Denatalità, dal quoziente familiare agli sgravi per chi assume madri: ecco le misure allo studio del governo
Il record negativo del 2022 di 393mila nuovi nati è destinato a peggiorare quest’anno. Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo intervenendo al Meeting di Rimini ha anche annunciato provvedimenti per aiutare le famiglie che hanno 3 figli. La ministra per la Famiglia Eugenia Roccella: vogliamo aumentare l’assegno unico
di Andrea Gagliardi
I punti chiave
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L’Italia si avvia a un nuovo record negativo di nascite. Illustrando alcune statistiche sull’andamento delle nascite in Italia dall’unità nazionale ad oggi, l’ex presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo ha evidenziato come si assista ad un «crollo drastico dal 2008 fino a 393mila nati nel 2022: sono 9 anni che ogni anno facciamo il record della più bassa natalità di sempre nella storia del nostro paese. I primi 5 mesi del 2023 sono ancora più bassi, la variazione è circa 1,5%, rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente: quindi il record del 2022, 393mila nuovi nati, siamo destinati a migliorarlo al ribasso». Nei primi 5 mesi del 2023 i nati sono stati solo 148.249 contro i 150.315 del 2022.
Mantovano, natalità è sfida più importante per il governo
E il tema della natalità viene non a caso messo al centro dell’azione dell’esecutivo. «Per il governo, per tutto il governo, la sfida più importante è quella della natalità: lo è più dell’approvvigionamento energetico e delle migrazioni. Un corpo sociale che rinuncia a mettere al mondo bambini non ha speranza nel futuro. La sfida va affrontata in modo serio e per tappe che metta da parte slogan facili» ha detto al Meeting di Cl il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, secondo cui «il crollo demografico è l’elemento di maggiore crisi dell’Italia di oggi».
Leo: natalità fondamentale, aiuteremo famiglie con 3 figli
«E per questo dovremo cercare di individuare delle risorse per sostenere le famiglie, soprattutto quelle che mettono la mondo figli e quelle che hanno più figli. Dovremo fare in modo di aiutare le famiglie che hanno 3 figli, che non sono numerosissime (poco più di 900mila nel 2021, secondo i dati Istat, cioè il 3,4% delle famiglie; mentre considerando le famiglie con 3 o più figli si sale a 1,22 milioni, ndr). Quindi da questo punto di vista si può ritenere che l’impegno non sia eccessivamente oneroso» gli ha fatto eco il viceministro dell’Economia Maurizio Leo sempre intervenendo al Meeting di Rimini.
Ipotesi quoziente familiare e benefici chi assume mamme
Non solo. Tra le possibili misure a favore della famiglia allo studio del governo ci sono il quoziente familiare (un metodo di calcolo delle imposte mediante il quale l’imposta dovuta è calcolata in relazione ad un coefficiente determinato prendendo in considerazione il reddito complessivo della famiglia ed il numero dei suoi componenti, ndr) e benefici per le imprese che assumono donne con figli. Sul tema della tassazione delle famiglie, si può «valutare l’ipotesi del quoziente familiare, tuttavia per farlo dovremo tenere conto delle risorse che si possono mettere a terra per favorire questo tipo di intervento». «Un altro intervento - ha aggiunto Leo - è legato alle misure a favore delle imprese attraverso le forme di detassazione, sul modello dello slogan ’chi assume meno paga’: quindi «ridurre il carico fiscale dell'imposta sul reddito delle società per dare dei benefici aggiuntivi soprattutto alle mamme. Quindi dare ulteriori benefici alle imprese che assumono delle donne che hanno nuclei familiari abbastanza consistenti».
Roccella: il governo difende l’assegno unico
«Questo governo difende l’assegno unico malgrado sia sotto proceduta di infrazione europea» ha aggiunto al Meeting di Cl la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella. «Intendiamo aumentarlo», ha aggiunto, promettendo «una azione di governo incisiva, trasversale e compatta, ed auspicando anche «un coinvolgimento delle aziende, degli enti locali e di tutti i soggetti in campo. Solo se riusciremo ad avere la sussidiarietà fermeremo l’inverno demografico», ha concluso, annunciando che nella prossima Manovra proporrà “contributi per il secondo figlio.
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