Decreto migranti, dalla stretta sulla protezione speciale ai nuovi flussi: ecco le novità
Decreto migranti / Ricorsi su protezione, ok governo a correzioni
Dopo il via libera definitivo al decreto immigrazione, è già in vista un intervento per correggerlo. Il governo ha reso parere favorevole a un ordine del giorno sul dl migranti. L’Odg impegna l’esecutivo a una correzione dell’articolo 7 ter del provvedimento per la parte che riguarda i ricorsi in caso di inammissibilità della richiesta di protezione internazionale. Come segnalato il 26 aprile dal Comitato per la legislazione di Montecitorio, l'articolo 7 ter, comma 1, lettera d), che circoscrive alle sole decisioni di rigetto delle domande da parte delle commissioni territoriali (ex articolo 32 del Dlgs 25/2008) il diritto del migrante di impugnarle ricorrendo al giudice ordinario, escludendo le dichiarazioni di inammissibilità (ex articolo 29 del medesimo Dlgs), contrasta con una disposizione europea (articolo 46 della direttiva 2013/33/Ce, recepita dal Dlgs 142/2015, che ha modificato a sua volta il decreto legislativo del 2008). Stando alla direttiva, gli Stati membri devono garantire il diritto del richiedente protezione internazionale a ricorrere anche in caso di domande giudicate inammissibili. La correzione dovrebbe arrivare con un provvedimento ad hoc, senza dunque modificare ancora il provvedimento, che ha ottenuto il via libera definitivo dalla Camera.