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Dietrofront, per i musei Ad Arte non sarà l’esclusivo canale di biglietteria

Una nuova comunicazione della DG Musei chiarisce che la piattaforma online del Ministero della Cultura va a integrare un’enorme lacuna: su 498 luoghi della cultura solo 75 sono gestiti da un concessionario. Così chi non ha biglietteria avrà un canale digitale, aperto anche a tutti gli altri

di Marilena Pirrelli

3' di lettura

Non è un dietrofront ma poco ci manca. Con una nuova comunicazione agli Istituti autonomi, alle Direzioni regionali dei musei e alla Direzione Musei Statali della Città di Roma, Massimo Osanna, direttore generale della Direzioni musei del Ministero della Cultura ritorna sulla comunicazione del 9 maggio scorso (prot. n. 9012) per rispondere alle richieste di chiarimenti ricevute da alcuni istituti sulla gestione della bigliettazione dei musei. La sostanza? Il Progetto AD Arte, compreso nella Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura del Pnrr, permetterà attraverso la piattaforma “la gestione di servizi di biglietteria online, colmando una enorme lacuna, se si considera che attualmente, dei 498 luoghi della cultura, solo circa 75 sono gestiti da un concessionario”. L'accesso ai luoghi della cultura, cioè il titolo di ingresso, anche gratuito, si potrà ottenere direttamente online attraverso applicazioni mobile (iOS/Android) e sito web, sfruttando i più comuni metodi di pagamento virtuale. Si ribadisce insomma che “la piattaforma non è concepita come esclusivo canale di biglietteria online ma è predisposta in modo da potersi interfacciare con altri provider di bigliettazione online per consentire ai luoghi della cultura che hanno già un concessionario e hanno in essere sistemi di e-ticketing di continuare a utilizzarli” è scritto nella comunicazione chiarendo i dubbi di molti.
Inoltre collegata alla piattaforma vi sarà una app grazie alla quale i visitatori potranno interagire con il museo prima, durante e dopo la visita e che permetterà la fruizione di contenuti accessibili di vario genere come audio e video (LIS).

Il portale unico

“L'obiettivo è quello di arrivare alla vendita quasi del tutto online dei biglietti per i musei, passando attraverso un portale unico chiamato Museitaliani- si legge nella comunicazione -. Se dunque la messa in funzione della piattaforma non comprometterà in alcun modo i rapporti in essere con concessionari già individuati grazie alle gare Consip o tramite gare autonomamente concluse da parte dei singoli Istituti, laddove questi abbiano concessioni in proroga e non abbiano ancora avviato nuove gare o non siano in procinto di avviarle si potranno giovare – anche solo temporaneamente, e comunque fino a quando non avranno individuato un nuovo concessionario - della Piattaforma AD Arte”.
Le imprese private che gestiscono i diversi servizi aggiuntivi per i luoghi della cultura potranno continuare a lavorare, nessuna interruzione unilaterale dei contratti dunque. Sarà di volta in volta ogni museo a decidere che strada imboccare per la gestione della biglietteria avendo a disposizione anche AD Arte come canale ulteriore o unico a cui affidare l’e-ticketing.

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La deadline per i concessionari in proroga

E, infine, la precisazione sul 19 maggio, data indicata nella precedente comunicazione come deadline per dare la disdetta ai concessionari in essere. “Giova precisare che l'invio della comunicazione entro il 19 maggio 2023 è rivolto esclusivamente a quegli istituti rispetto ai quali i servizi aggiuntivi e/o i servizi di biglietteria vengano attualmente erogati in forza di proroghe e/o rinnovi reiterati e l'Istituto non abbia ancora messo in campo tutte le operazioni preliminari ad una nuova gara. Il termine individuato nella comunicazione del 9 maggio, intercorrente dall'invio della comunicazione alla data di cessazione del rapporto concessorio, è pertanto soltanto indicativo e resta in capo a ciascun Istituto, che ben saprà definire tempi e modi della transizione.Con particolare riguardo agli istituti che hanno in corso rapporti concessori in procinto di giungere a conclusione, gli stessi potranno valutare, in attesa di aderire alla piattaforma e-ticketing di questa Direzione, la sussistenza delle condizioni per procedere ad una eventuale proroga tecnica delle concessioni in essere, al fine di continuare a garantire i servizi ex art. 117 Dlgs n. 42/2004”. La DG Musei dà margini di manovra agli Istituti.

Il personale fatto salvo

Per quanto riguarda poi la questione del personale, la comunicazione ribadisce “che la normativa attualmente vigente (art. 39 del decreto legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito in legge 17 novembre 2022) consente a coloro che volessero internalizzare il servizio tramite Ales s.p.a. il ricorso alla clausola sociale, che permetterà di mantenere tutti gli operatori attualmente in servizio. Infine, nel caso in cui alcuni Istituti volessero ricorrere ad affiancare alla piattaforma una concessione di servizi per avere personale destinato a tutte le attività collaterali a quelle dell'erogazione dei biglietti (ad es. servizi di accoglienza, rendicontazione contabile etc.), nulla osta ovviamente da parte di questa Direzione. L'interesse di questa Direzione Generale è garantire, senza soluzione di continuità, e con standard qualitativi elevati i servizi volti alla valorizzazione di tutti gli istituti e luoghi della cultura” conclude il direttore Osanna, facendo tirare un sospiro di sollievo a molti.

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