Decreto Ucraina: dall’inviato speciale ai fondi per i minori, le richieste dei partiti
Leu prevede un Piano straordinario di interventi in campo energetico per nuovi impianti a fonte rinnovabile
di An.Mari.
2' di lettura
Sono circa 120 gli emendamenti presentati al decreto legge Ucraina, in discussione nelle commissioni Esteri e Difesa del Senato. Sono stati depositati anche sette ordini del giorno. Fra le proposte, anche quella della Lega per la nomina di un Inviato speciale per l’Ucraina, per “consentire una più efficace partecipazione italiana ai negoziati internazionali relativi alla situazione in Ucraina”. Mentre un emendamento di Leu prevede un Piano straordinario di interventi in campo energetico, con un Commissario straordinario per l’autorizzazione, in via d’urgenza, entro il 30 giugno, di almeno 60 gigawatt di impianti a fonte rinnovabile da realizzare entro due anni dalla data di rilascio dell’autorizzazione.
Testo da convertire in legge entro il 26 aprile
Il decreto legge Ucraina, è già stato approvato dalla Camera. In caso di Modifiche del Senato dovrà poi tornare a Montecitorio per l’ok definitivo. Il testo dovrà essere convertito in legge entro il 26 aprile, pena la sua decadenza
Accoglienza dei minori
Forza Italia, Pd, M5s, Leu, Italia viva e Autonomie, chiedono un fondo da 36,5 milioni di euro per il 2022 per l’accoglienza e l’assistenza dei minori ucraini non accompagnati. La Lega propone lo stanziamento di una quota (40 milioni per quest’anno e 40 per il 2023) del Fondo per l’accoglienza dei minori non accompagnati istituito presso il Ministero dell’interno, risorse con cui ogni mese il Viminale dovrebbe rimborsare i Comuni delle spese sostenute per l’affidamento dei piccoli a comunità di tipo familiare o istituti di assistenza.
Più risorse per la difesa
Sempre per far fronte all’accoglienza dei profughi dall’Ucraina, FI e Lega propongono di raddoppiare da 3mila a 6mila il numero di nuovi posti da attivare nel Sistema di accoglienza e integrazione. Fra gli emendamenti di FdI, uno prevede l’incremento di 500 milioni di euro del fondo per le esigenze di Difesa nazionale, e un altro l’autorizzazione fino al 31 dicembre alla cessione di giubbotti antiproiettile ed elmetti a giornalisti e fotoreporter inviati in Ucraina.
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