Descalzi: sostenibilità garantisce successo al business, cammino irreversibile
"Siamo ancora più determinati dopo il Covid-19" dice l'ad di Eni, Claudio Descalzi, nel suo intervento per il primo numero di SustainEconomy24, report di Radiocor e Luiss Business School.
di Alessandra Capozzi
4' di lettura
«Il mondo intero sta vivendo un periodo di forte cambiamento, e in particolare l'industria dell'energia ha davanti a sé grandi sfide che cambieranno la sua fisionomia nel lungo termine. Chi riuscirà a costruire una strategia industriale sostenibile non solo dal punto di vista economico e finanziario, ma anche ambientale, riducendo drasticamente le proprie emissioni e quelle dei propri prodotti, garantirà il successo a lungo termine del proprio business».
L'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi non ha mai nascosto il valore che attribuisce alle sostenibilità nella strategia e nel futuro del gruppo. «Una strategia industriale sostenibile che può essere garanzia di successo del business» evidenzia con il suo intervento per SustainEconomy24, il primo numero del report de Il Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School dedicato alla sostenibilità. Un «cammino irreversibile» lo definisce su cui il gruppo è ancora più determinato dopo l'emergenza coronavirus.
Cammino irreversibile, dopo Covid ancora più determinati
«E' con questo spirito che in Eni sei anni fa abbiamo iniziato una trasformazione che ci porterà a una profonda evoluzione delle nostre attività e a una sostanziale riduzione delle emissioni a effetto serra, entro il 2050. L'emergenza sanitaria causata dal Covid-19, che ha colpito duramente con impatti drammatici per la salute, l'occupazione e l'economia, ci rende ancora più determinati nei nostro obiettivo: un cammino irreversibile che ci porterà a diventare una compagnia leader nella produzione e vendita di prodotti energetici decarbonizzati» evidenzia Descalzi. Che scrive: «Il cambiamento climatico impone a,Governi, organizzazioni internazionali e della società civile, e mondo imprenditoriale di agire insieme, con obiettivi chiari per ridurre l'impatto carbonico. Allo stesso tempo, dobbiamo lavorare insieme per garantire accesso ad un'energia sostenibile per una popolazione in crescita, riducendo le differenze economiche e sociali a livello globale. Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite sono un riferimento centrale per trasformare queste sfide in opportunità, ancor più in un momento di acuta incertezza come quello attuale. E' fondamentale mantenere la barra dritta verso gli obiettivi di lungo termine, che per noi significa la consapevolezza di voler contribuire alle sfide di una transizione energetica equa, mettendo in campo tutte le nostre risorse, contando sulle nostre competenze e la nostra passione. Per questo già lo scorso anno abbiamo adottato una nuova Mission aziendale che fa propri gli SDGs delle Nazioni Unite, codificando al massimo livello una direzione intrapresa negli ultimi sei anni, con un nuovo modello di business grazie al quale temi come la decarbonizzazione, la sostenibilità e l'economia circolare sono diventati parte integrante di ogni nostra attività».
La nuova organizzazione aziendale rispecchia la svolta storica
«Queste iniziative - sostiene Descalzi - hanno posto le basi per la nostra strategia a lungo termine che disegna l'evoluzione di Eni nei prossimi 30 anni, coniugando le necessità di continuo sviluppo in un mercato dell'energia in forte evoluzione con una significativa riduzione dell'impronta carbonica del portafoglio, sempre con l'obiettivo di ricercare la massima efficienza in ogni processo. La nuova organizzazione aziendale appena lanciata rispecchia la svolta storica che Eni sta intraprendendo, forte del valore delle proprie persone. Grazie al lavoro che abbiamo già intrapreso, oggi siamo in grado di massimizzare le opportunità di mercato, accelerando il nostro percorso di trasformazione e facendo leva sull'integrazione dei business» prosegue il numero uno di Eni.
La nuova Eni sarà più orientata verso il cliente e venderà solo prodotti decarbonizzati: prodotti verdi da fonti rinnovabili pure, prodotti blu da gas decarbonizzati e prodotti bio dalle nostre bioraffinerie o direttamente dall'agricoltura. «Questo significa - afferma Descalzi - che i nostri clienti non dovranno preoccuparsi della loro impronta carbonica quando acquisteranno i nostri prodotti, perché ce ne saremo già occupati noi».
Descalzi conferma gli impegni. «L'evoluzione e la trasformazione del nostro portafoglio ci porteranno a ridurre le emissioni di gas serra dell'80% entro il 2050, rispetto al 2018. Per apprezzare l'importanza di tale impatto, è fondamentale comprendere l'approccio globale che abbiamo adottato per tenere conto delle emissioni di gas serra. Un approccio distintivo di Eni perché, nel contabilizzare le emissioni, teniamo conto di tutte quelle derivanti dai prodotti energetici da noi commercializzati, siano essi di nostra produzione o acquistati da terzi. Questa strategia, che ci permetterà di guidare la transizione energetica, è stata riconosciuta da osservatori esterni tra le più ambiziose nel settore. Il fatto che la strategia contenga anche milestone intermedie rende il percorso particolarmente solido».
La nuova Eni, sostiene l’amministratore delegato é in realtà, in parte già presente: «Abbiamo di recente annunciato un significativo investimento in energia eolica in Italia, le nostre bioraffinerie sono già operative da tempo (offrendo un tasso di rendimento del 15%) e abbiamo aperto lo scorso anno un progetto pilota di conversione dei rifiuti solidi urbani in bio-olio.Abbiamo inoltre recentemente inaugurato HPC5, il nostro supercomputer (più potente al mondo in campo industriale) che velocizzerà la ricerca sulle energie di domani e testimonia quanto sia importante investire in innovazione e tecnologia nell'ottica di decarbonizzazione».
Innovazione paragonabile all'esplorazione, fondamentali le persone
L'innovazione, racconta ancora Descalzi, è stata e sarà fondamentale «per raggiungere i nostri obiettivi e continuerà a supportare le nostre ambizioni. Per noi è paragonabile all'esplorazione: troviamo risorse, in questo caso nuovi brevetti, che trasformiamo rapidamente in tecnologie operative. La chiave del successo però sono le nostre persone. Non a caso la nostra mission fa esplicito riferimento al valore della diversità, dell'inclusione e dell'integrazione. Le persone hanno un ruolo fondamentale nel portare avanti qualsiasi iniziativa di cambiamento e la loro motivazione, intraprendenza e determinazione sono la nostra forza principale. Per questo abbiamo creato una nuova struttura aziendale che darà vita alla nostra strategia a lungo termine: stiamo mettendo le nostre persone nei posti giusti per realizzarla».
(Il Sole 24 Ore- Radiocor)
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