Societa

Design, la rivincita del Libano

di Marco Sammicheli

Khalil Khouri_The scooter gang somewhere in Mount Lebanon early 1950's

2' di lettura

Khalil Khoury è considerato il padre dell'architettura contemporanea libanese. Fondò lo studio con il fratello Georges. Insieme hanno realizzato alcuni dei più iconici edifici di Beirut così come arredi e oggetti di design che hanno non solo ispirato generazioni di studenti e professionisti ma soprattutto hanno contribuito a creare un paesaggio di architetture brutaliste che oggi fanno della capitale libanese uno dei luoghi più curiosi e affascinanti del Medio Oriente. Alla sua opera è dedicata una piccola ma intensa mostra, A Khalil Khoury showcase, curata dal figlio Bernard - anche lui architetto e designer particolarmente noto per aver concepito case, discoteche e locali notturni in cui dominano forme introverse, bizzarre e quasi sempre dal colore nero.

I Progetti di Khalil Khoury

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La mostra è allestita negli spazi del museo Sursock fino al 28 dicembre. La curatela favorisce un racconto intimo e inedito di Khalil Khoury dove accanto a modelli, schizzi di progetto e oggetti sono esposte pitture, caricature e fotografie che mettono in luce le passioni e gli interessi di un architetto che ha disegnato chiese, alberghi, residenze e uffici. La figura femminile è stata ispiratrice e motore del suo linguaggio compositivo che era sollecitato da altre curiosità e compentenze come l'ingegneria aereonautica, l'arte contemporanea e la caccia. Estimatore di Le Corbusier e definito “monsieur béton brut”, Khoury ha utilizzato in maniera convinta il cemento armato a vista cercando di superare la tradizione vernacolare che aveva contraddistinto il contesto libanese fino agli anni Sessanta del secolo scorso. Insieme al fratello Georges, poco prima della guerra civile, Khalil Khoury ha progettato nel centro di Beirut il cosiddetto Interdesign Building, un'architettura compatta all'esterno ¬– torre, bunker e capsula – ma che poi si snoda in interni liberi e destinati all'esposizione di pezzi di design. La mostra è organizzata nell'ambito della quarta edizione di House of Today, la biennale di design di Beirut fondata e organizzata dalla mecenate Cherine Magraby Tayeb.

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La piattaforma ha il pregio di valorizzare e portare all'attenzione del pubblico internazionale giovani designer e ricercatori libanesi di grande talento. Tra questi Ala Tannir, oggi assistant curator di Paola Antonelli al MoMA di New York e nel team della XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano; Salim Al Kadi, architetto e fondatore di Sigil collective; Roula Salamoun, product designer. La mostra al Sursock approfondisce un lato meno noto di Khoury e lo fa attraverso lo sguardo del figlio Bernard che ne fu discepolo ribelle e che deve al padre i segreti di un mestiere capace di influenzare la vita delle persone. Le visioni dell'architettura e del design contemporaneo oggi passano dal Libano e in particolare da Beirut. Lo dimostra anche la recentissima scelta di Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, che ha incaricato l'architetto libanese Hashim Sarkis di curare la Biennale di Architettura del 2020.

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