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Debutta A290_ ß, l’elettrica di Alpine in versione «Beta»

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di Massimo Mambretti

 La A290_ ß è imparentata con la futura Renault 5 elettrica della quale la Apline sarà la versione sportiva

2' di lettura

Gli effetti della strategia Renaulution messa a punto da Luca de Meo, Ceo del gruppo Renault, arrivano anche in casa Alpine e li anticipa il concept A290_ ß. Il nome è criptico e poco comprensibile agli umani e ai computer, Google compreso. In realtà, la ß sarebbe la lettera greca Beta e questo nel gergo del software indica versioni di anteprima, preliminari di quella definitiva. E, difatti, il concept anticipa la prima vettura elettrica di serie dell’Alpine: l’A290.

Il trattino nella denominazione è incomprensibile, tuttavia la sigla segue la strategia di naming di Alpine che comprende la lettera A seguita da tre numeri, ma include nuovi elementi identificativi. Il primo numero corrisponde alla taglia del modello che in questo caso è compatta, mentre il 90 identifica le auto polivalenti.

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L’A290_ ß non nasconde la parentela che il modello di serie avrà con la Renault 5 E-Tech Electric attesa nel 2024, rispetto alla quale arriverà dopo qualche mese rivolgendosi a coloro che anche da una vettura elettrica pretendono prestazioni e guidabilità appaganti.

Alpine inizia la transizione elettrica rispettando in pieno il suo Dna e sfruttando quanto sviluppato sia per la Formula 1 sia per le gare Endurance. Così, la fotografia della A290_ ß evidenzia un concentrato di avanzate soluzione aerodinamiche, materiali compositi, molti particolari realizzati con stampa 3D. Invece, la radiografia del concept suggerisce solo il fatto che si basa sull’architettura Cmf-Bev di Renault, che ospita tra gli assali la batteria di capacità non dichiarata e che sorregge due motori elettrici (uno per ogni ruota anteriore) di potenza non nota, che creano un effetto torque vectoring. Tuttavia, trapela che non ci saranno sull’A290, perché avrà un powertrain monomotore.

Per esaltare il rendimento e l’efficienza dell’A290_ ß, l’Alpine ha puntato sull’esaltazione della leggerezza usando solo carbonio per realizzare la carrozzeria che, sebbene riconducibile a quella della futura R5, è anche un sofisticato intreccio di soluzioni aerodinamiche. I flussi d’aria scorrono in canalizzazioni che partono dai fari anteriori per intercettare l’aerobridge sul cofano e, poi, scorrere sul padiglione per incanalarsi nello spoiler sopra al lunotto. Ovviamente, non mancano prese frontali e sfoghi d’aria nei passaruota anteriori per ottimizzare la profilatura laterale alla quale provvedono, persino, gli specchietti “sospesi”. Tutto si integra armoniosamente nei lineamenti dell’A290_ ß’, che ricalcano al 90% quella del modello definitivo.

Invece, l’interno è quello di una pura show-car. Configurato a tre posti, con quello guida centrale e avanzato rispetto ai laterali, è rivestito con innovativi materiali light e illuminato da colori sgargianti e rimanda al mondo delle corse con il “ponte di comando”. O meglio, con il volante ispirato a quello delle Formula 1 che racchiude il display e tutti i comandi, compreso quello per l’overboost di 10” che sarà presente anche su tutte le future Alpine a batteria.

Al riguardo, dopo l’A290 arriveranno nel 2025 un crossover molto facilmente coupé perché definito Gt e nel 2026 l’erede dell’A110, che potrebbe essere anche frutto di una collaborazione con la Lotus (gruppo Geely, alleato di Renault). Almeno pensando a quanto anticipato tempo fa da Luca de Meo, sebbene poi non più confermato.

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