Chiesto risarcimento

Dieselgate, multa da 1 miliardo a Daimler, Bmw, Volkswagen e Porsche

Le quattro aziende si sarebbero accordate per non farsi concorrenza sulle tecnologie di controllo dell’inquinamento

Dieselgate, VW pretende risarcimenti dai due ex Ceo

2' di lettura

La Commissione europea ha inflitto una multa da 1 miliardo di dollari a quattro produttori automobilistici tedeschi (Daimler, Bmw, Volkswagen e Porsche), accusandoli di essersi coalizzati per limitare lo sviluppo e la produzione di sistemi di controllo delle emissioni per vetture. È la prima volta che la Commissione impone una multa per collusione per aver arginato l’uso di nuove tecnologie, invece che per il più “classico” accordo sui prezzi. La vicepresidente della Commissione e numero uno dell’antitrust Ue, Margrethe Vestager, ha dichiarato che le aziende avrebbero evitato la concorrenza e negato ai consumatori la chance di acquistare vetture meno inquinanti.

L’azione legale dei clienti Daimler

La multa della Commissione arriva a margine di nuovi sviluppi legali nel cosiddetto dieselgate, lo scandalo sulle emissioni truccate che ha colpito al cuore l’industria europea. L’associazione per i diritti dei consumatori tedeschi VZBV ha promosso un’azione collettiva legale contro Daimler, presentando denuncia alla corte d’appello di Stoccarda, nell’ambito del cosiddetto dieselgate. Obiettivo dell’organizzazione è ottenere il risarcimento danni per gli acquirenti di modelli Mercedes a causa della manipolazione dei dati sui gas di scarico rilevata alcuni veicoli poi ritirati.

Loading...

«Chi è stato danneggiato saprà con certezza se Daimler avesse deliberatamente installato dei dispositivi (per la manipolazione dei risultati, ndr) in diversi modelli» ha dichiarato il presidente dell’associazione, Klaus Mueller. «Nonostante i richiami, Daimler nega di avere deliberatamente manipolato le emissioni delle sue vetture. La Corte d’appello di Stoccarda dovrebbe pronunciarsi su questo. Porterebbe chiarezza legale a molti consumatori che sono stati colpiti».

Daimler ha replicato che l’azione legale è «senza basi» e che contesterà il caso sollevato dell’associazione. La VZBV stima che a oggi circa 254mila vetture siano state richiamate in Germania. I richiami sono stati ingiunti nel 2018 e l’associazione ha iniziato a organizzare la sua azione prima che la perseguibilità legale di Daimler scadesse dopo una finestra di tre anni. L’azienda ribadisce di aver agito correttamente in un episodio dello scandalo costato, solo alla rivale Volkswagen, oltre 32 miliardi di euro fra rimborsi, multe e costi legali.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti