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Delega fiscale, ai dipendenti meno tasse su tredicesime. Ritirato emendamento su stretta cannabis

Depositato un altro emendamento della Lega per la riduzione della ritenuta di acconto e la rateizzazione delle imposte e, in particolare, del maxi acconto annuale delle imposte di novembre

Delega fiscale, il convegno degli esperti

4' di lettura

È stato ritirato, secondo quanto si apprende, l’emendamento del governo alla delega fiscale, depositato ieri in commissione Finanze della Camera, che prevedeva una stretta sulla canapa coltivata da usare per prodotti da fumo o inalazione, che prevedeva tra l’altro l’istituzione di un regime di tassazione, un regime autorizzatorio per la commercializzazione e il divieto di vendita ai minorenni.

Ok al Garante nazionale del contribuente

Arriva il Garante nazionale del contribuente. Con un emendamento alla delega fiscale approvato ieri sera in commissione Finanze alla Camera viene introdotta l’indicazione di «prevedere l’istituzione e la definizione dei compiti del Garante nazionale del contribuente, quale organo monocratico con incarico di durata quadriennale, rinnovabile una sola volta, e la contestuale soppressione del Garante del contribuente, operante presso ogni direzione delle entrate regionale e delle province autonome, e assicurando la complessiva invarianza degli oneri finanziari».

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Ai dipendenti meno tasse su tredicesime

Meno tasse sulle tredicesime per i dipendenti. Lo prevede un emendamento del governo alla delega fiscale che mette in stand by la flat tax incrementale per i dipendenti. Il comma che la prevedeva viene infatti sostituito con «l’applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito di un’imposta sostitutiva Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata sui premi di produttività, sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima». Per il regime incrementale resta ferma «la complessiva valutazione, anche a fini prospettici».

Verso acconti e saldi Irpef a rate per gli autonomi

Una periodicità mensile per il versamento degli acconti e dei saldi delle tasse per autonomi e professionisti. Lo prevede un emendamento dei relatori alla delega fiscale. La modifica riguarda le «modalità di versamento dell’Irpef dovuta dai lavoratori autonomi, dagli imprenditori individuali e da tutti i contribuenti cui si applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale». Si prevede, «mantenendo l’attuale sistema di calcolo del saldo e degli acconti anche previsionale, senza penalizzazioni per i contribuenti», «una più equa distribuzione» delle tasse «anche attraverso un meccanismo di progressiva introduzione della periodicità mensile degli acconti e dei saldi e l’eventuale riduzione della ritenuta d’acconto». L’intervento è «senza maggiori oneri»

Gusmeroli (Lega): depositato emendamento rateizzazione acconto novembre

«Dopo quasi tre anni di intensa battaglia condotta da me e dalla Lega ho depositato, come relatore, un emendamento alla delega fiscale per la riduzione della ritenuta di acconto e la rateizzazione delle imposte e, in particolare, del maxi acconto annuale delle imposte di novembre». Lo riferisce Alberto Gusmeroli, responsabile unità Fisco del dipartimento Economia della Lega, nonché co-relatore del testo di delega fiscale la cui votazione è iniziata oggi in commissione Finanze. «Non cambieranno le modalità di calcolo anche previsionale, ma le imposte si potranno pagare tutte ratealmente. Basta con le tasse pagate in anticipo. Questo è un risultato importantissimo: da sempre, infatti, come Lega chiediamo che il pagamento delle tasse avvenga a consuntivo, e non come da cinquant'anni in anticipo. Ciò garantirà una più equa distribuzione temporale del carico fiscale in linea con gli incassi del contribuente».

Gdf in campo per piani controllo su gioco illegale

Il coinvolgimento della Guardia di finanza nella definizione dei piano di controllo per il contrasto alla pratica del gioco illecito. Lo prevede un emendamento del governo alla delega fiscale depositato stamattina in commissione Finanze alla Camera. La modifica prevede che la definizione, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, su proposta dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, di piani annuali di controlli volti al contrasto della pratica del gioco, sia fatta «di concerto con il Comando generale della Guardia di finanza». L’obiettivo, si spiega nella relazione illustrativa, è di «assicurare il più efficace coordinamento delle attività di controllo del settore» e di «garantire incisività al dispositivo di contrasto, orientandolo - grazie al valore aggiunto» della Gdf - «sui soggetti connotati da un elevato pericolo di pericolosità economico-finanziaria»

Cantiere fisco, ipotesi abolizione superbollo e ritenuta dimezzata

Altre novità che potrebbero prendere forma con la nuova riforma del fisco sono l’abolizione delle microtasse a partire dal superbollo e la ritenuta d’acconto dimezzata. La maggioranza punta ad inserirle nella delega fiscale entrata nel vivo, con l’avvio in commissione alla Camera delle votazioni sugli emendamenti (solo i segnalati del centrodestra sono circa 110-120). E la volontà precisa di destinare tutto ciò che si recupera dall’evasione alla diminuzione della pressione fiscale.

Le altre proposte della Lega

Tra le proposte depositate dalla Lega figurano l’estensione della mini flat tax per gli autonomi anche alle associazioni professionali e società di professionisti composte da under35, l’utilizzo del modello F24 come mezzo di pagamento unico per tutti i versamenti, la graduale abolizione dello split payment, del reverse charge e della normativa sulle società di comodo, il depotenziamento (compresa l’abolizione) della Tobin tax, l’imposta sulle transazioni finanziarie. Le modifiche chieste dalle opposizioni vanno dall’abolizione della flat tax (lo chiede +Europa) alla proposta (presentata da Iv) di Iva agevolata per gli interventi di messa in sicurezza del territorio da frane e alluvioni.

Obiettivo del governo chiudere l’esame del ddl entro l’estate

Molte le modifiche, presentate un po’ da tutti i partiti, che vanno incontro alle richieste dei commercialisti: dall’istituzione del Garante nazionale del contribuente, alla richiesta di abrogazione del contributo per l’ammissibilità delle istanze di interpello. «C’è una gran voglia di semplificare il fisco, ridurre la pressione fiscale e riequilibrare il rapporto tra cittadino e fisco», spiega il relatore del provvedimento, Alberto Gusmeroli (Lega), assicurando che in commissione si lavorerà con uno spirito «assolutamente costruttivo: siamo aperti a proposte migliorative anche dell’opposizione». L’obiettivo del governo è chiudere l’esame del ddl entro l’estate, così da poter avviare le prime misure nel 2024.

Punto di partenza la riforma dell’Irpef

Lo ha ripetuto nei giorni scorsi il viceministro all’Economia Maurizio Leo. «Lavoreremo intensamente per chiudere il testo che dovrà essere approvato prima della fine dell’estate, in modo da poter partire a gennaio con i primi decreti» attuativi. Il punto di partenza sarà la riforma dell’Irpef, con il passaggio da 4 a tre aliquote. «Compatibilmente con le risorse» ripete cauto il viceministro Leo. La strada invece è già tracciata: l’idea, ha spiegato recentemente la premier Giorgia Meloni al tavolo con i sindacati, è di «ampliare sensibilmente lo scaglione più basso per ricomprendervi molti più lavoratori»

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