Decreto lavoro in vigore. «Sì» ad altri 4 miliardi per ridurre le tasse
Il decreto in vigore da venerdì 5 maggio. Il provvedimento prevede tra l’altro il taglio del cuneo fino a 7 punti per i redditi più bassi da luglio a dicembre e bonus aziendali (fringe benefits) non tassati fino ai 3 mila per i lavoratori con figli. Con la fine a dicembre del RdC, fa il suo esordio l'Assegno di inclusione da gennaio 2024 per le famiglie con disabili, minori o ultra-sessantenni. Mentre parte da settembre il Supporto per la formazione e il lavoro, il nuovo strumento di attivazione al lavoro
I punti chiave
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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto lavoro approvato il 1° maggio dal consiglio dei ministri. Il decreto entra in vigore venerdì 5 maggio. Il provvedimento, che conta 45 articoli, prevede tra l’altro il taglio del cuneo fino a 7 punti per i redditi più bassi da luglio a dicembre e bonus aziendali (fringe benefits), compresi i rimborsi per le bollette, non tassati fino ai 3 mila per i lavoratori con figli. Con la fine a dicembre del RdC, fa il suo esordio l'Assegno di inclusione da gennaio 2024 per le famiglie con disabili, minori o ultra-sessantenni. Mentre parte da settembre parte il Supporto per la formazione e il lavoro, il nuovo strumento di attivazione al lavoro. Prevista anche una maggiore flessibilità per i contratti a termine e un tetto più alto ai voucher per congressi, fiere e parchi divertimento.
Al Fondo per ridurre le tasse altri 4 miliardi
Tra le ultime novità, viene incrementata di 4,064 miliardi per il 2024 la dotazione del Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Lo prevede il decreto lavoro pubblicato in Gazzetta
733mila nuclei beneficiari Assegno inclusione nel 2024
Saranno 733mila i nuclei beneficiari dell’Assegno di inclusione, il nuovo strumento che sostituirà dal 2024 il Reddito di cittadinanza, per un costo stimato per il prossimo anno in 5,487 miliardi. Lo quantifica la Relazione tecnica al decreto Lavoro, appena pubblicato in Gazzetta. Il numero dei nuclei beneficiari sale progressivamente nel decennio, fino ad arrivare a 808 mila per un costo 6,053 miliardi nel 2033. La Relazione spiega che per la quantificazione degli oneri «si è tenuto conto dei tassi di ingresso e uscita sperimentati nell'analisi dell'andamento dei nuclei percettori del Reddito di cittadinanza e delle variabili demografiche».
Attese 18 mila assunzioni fisse e 47 mila a tempo
A valere su questa platea si ipotizza un numero di assunzioni pari a 18mila l’anno per i contratti a tempo indeterminato e 47mila l’anno per i contratti a tempo determinato e stagionali, con un costo per l’esonero contributivo previsto che va da 78,3 milioni nel 2024 a 119,4 milioni nel 2033.
Con ’Supporto’ 80mila assunzioni in 2024, poi 19mila annue
Il Supporto per la formazione e il lavoro, il nuovo strumento di attivazione al lavoro che partirà a settembre, riguarderà 175 mila beneficiari nel 2023 (per una spesa di 112,5 milioni), che saliranno a 322 mila il prossimo anno (costo 1,354 miliardi). Lo prevede la Relazione tecnica del decreto Lavoro, stimando una progressiva flessione dal 2025 (284 mila beneficiari) al 2033 (133 mila). Per calcolare gli oneri dell'esonero contributivo previsto per chi assume percettori del ’Supporto’, si ipotizza, nel 2024, un numero di assunzioni pari a 25 mila per i contratti a tempo indeterminato e 55 mila per i contratti a tempo determinato e stagionali, che dal 2025 diventano seimila e 13 mila rispettivamente
Per Alitalia no proroga Cig, proventi per liquidazione aiuti Stato
Nel testo definitivo del Dl lavoro, pubblicato in Gazzetta ufficiale e in vigore da oggi, non è più contenuto l’articolo, presente nella bozza, con lo stanziamento per la proroga di altri sei mesi della cig straordinaria per i lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria, in scadenza il 31 dicembre 2023 ed estesa fino al 30 giugno 2024.L’articolo 31 nella versione definitiva del decreto prevede che i «proventi, al netto dei costi di compimento della liquidazione e degli oneri di struttura, gestione e funzionamento dell’amministrazione straordinaria, nonché del pagamento dei crediti prededucibili dell’Erario e degli enti di previdenza e assistenza sociale, dei crediti prededucibili oggetto di transazione ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs. 8 luglio 1999 n. 270 e dell’indennizzo ai titolari di titoli di viaggio, di voucher o analoghi titoli emessi dall’amministrazione straordinaria di cui al comma 9, fatti salvi gli effetti del comma 6 del presente articolo, sono prioritariamente destinati al soddisfacimento in prededuzione dei crediti verso lo Stato, ivi inclusi i crediti da recupero di aiuti di Stato dichiarati illegittimi dalla Commissione europea»
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