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De Nora: prezzo Ipo fissato al minimo della forchetta a 13,5 euro, debutta giovedì

Sulla base del prezzo di offerta, la capitalizzazione della società all’inizio delle negoziazioni sarà pari a 2.723 milioni di euro

L’ad di De Nora, Paolo Dellachà (Ansa)

2' di lettura

È stato fissato a 13,50 euro il prezzo delle azioni di Industrie De Nora per la quotazione a Piazza Affari a partire dal 30 giugno e non più dal 29 giugno. Il prezzo è quello minimo della forchetta di prezzo che era tra 13,50 e 16,50 euro per azione.

Sulla base del prezzo di offerta, la capitalizzazione della società all’inizio delle negoziazioni sarà pari a 2.723 milioni di euro. Come specificato in una nota, l’offerta è stata sottoscritta circa 3,5 volte al prezzo di offerta con una forte domanda da parte di investitori istituzionali a livello globale.

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Il ricavato complessivo derivante dall’offerta ammonterà a circa 474 milioni di euro, di cui 200 milioni spettanti alla società e 274 milioni spettanti agli azionisti venditori. In caso di integrale esercizio dell’Opzione di Over-allotment, il ricavato complessivo sarà pari a 545 milioni di euro.

L’Ipo di De Nora è la prima quotazione a Piazza Affari dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia a fine febbraio.
Diverse società in Europa hanno deciso di rinviare i loro piani di IPO a causa della volatilità del mercato, l’ultima è stata Eni che ha congelato l’Ipo delle attività delle energia rinnovabili riunite in Plenitude.

«Una lunga preparazione e un processo di vendita rapido sono stati cruciali per il successo dell’Ipo», ha dichiarato a Reuters Paolo Celesia, responsabile dei mercati dei capitali azionari di Credit Suisse per l’Europa meridionale. Celesia ha aggiunto che la liquidità non è scarsa sul mercato e che le IPO sono possibili con il giusto approccio.

Credit Suisse e Goldman Sachs International agiscono come coordinatori e bookrunners, BofA Securities, Mediobanca e UniCredit sono joint bookrunners.Latham & Watkins è consulente legale della società, lo studio legale Pedersoli assiste la famiglia De Nora e Clifford Chance assiste i coordinatori e i bookrunners.

L’offerta di De Nora, gruppo elettrochimico leader nel settore degli elettrodi, degli elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde e negli impianti per il trattamento delle acque, comprende oltre 35 milioni di titoli pari a circa il 17,4% del capitale sociale. Oltre 14,8 milioni vengono venduti dal Gruppo stesso e 20,26 milioni dagli attuali azionisti Federico De Nora Spa, Asset Company 10 (Snam) e Norfin.

Il flottante previsto è di circa il 20% del capitale sociale della Società in caso di totale esercizio dell’opzione di ’Overallotment’ (extra-collocamento) su un ulteriore pacchetto di oltre 5,2 milioni di azioni. Il ricavato complessivo dell’offerta è previsto a circa 474 milioni di euro, di cui 200 spettanti a De Nora e il resto agli azionisti venditori. Salirà a 545 milioni in caso di esercizio integrale dell’extra-collocamento.

A valle della quotazione alla famiglia De Nora, attualmente al 64%, resterà il controllo del Gruppo, mentre Snam, che ha oggi il 34% di De Nora, resta nel capitale per contribuire allo sviluppo del Gruppo e manterrà un ruolo importante per sostenerne il posizionamento sull’idrogeno.

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