fiducia tra lei e il gruppo e la relazione della capogruppo si è chiusa con un lungo applauso.
Marcucci, per Letta nessun errore, non sono d’accordo
Non tutti però condividono la scelta della segreteria nazionale. «Secondo Letta il Pd non ha sbagliato nulla, e quindi il ddl Zan non è diventato legge perché siamo stati bravi. Su questo naturalmente io non sono d’accordo. All’assemblea di gruppo di oggi il confronto è stato franco e diretto - ha spiegato in una nota il senatore Dem Andrea Marcucci -. Un grande partito impara a riconoscere gli errori e le sconfitte. Mi auguro, insieme a molto colleghi, che per il futuro, il gruppo Pd al Senato sappia svolgere un ruolo diverso ed in grado di incidere. Per il momento chiedo scusa a tutti quelli che aspettavano da anni una legge contro l’odio e a difesa dei diritti. Cosa che dovrebbero fare tutti quelli che, insieme a me, non sono riusciti a far approvare una legge necessaria ed a portata di mano. Una occasione persa».
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