Direzione investigativa antimafia, Caldarozzi nominato vicedirettore
di Marco Ludovico
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Gilberto Caldarozzi è il nuovo vicedirettore della Dia. Dall'11 settembre ha assunto l'incarico di vice “tecnico operativo subentrando al generale di brigata dei carabinieri Antonio Bacile” come si legge in una nota della direzione investigativa antimafia guidata dal generale di divisione della Guardia Finanza Nunzio Ferla. Caldarozzi ha il grado di dirigente superiore/questore e rientra dopo una lunga assenza dai ruoli della Polizia di Stato. Com'è noto, è stato condannato in via definitiva per le violenze alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001.
Il rientro in Polizia
Caldarozzi fece parte di un gruppo di agenti che stanno rientrando in servizio dopo aver scontato le pene inflitte per la Diaz. Assolto in primo grado nel novembre 2008 dal tribunale di Genova dopo 172 udienze, viene condannato in appello nel maggio 2010 dopo altre 18 udienze e la Cassazione conferma la sentenza il 5 luglio 2012. Era il più alto in grado, all'epoca dei fatti del G8, subito dopo Francesco Gratteri, anche lui condannato, promosso prefetto e poi andato in pensione. Caldarozzi prima della Diaz era capo dello Sco, il servizio centrale operativo della Polizia di Stato allora guidata da Gianni De Gennaro.
Le parole di Gabrielli
In un'intervista a Repubblica due mesi fa Franco Gabrielli, capo del dipartimento di Pubblica sicurezza, disse che la gestione dell'ordine pubblico a Genova durante il G8 “fu semplicemente una catastrofe” e che “se io fossi stato Gianni De Gennaro mi sarei assunto le mie responsabilità senza se e senza ma. Mi sarei dimesso. Per il bene della Polizia”.
Le catture dei superlatitanti
Caldarozzi ha avuto fama di grande investigatore: ha fatto parte del gruppo che aveva arrestato Nitto Santapaola e ha preso, tra gli altri, il boss mafioso Bernardo Provenzano, il capoclan della camorra Michele Zagaria e il serial killer Michele Profeta e. Proprio grazie agli anni di lavoro con De Gennaro ha avuto poi una consulenza con Finmeccanica durante la presidenza dell'ex capo della Polizia nella società di difesa e sicurezza.
A breve il nuovo direttore
Il generale Ferla sta per lasciare l'incarico di numero uno della direzione investigativa antimafia. Al suo posto, nell'ambito della rotazione prevista tra le tre forze dell'ordine, andrà un generale dell'Arma dei Carabinieri. Il candidato più accreditato è Giuseppe Governale, ora alla guida del Ros (raggruppamento operativo speciale).
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