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Direct Line strappa a Londra grazie a vendita asset di brokeraggio assicurativo

La cessione a Rsa è stata accolta positivamente dagli investitori, in quanto elimina il rischio di un aumento di capitale in un momento critico

di Giuliana Licini

(Bloomberg)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Direct Line in volata alla Borsa di Londra dopo la cessione a Rsa Insurance delle attività di brokeraggio assicurativo per aziende. Come rilevano gli analisti di Citi, infatti, la cessione a Rsa è stata accolta positivamente dagli investitori, in quanto elimina il rischio di un aumento di capitale in un momento critico. Direct Line ha annunciato di avere raggiunto un accordo per la cessione dell’assicurazione commerciale intermediata a Rsa per un importo iniziale di 520 milioni di sterline con la possibilità di un ulteriore versamento di 30 milioni, in base a certe condizioni legate alla performance degli asset ceduti. Il gruppo conserverà il "back book" in relazione alle polizze sottoscritte prima del primo ottobre 2023. Direct Line sottolinea che l’operazione permetterà un rilascio di capitale fino a 270 milioni di sterline.

La cessione a Rsa accolta positivamente dagli investitori

La transazione assieme al rilascio di capitale – sottolinea la compagnia – permetterà «un significativo aumento dell’indice di Solvency», pari a 45 punti base nel momento in cui sarà incassato il pagamento iniziale, dal 145% della fine del primo semestre. «La transazione cristallizza una valutazione attraente per le nostre attività di brokeraggio dell’assicurazione commerciale e concentra il gruppo completamente sulle linee personali retail e sull’assicurazione diretta delle piccole aziende», commenta il ceo ad interim Jon Greenwood, citato in una nota.

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Direct Line ha anche annunciato i conti del primo semestre che si è chiuso con premi lordi per 1,6 miliardi di sterline (+9,8%), una perdita operativa per le attività in esercizio di 78,3 milioni contro un utile di 197 milioni nella prima metà del 2022 e una perdita pre-imposte di 76,3 milioni contro -11,1 milioni. Il cda ha deciso di non pagare alcun acconto di dividendo contro i 7,6 pence versati agli azionisti lo scorso anno. Il margine assicurativo netto è pari a -6,4% e, spiega la società, è stato, «influenzato negativamente» dall’andamento del settore Auto, in particolare in relazione a polizze sottoscritte nel 2022 e all’aumento dei risarcimenti, mentre è stato sostenuto dalle linee abitazione, aziende e soccorso. Escludendo il settore auto, il margine netto è pari al 12,2%. La perdita pre-imposte è legata alla riduzione della redditività operativa, che ha subito l’impatto del settore Auto, spiega la società. Quanto all’outlook, per il 2023 Direct Line prevede che l’utile operativo continui a risentire dell’andamento del comparto Auto ma prevede un miglioramento per il 2024 e sottolinea di avere preso «iniziative forti per migliorare la sua posizione finanziaria e continua ad avere l’obiettivo di generare un margine assicurativo netto superiore al 10%, normalizzato per gli eventi meteorologici».

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