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Decreto aiuti: salvo il termovalorizzatore a Roma, bocciata la proposta M5s

Fisco: verso rate più facili su cartelle fino a 120mila euro

Roma, dai comitati a Europa Verde: il fronte del no al termovalorizzatore

2' di lettura

Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno bocciato l’emendamento M5S al Dl aiuti che puntava a bloccare la costruzione dell’annunciato termovalorizzatore di Roma. Nella proposta di modifica si faceva anche riferimento, ha sottolineato il capogruppo M5S, Davide Crippa, in dissenso con il resto della maggioranza, al Piano di gestione dei rifiuti adottati dalla Regione Lazio, orientato al progressivo superamento degli impianti di termovalorizzatori. La proposta di modifica mirava a limitare i poteri nella gestione dei rifiuti del sindaco di Roma, in veste di commissario per il Giubileo, in modo da ostacolare la realizzazione del termovalorizzatore. Nell’emendamento del M5s il piano di gestione dei rifiuti del sindaco, Roberto Gualtieri (Pd), era vincolato agli obiettivi del Pnrr (cioè all’economia circolare).

Fisco: verso rate più facili su cartelle fino a 120mila euro

Rendere più facile la rateizzazione dei debiti con il fisco è invece l’obiettivo di un emendamento al dl aiuti che ha il parere favorevole di governo e relatori. La proposta dovrebbe essere approvata dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Con la modifica si punta a far salire da 60mila a 120mila euro il limite delle cartelle per cui sia possibile chiedere il pagamento in 10 anni, vale a dire 72 rate, senza che si debba «documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà». Sale da cinque a otto il numero di rate non pagate dopo le quali si decade dal piano di rateizzazione, che non può essere rinnovato.

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Decreto in Aula il 4 luglio

Il decreto legge è atteso lunedì 4 luglio dall’Assemblea di Montecitorio per l’avvio della discussione generale. Il provvedimento va convertito in legge entro il 16 luglio e dovrà essere esaminato anche dal Senato.

M5S: noi coerenti contro inceneritori

«Oggi il MoVimento 5 Stelle ha espresso un voto coerente contro l’inceneritore di Roma. Lo stesso non si può dire del Partito democratico, che dicendo sì ai poteri commissariali per realizzare l’impianto contraddice la posizione espressa dalla Regione Lazio guidata dal suo ex segretario. Una contraddizione surreale!» è stato il commento del capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera Davide Crippa. «Altra assurdità è la promessa, ovviamente destituita di ogni fondamento, di realizzare l’impianto entro il Giubileo 2025 - aggiunge Crippa -. I tempi di realizzazione di questi impianti sono ben più lunghi e lo sarebbero ancor più in questa fase, in cui le consegne di tutte le componenti impiantistiche fanno registrare ritardi mostruosi. Un inceneritore non si realizza montando una scatola di mattoncini Lego comprata nel negozio sotto casa».

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