Dimon (JpMorgan): crisi delle banche non è finita, ci saranno ripercussioni per anni
È l’opinione dell’amministratore delegato di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, contenuta nella sua lettera annuale agli azionisti
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La crisi delle banche «non è finita e, anche se alle nostre spalle, avrà ripercussioni per anni». Lo afferma l’amministratore delegato di JPMorgan, Jamie Dimon, sottolineando comunque che gli «eventi recenti non hanno nulla a che vedere con la crisi del 2008». Nella sua lettera agli azionisti Dimon quindi spiega come i fallimenti di Silicon Valley bank e Signature Bank abbiano esposto problemi nella gestione manageriale e nella supervisione. Lo stress sul settore finanziario provocato dalle chiusure delle due banche Usa lo scorso mese, «è ancora una minaccia e dovrebbe essere affrontato dalle autorità, che dovrebbero modificare il processo regolatore», scrive Dimon. «Molti dei rischi si nascondevano sotto gli occhi di tutti. Non è stato il momento migliore per molti degli attori» del settore. Poi aggiunge: «Ogni crisi che danneggia la fiducia degli americani nelle banche danneggia tutte le banche».
Dimon rassicura, poi, sulla sua successione alla guida di JPMorgan. «È un tema che è in agenda di ogni incontro del consiglio di amministrazione, sia quando io sono presente sia quando non ci sono. Potete stare tranquilli che il board se ne occupa», afferma l’amministratore delegato della banca nella lettera agli azionisti. Nella missiva, Dimon si sofferma anche sull’intelligenza artificiale definendola «straordinaria» e cruciale per il futuro di JPMorgan.
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