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Differenziata in condominio, tribunali divisi sull’identificazione del trasgressore

L'accertamento del responsabile dell'infrazione può essere effettuato solo da un pubblico ufficiale e non da un privato cittadino

di Paola Ficco

(FOTOGRAMMA)

3' di lettura

La raccolta differenziata dei rifiuti rappresenta il primo formidabile strumento per garantire la circolarità dell'economia; tuttavia, essa inizia nelle abitazioni del singolo cittadino che si impegna a selezionare le diverse frazioni dei materiali, separando in appositi contenitori organico, vetro, metalli, legno, plastica e carta.

I cassonetti

Questo consente di recuperare risorse dai rifiuti risparmiando materie prime e riducendo i rifiuti da smaltire. In alcuni Comuni, ad esempio Roma, sono presenti anche cassonetti per la raccolta dei rifiuti indifferenziati,

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Questo non significa che è possibile evitare la raccolta differenziata, ma solo che in quei cassonetti devono essere depositati quei rifiuti che non possono essere inseriti nei contenitori dedicati alle altre frazioni riciclabili (es. giocattoli rotti, compact disc o dvd, oggetti in gomma, spugne sintetiche).

Le formule applicabili nei Comuni

Tuttavia, non c'è un solo modo per fare la raccolta differenziata; infatti, si va dalla raccolta porta a porta (per esempio a Milano) alla raccolta stradale con campane e cassonetti (per esempio a. Roma) a quella mista che unisce le due modalità (per esempio a Palermo) ma c'è anche la raccolta multimateriale (che unisce nello stesso cassonetto vetro-plastica-metalli oppure carta-vetro-plastica-metalli, per esempio a Ravenna). Del resto, le caratteristiche delle città italiane sono molto diversificate e un singolo modello non può valere per tutte. Si pensi alle città d'arte, con ovvia viabilità limitata dal patrimonio culturale o addirittura a Venezia dove i rifiuti si raccolgono con le barche nei canali.

Le sanzioni amministrative

Dai primi goffi tentativi di raccolta differenziata degli ultimi anni 90 si è giunti oggi ad avere cittadini decisamente esperti nelle separazione delle varie frazioni. Se molto è dovuto sicuramente all'esperienza e all'impegno civico dei singoli o delle diverse collettività locali, molto altro è dovuto anche alla concreta possibilità di incorrere in importanti sanzioni amministrative.

L’abbandono in strada

Per chi abbandona sul suolo o nel suolo o sversa rifiuti in acque superficiali o sotterranee, l'articolo 255, Dlgs 152/2006 (“Codice ambientale”) prevede la pesante sanzione amministrativa pecuniaria dal 300 euro a 3.000 euro.L'abbandono di mozziconi dei prodotti da fumo sul suolo, nelle acque e negli scarichi è punito con la sanzione da 30 a 300 euro (articolo 232 bis, comma 3).

Il Codice della strada (Dlgs 285/1992), dal canto suo prevede sanzioni amministrative pecuniarie da 25 a 99 euro a carico di chi getta o deposita rifiuti o materie di qualsiasi specie, insudicia e imbratta comunque la strada e le sue pertinente.

La sanzione sale da 105 a 422 euro per chi insozza la strada o le sue pertinenze gettando rifiuti o oggetti dai veicoli in sosta o in movimento.

La raccolta differenziata

Ma anche la raccolta differenziata fatta male presenta il suo salato conto sanzionatorio. Tuttavia, poiché la raccolta differenziata è gestita a livello comunale, ogni comune ha proprie regole anche in ordine ai diversi importi di multe e sanzioni.Infatti, i regolamenti comunali sanzionano in varia misura il mancato rispetto delle corrette modalità di raccolta, conferimento e smaltimento, punendo lo smaltimento non conforme per l'errata differenziazione dei materiali, il deposito fuori dalle aree di raccolta o dagli appositi contenitori ovvero al di fuori degli orari e dei giorni stabiliti, al pari dell'uso errato dei contenitori, il rovistaggio negli stessi e lo smaltimento di rifiuti prodotti al di fuori del territorio comunale.

Comunque, la sanzione amministrativa pecuniaria mediamente prevista dai diversi comuni italiani per la raccolta differenziata fatta male si aggira tra i 25 e i 620 euro, in base alla gravità della violazione. Infatti, - chi usa i contenitori per depositare materiali diversi da quelli indicati dal gestore della raccolta o chi deposita fuori orario è esposto alla sanzione da 25 a 155 euro - chi non deposita gli imballaggi di cartone aperti, piegati e legati rischia una sanzione dai 100 ai 620 euro.

Nel caso di raccolta “porta a porta” condominiale, va detto che un solo condomino che non divide correttamente i rifiuti nei cassonetti comuni crea problemi all'intero condominio.

Tuttavia, l'accertamento del responsabile dell'infrazione può essere effettuato solo da un pubblico ufficiale e non da un privato cittadino. Pertanto, proprio perché non è semplice individuare il responsabile, spesso il verbale di contestazione viene notificato all'amministratore del condominio indicato come “obbligato in solido” al pagamento.

Il che, però, presenta più di un profilo di criticità, facilmente contestabile. Infatti, l'amministratore non è un garante delle condotte dei condomini né ha poteri coercitivi nei loro confronti né ha partecipato alla violazione contestata.

In tal senso si è pronunciato il Tribunale di Palermo con sentenza 22 ottobre 2020, n. 3335 il quale ha evidenziato che «occorre che il trasgressore sia compiutamente identificato».

Sulla personalità giuridica del condominio, la giurisprudenza non è concorde; infatti, talvolta la nega e pertanto non gli è imputabile la responsabilità da illecito amministrativo (Tribunale di Torino sentenza 1027/2018), altra volta, invece, la ammette rendendo il condominio titolare della responsabilità (Tribunale di Milano sentenza 1047/2018).

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