Di Maio accusa Pd-Fi: «Fanno terrorismo mediatico». Salvini: andiamo fino in fondo
di Redazione Roma
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Non si placa lo scontro politico sulla Nota di aggiornamento al Def presentata giovedì scorso dal Governo che porta il deficit-Pil al 2,4 per cento. E alla vigilia della riapertura - domani - dei mercati, il capo politico M5S Luigi Di Maio interviene per accusare Pd e Forza Italia di fare terrorismo mediatico. Mentre il leader della Lega Matteo Salvini è categorico: «Una correzione alla manovra? Noi ascoltiamo tutti ma il Parlamento è sovrano. C’è un governo che rappresenta la maggioranza degli italiani e noi siamo convinti delle nostre scelte quindi andremo fino in fondo».
Di Maio: benefici nostra manovra anche a chi protesta
«In Italia c’è un governo che ha il consenso popolare più alto d’Europa e che fa gli interessi del Paese», ha detto Di Maio. Poi ha attaccato duramente l’opposizione: «Pd e Forza Italia non riescono a fare un’opposizione politica e quindi con i loro giornali creano terrorismo mediatico per far schizzare lo spread sperando in un altro colpo di stato finanziario. Ma nonostante il loro cinico impegno lo spread non è schizzato perché gli investitori tutto questo lo sanno. C’è chi scende in piazza – ha aggiunto – per protestare contro il reddito e le pensioni di cittadinanza, è legittimo, però tutti devono sapere che anche chi ha votato quei partiti che scendono in piazza se ne avrà diritto sarà destinatario del reddito o della pensione». In serata, poi, nella sua intervista a “Non è l’arena” su La7, ha attaccato il Pd: «I governi Letta, Renzi e Gentiloni hanno fatto 192 miliardi di euro di debiti ora questi rompono perché con 10 miliardi possiamo mandare in pensione un po’ di gente e dare lavoro a chi sta nel letto in depressione?».
La stretta di mano Salvini-Mattarella
L’uscita di Di Maio sul blog arriva all’indomani del monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva fatto un richiamo sulla necessità di mantenere i conti pubblici in ordine. E questa mattina stretta di mano tra Sergio Mattarella e Matteo Salvini ad Ostia, dove entrambi hanno partecipato alla celebrazione per i 50 anni della fondazione del’'associazione nazionale Polizia di Stato. Il vicepremier ha detto: «Le parole di Mattarella sulla manovra? Rispettiamo e rispetteremo tutto quello che prevedono tutte le carte. Ho detto che può star tranquillo, che puntiamo alla crescita, a far star meglio i nostri figli».
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Salvini: sulla manovra andiamo avanti
Lasciando la festa della Polizia Salvini ha aggiunto ancora: «Lo ripeto al presidente Mattarella, agli analisti finanziari e ai burocrati di Bruxelles: stiano tranquilli io voglio lasciare ai miei figli un’Italia migliore, non un’Italia indebitata». Sulle indiscrezioni in merito a possibili dimissioni del ministro dell’Economia Giovanni Tria ha detto: «Certo che resta». Quanto a possibili correzioni al Def lasciate intravedere dal sottosegretario a Palazzo Chigi Giancarlo Giorgetti, Salvini la pensa così: «Lo spread ce lo mangiamo a colazione. Le risorse che mancano alla manovra le troveremo con la crescita. C’è un governo che rappresenta la maggioranza degli italiani e noi siamo convinti delle nostre scelte, quindi andremo fino in fondo. ».
Le accuse di Di Maio sul deficit
«Tutti i giornali di partito - scrive ancora Di Maio sul blog - hanno dichiarato guerra alla “Manovra del Popolo” perché fissa il deficit per il prossimo anno al 2,4%. Il Pd nel 2014 ha fissato il deficit al 3%, nel 2015 al 2,6%, nel 2016 al 2,5%, nel 2017 al 2,4% e l’anno scorso al 2%. Nessuno ha mai fiatato nonostante questo deficit non sia servito a nulla perché i governi del Pd non hanno fatto deficit per i cittadini, ma per i loro interessi e mancette elettorali».
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