ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIl nuovo campus in Sardegna

Decimomannu, ecco la base dove si addestrano i futuri Top gun del mondo

È l’International Flight Training School. Si tratta del centro avanzato di addestramento al volo per i piloti militari delle aeronautiche di tutto il mondo

di Davide Madeddu

In Sardegna la nuova scuola per top gun dell'Aeronautica Militare

3' di lettura

La base militare guarda al futuro. Con campus e scuola di volo di all'avanguardia. La nuova generazione dei top gun nasce a Decimomannu, nella base militare dove sorge, in virtù della collaborazione tra l'Aeronautica militare e Leonardo, l'International Flight Training School. Si tratta del centro avanzato di addestramento al volo per i piloti militari delle aeronautiche di tutto il mondo. Un luogo che grazie al nuovo campus, punta a diventare il riferimento internazionale per il training dei piloti militari relativo alla fase 4 del “syllabus” addestrativo, «l'ultima, la più avanzata, che prepara i piloti a volare sui caccia di quarta e quinta generazione».


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I numeri

L'intero sistema è composto da una scuola di volo con 22 velivoli M 346 Advanced Jet Trainers, 40 istruttori, 2 simulatori Full mission. Prevista un'attività che può arrivare a 8 mila ore di volo l’anno. Tra le stime anche quelle di poter formare 80 piloti in dodici mesi. Nel compendio militare è stato realizzato anche il campus di oltre 35 mila metri quadri coperti su un’area di oltre 130 mila (pari a 18 campi di calcio). L'intero programma di interventi ha visto registrato investimenti per circa 200 milioni di euro e registrato il coinvolgimento di circa 300 maestranze nel picco di cantiere per la realizzazione di opere civili e infrastrutturali. Qui si stima un indotto occupazionale generato a regime di oltre 300 addetti civili, di cui 150 ad alto livello di specializzazione e inoltre una presenza di oltre 400 persone all'anno tra dipendenti civili, militari e studenti.

Un nuovo modello di formazione

Il nuovo modello di formazione e addestramento, già scelto da dodici paesi stranieri, tra cui Qatar, Giappone, Germania, Singapore, Austria, Canada e Arabia Saudita, come sottolineano i promotori «fa leva sull'expertise dell'Aeronautica Militare nel settore dell'addestramento al volo militare e sull'eccellenza tecnologica di Leonardo rappresentata dal sistema integrato di addestramento basato sull'M-346 (denominato T-346A per l'Aeronautica Militare)» oltre che «sull'innovativa tecnologia Lvc (Live, Virtual and Constructive), che consente agli allievi di interagire, attraverso il simulatore, con i piloti in volo nell’ambito della stessa missione addestrativa».


Reale e virtuale viaggiano assieme

Il tutto in un ambiente di simulazione integrato, dove il reale si fonde con il virtuale in uno scenario operativo unico. Qui si possono riprodurre spazi complessi capaci di vedere operare sino a 10 aerei «tra forze amiche e nemiche che interagiscono come se stessero tutti volando nello stesso cielo».

A garantire il sostegno operativo all'Ifts «attraverso un servizio di supporto logistico

integrato, che ottimizza la gestione delle flotte e dei simulatori per consentirne la massima operatività» ci sono Leonardo e CAE, attraverso la joint venture “Leonardo CAE Advanced Jet Training”. In questa base, i futuri piloti da caccia effettueranno voli addestrativi solisti e in formazione, missioni di rifornimento in volo, di combattimento manovrato, applicando le tecniche e le tattiche avanzate per assolvere alle principali missioni del volo militare, sia in attività di volo diurno che notturno.

Obiettivo 80 piloti

«In questo momento stiamo addestrando una ventina di persone che sono solo la parte embrionale - ha chiarito nel corso della presentazione dell'iniziativa il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare Luca Goretti -, a regime saranno 56 e dal prossimo anno si arriva alla massima capienza con gli 80 futuri piloti, ci sono state richieste in eccedenza e abbiamo dovuto scartare qualcuno al momento». Per i futuri piloti italiani ci sarà una riserva di venti posti. «Questo campus ha un valore aggiunto - ha sottolineato Goretti - che è quello umano, qui lavoreranno insieme tanti giovani di diversi Paesi, ci sarà uno scambio continuo di competenze, una realtà come questa in Europa non esiste».


Un’infrastruttura impressionante

«Questo è un posto che potrebbe essere in qualunque Paese avanzato del mondo. Un’infrastruttura impressionante - ha poi commentato Roberto Cingolani, ex ministro e attuale Ad di Leonardo -. Mi è stato richiesto di fare qualche passo avanti verso il futuro, non solo per la difesa e per la sicurezza nazionale, ma anche per la sicurezza informatica e delle infrastrutture ed energetica. Dovremo guardare, come ci sta insegnando quel che accade alle porte dell’Europa, in Ucraina, all’importanza di tecnologie che vanno oltre il bullet, al byte, alla fortissima penetrazione digitale».

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